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Mongiana, il sindaco Iorfida attacca la minoranza: "Diserta i Consigli comunali e non legge gli atti"

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Lunedi 15 aprile 2019, si è tenuto (in seconda convocazione) il consiglio comunale che, fra i punti all’ordine del giorno, prevedeva anche l’approvazione del bilancio e la “convenzione col Parco regionale delle Serre”. Tutti i punti sono stati approvati all'unanimita dai consiglieri di maggioranza presenti. Su tre consiglieri del gruppo “Mongiana Cangiante”, nessuno si è presentato, nessuno ha fatto “opposizione”, nessuno ha espresso perplessità, nessuno ha avanzato una proposta di qualsiasi genere che noi saremmo stati ben lieti di prendere in considerazione e su cui avremmo dibattuto. 
I documenti per il bilancio sono stati messi a disposizione il 25/03/2019, mentre quelli per il consiglio comunale con le proposte di deliberazione l'8/4/2019, quindi con un margine di tempo piuttosto ampio. Durante questo periodo, nessuno fra i consiglieri (Francesco Angilletta, Giovanna Mammone, Bruno Platì), ha voluto prendere visione degli incartamenti che erano disponibili in municipio. Posso comprendere la loro volontà di fare qualche “sgarbo” alla mia amministrazione cercando di metterci in difficoltà disertando ben due convocazioni di consiglio, ma ciò non giustifica la loro negligenza in questo caso, per la quale dovranno rendere conto ai cittadini che dicono di voler a tutti i costi rappresentare.
Mai nessun gruppo di minoranza ha trascurato e sottovalutato l’importanza della lettura preventiva degli atti di un consiglio, a maggior ragione quelli che riguardano la chiusura di un bilancio comunale. Loro invece, lo hanno fatto! Nessuno ha letto nulla, forse perché distratti dalla campagna elettorale. Era loro dovere visionare gli atti prima del consiglio che erano, ripeto, messi a disposizione da fine marzo. Ma di tutto ciò, su tre persone addette a fare questo, nessuno ha trovato il tempo. Ora è facile puntare il dito contro l’amministrazione attuale, contro di me, ma mi sorge una domanda: la convenzione l’avete letta? Avete capito di cosa si tratta? Avete capito che non si parla di “vendere” o “svendere” (come già ci avete attaccato) ma solo di “gestione”? Che è ben diverso.
La minoranza parla di “peggiore amministrazione che Mongiana abbia mai avuto”, pur dimenticando che tutto ciò di cui adesso si vanta ( Mufar, Fonderie, Casa del Capitano, Riserva ecc…) è venuto alla luce grazie all’amministrazione che io ho guidato. Sfido chiunque a passare 12 anni della propria vita a studiare la storia locale, a capire come e dove muoversi, come riuscire ad ottenere finanziamenti da investire nella cosa pubblica, a mettere in risalto a livello nazionale e internazionale un paese intero. Non bastano solo le idee, le promesse, servono i fatti. I problemi si affrontano in consiglio comunale e non sui social, inoltre il gruppo di minoranza  può fare a meno di muoversi per ottenere la documentazione completa, semplicemente perché dovrebbe sapere che tutti gli atti verranno pubblicati come sempre e che soprattutto vanno consultati prima e non dopo il consiglio comunale.
Chi oggi diserta i consigli, chi non legge le carte che ha l’obbligo di leggere, forse non sa che con tale convenzione sarà possibile avere maggiore cura, pulizia e ordine all’interno dei siti storici e del museo, ci saranno orari regolarizzati di apertura e chiusura, personale locale formato e dedicato alla guida turistica, pubblicità nazionale e internazionale, sarà possibile organizzare al meglio giornate di studio, gite, convegni ecc.. e a collaborare ci sarà il Professore e storico Danilo Franco. Tutto ciò è volto alla tutela, valorizzazione, promozione del nostro patrimonio naturalistico, storico e culturale, implementando il turismo, con conseguenti vantaggi per le attività locali. Sottolineo che nulla verrà lasciato al caso, ma tutto verrà adeguatamente regolamentato. Riguardo costi di gestione, riguardo questo famoso “80%” dei compensi al parco, e altre informazioni, verrà indetta una conferenza stampa in questa settimana per informare al meglio e correttamente i cittadini.
Ai mongianesi dico che sia io e sia la mia amministrazione, non abbiamo mai venduto il nostro patrimonio, come erroneamente qualcuno dice. Abbiamo sempre agito nell’interesse del paese e per il paese, chi mi conosce sa quanto sia stata grande la mia dedizione per Mongiana. Chi fra la minoranza che non ha provveduto a visionare gli atti in tempi utili, chi oggi grida allo scandalo, inizi ad assumersi le proprie responsabilità senza scaricare le proprie colpe ad altri".
 
