Tirocinanti Giustizia: l'indignazione USB per il trattamento riservato dal governo ai calabresi

"A giudicare dalle scelte dei vari governi, il problema della Calabria certamente non deve essere quello del dramma della disoccupazione, né quello del dissesto idrogeologico, né tanto meno, ovviamente, quello della terribile oppressione del potere mafioso esercitato dalla ‘ndrangheta". Lo si legge in una nota diramata dalla Federazione regionale USB Pubblico Impiego.  "Secondo il governo, probabilmente, citando un film di Benigni, il problema più grosso - è scritto nel documento dell'organizzazione sindacale - in Calabria, deve essere il traffico! Non si spiegano altrimenti le tante scelte distruttive verso la nostra regione. L’ultima, solo in ordine di tempo, è un recentissimo decreto del Ministro della Giustizia che bandisce una selezione per un ulteriore periodo di perfezionamento da svolgersi nell’ambito dell’ufficio del processo.  La selezione però è riservata a soli 1.502 tirocinanti, ossia  ad una parte di quei 2.650 lavoratori che, da più anni, piuttosto che svolgere un tirocinio, hanno lavorato a tutti gli effetti negli uffici giudiziari di tutta Italia avendo negli anni acquisito competenze e professionalità, sopperendo alle croniche e ormai storiche carenze di personale. Di questi lavoratori solo in Calabria ve ne sono 670, poco meno di un terzo della loro presenza sul territorio nazionale. Grande era dunque l’attesa, per questa categoria di lavoratori della nostra regione, di vedersi riconosciuto il proseguimento di un percorso formativo iniziato anni fa attraverso l’attribuzione di una borsa di studio di un anno, anche se misera, (solo 400 euro lordi mensili), ma con la speranza della prospettiva di una definitiva collocazione. Bene, malgrado in Calabria vi sia la stragrande maggioranza di questa tipologia di lavoratori, su 1.502 posti alla nostra regione ne sono stati assegnati solo 23! La cosa paradossale è che ci sono regioni che, non solo non hanno la nostra situazione di carenza di organici nei tribunali, ma che non hanno neanche lavoratori tirocinanti, alle quali però sono stati assegnati numerosi posti, come il Trentino, con ben 43 borse di studio, senza aver neanche un tirocinante! 670 lavoratori calabresi, dunque, che da 3, 4 o 5 anni stanno prestando il proprio servizio (sottopagati e sfruttati in un modo indecente dallo Stato) nei tribunali della regione, dovranno accontentarsi delle briciole che generosamente vengono loro elargite. Molto ci sarebbe da dire anche sui criteri di assegnazione di questi posti, che pongono dei limiti sui titoli di studio, non tenendo in alcun conto gli anni trascorsi a fare i tirocinanti. Noi della USB crediamo che questa, assieme alle tante ingiustizie perpetrate nei confronti dei lavoratori, debba suscitare non solo l’indignazione e la rabbia di tutti noi, ma sfociare in proteste che mostrino come i lavoratori non siano più disposti a subire queste discriminazioni". A partire dalla manifestazione - è l'annuncio di USB P.I. - che si svolgerà a Napoli il prossimo 20 novembre, in occasione dello sciopero generale dei dipendenti pubblici indetto dalla USB, che vedrà la Calabria partecipare con autobus appositamente organizzati dalla federazione regionale USB PI".

 

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