Bruno Iorfida - Sindaco di Mongiana 

Botricello, costituito un nuovo circolo di Fratelli d’Italia

E’ stato costituito a Botricello un nuovo circolo di Fratelli d’Italia. L’iniziativa è stata portata avanti da Ilario Pignanelli, giovane botricellese con la passione per la politica e neo responsabile del circolo.

Pignanelli, 35 anni, ha lavorato in stretto contatto con la deputata Wanda Ferro ed ha concluso la fase delle iscrizioni al partito guidato da Giorgia Meloni, che continua così nel suo percorso di crescita e radicamento in tutta la provincia catanzarese.

“Vogliamo portare a Botricello una ventata di politica nuova e fresca – ha detto Pignanelli – consapevoli che nella nostra cittadina c’è tanto bisogno dell’impegno concreto e fattivo di una nuova classe dirigente. Abbiamo condiviso sin da subito il progetto di Giorgia Meloni che in Calabria ha la sua massima espressione nella deputata Wanda Ferro. Si tratta di una figura di grande esperienza, che ha sempre dimostrato competenza e passione sia negli impegni di partito che nell’azione amministrativa. Per questo, siamo orgogliosi di poter guidare questo partito verso una presenza sempre più forte nella nostra realtà, consapevoli che l’on. Ferro rappresenti la forza migliore per il futuro della nostra terra”.

Secondo il neo responsabile, “il nuovo circolo di Fratelli d’Italia punta ad allargare il proprio raggio di azione attraverso l’inserimento di nuovi iscritti che potranno unirsi al gruppo che ha dato vita a questa importante esperienza, consapevoli che il primo obiettivo sarà quello di tenere unita una coalizione che ha tutte le carte in regola per portare avanti una operazione di riscatto di tutta la Calabria. Un progetto a cui guardiamo con grande attenzione – ha aggiunto Pignanelli – anche rispetto alle prospettive locali. Guardiamo con grande attenzione al contributo diretto di tanti giovani e tante donne che troveranno in noi la volontà di procedere verso una nuova fase della politica locale e regionale. Anche per questo, inizieremo a breve un dialogo con tutte le forze di centrodestra – ha concluso - per portare avanti una sfida che è entusiasmante e che potrà portare ottimi frutti”.
 

 

Serra, Gallè: “Avviata un’opera di pulizia ed abbellimento in tutta la città”

“L’avvio della stagione primaverile ci consente di riprendere i lavori di pulizia ed abbellimento della città, sempre nell’ottica della valorizzazione delle nostre bellezze e con l’intento di favorire le attività turistiche”.

L’assessore alla Manutenzione Antonio Gallè fornisce informazioni “sull’esecuzione di una generale opera di pulizia” che sta interessando Serra San Bruno e spiega che, in questa fase, “le azioni si stanno concentrando nell’area del Calvario e nelle vie che sono toccate dai riti pasquali”.

“D’intesa con il sindaco Luigi Tassone e con tutta la maggioranza – precisa Gallè – abbiamo deciso di puntare sul decoro urbano e sulla cura del verde pubblico anche per dare a Serra l’immagine che merita. Nei prossimi giorni, la nostra azione si intensificherà nel centro storico per poi estendersi alle altre vie. Inoltre, in sinergia con il Parco delle Serre, stiamo provvedendo alla pulizia ed alla sistemazione di viale Certosa”.

“Lo scopo – conclude Gallè – è quello di mantenere una città in ordine, che sia accogliente per i visitatori e realmente vivibile per i residenti”.

 

Il Gal "Terre Vibonesi" lancia il progetto "Mangia Sano, mangia Mediterraneo"

Rafforzare la presenza e l’identificazione del modello “Dieta Mediterranea” nei contesti locali, mediante la valorizzazione degli aspetti nutrizionali, salutistici e culturali e la loro trasmissione alle future generazioni direttamente nelle scuole del territorio.

Questa l’idea del Gal “Terre Vibonesi”, che sta programmando per l’apertura del prossimo anno scolastico, un progetto finalizzato e finanziato ai Comuni, che intendano inserire nelle mense scolastiche requisiti “bio” e prodotti della piramide alimentare “mediterranea”, per favorire, oltre all’aspetto salutistico, la produzione locale dei prodotti consumati e la creazione di filiere corte di nuova economia per la fornitura delle mense.

Con “Mangia Sano, mangia Mediterraneo. A scuola di Dieta Mediterranea”, il Gal “Terre Vibonesi” intende coinvolgere, anche le istituzioni scolastiche, l’Asp e gli enti di promozione e studio come l’Accademia internazionale della dieta mediterranea italiana di di Nicotera.

“L’azione del Gal “Terre Vibonesi” – si legge in una nota - in attuazione del Piano di azione locale (Pal), mira con decisione a sostenere il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare, intende sperimentare nuove attività di valorizzazione,  promozione di prodotti e servizi inerenti al mondo rurale, legandoli sinergicamente alla ‘Dieta Mediterranea’ e alle sue interconnessioni con lo sviluppo dei territori rurali.

Un’idea progettuale che nasce in riferimento all’individuazione del territorio vibonese, con punto nevralgico Nicotera, come una delle principali mete di “sana” alimentazione, sin dalla prima pubblicazione, del 1975, del trattato scientifico divulgativo ‘Eat well and stay well, the Mediterranean way’ del fisiologo nutrizionista americano Ancel Keys”.  

A sottolineare le finalità del progetto è l’amministratore delegato dell’ente territoriale, Franco Barbalace, che seguirà l’iniziativa progettata per conto del Cda guidato dal presidente Vitaliano Papillo: “Il progetto fa parte di una programmazione più ampia sulla dieta mediterranea, che a breve presenteremo – sottolinea Barbalace – Intanto, secondo queste linea che si siamo prefissate, l’intento è quello di cambiare l’approccio con le mense scolastiche, che devono essere un’opportunità per il benessere dei bambini e dei ragazzi, ma anche per creare nuova economia sul territorio con vantaggi per tutta la comunità. Oggi le mense scolastiche costituiscono una “criticità” per il Comune e le famiglie. Per i primi il costo del servizio è sempre più difficile da sostenere senza ricorrere all’aumento della spesa, mentre le famiglie a fronte di una spesa centellinata, potrebbero avere dubbi sulla qualità e provenienza del cibo che viene dato ai loro figli. Le mense scolastiche, quindi, devono diventare il terminale di una produzione locale di cibi sani, di provenienza e qualità certa, facendo in modo che i soldi spesi dal Comune e dalle famiglie rimangano nel territorio, contribuendo così a sostenere l’agricoltura e la filiera alimentare locale”.

L’intento del Gal “Terre Vibonesi” è anche quello di certificare i fornitori di prodotti agricoli e alimentari a km/0 e biologici ad un prezzo sostenibile, mediante incentivi che renderanno questo tipo di contratto conveniente anche per i fornitori stessi.

“A partire da questa iniziativa – conclude Barbalace - con il progetto, si intende altresì, avviare nelle scuole percorsi didattici sui temi collegati all’”educazione alimentare”, con la presenza di esperti del settore, onde educare i ragazzi su come il cibo viene preparato e sulla sua provenienza. Altra idea potrebbe essere quella di prevedere l’inserimento periodico (una volta al mese), di un piatto della tradizione locale per favorire la conoscenza e la cultura della propria terra”.

In sintesi quindi, l’idea è quella di trasformare le mense scolastiche in un’aula didattica alimentare. La proposta sarà quella di prevedere nei bandi per la ristorazione scolastica un punteggio premiante per i Comuni che preparano menu secondo i dettati della “dieta mediterranea”, finanziando la differenza tra i menu attuali e quelli che potrebbero avere dei costi maggiori, però per un’alimentazione sana che certamente potrebbe essere un investimento anche contro l’obesità, il diabete e le molte malattie indotte dalla cattiva alimentazione.

Un percorso che porterebbe benefici, quindi, all’intero territorio sia dal punto di vista salutistico, che alla tutela e la valorizzazione dei prodotti del territorio, che prima di essere veicolati nei contesti internazionale, vanno rafforzati ulteriormente a livello di conoscenza e utilizzo in ambito locale, per dar loro un’”identità” e un legame ancora più forte col territorio.

 

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