Coronavirus: niente quarantena per chi arriva in Calabria, basta la registrazione sul portale

Dal 3 giugno chi arriva in Calabria avrà l'obbligo di autosegnalarsi, ma non di fare la quarantena domiciliare.

Lo stabilisce un'ordinanza, la 49, firmata oggi dal Presidente della Giunta regionale della Regione Jole Santelli.

Cessano di avere effetto tutte le misure limitative relative agli spostamenti interregionali.

Le persone che arriveranno in Calabria, anche per soggiornarvi temporaneamente, dovranno registrarsi prima del proprio arrivo, attraverso il portale www.rcovid19.it, indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno, impegnandosi a comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale territorialmente competente eventuale comparsa di sintomi Covid-19.

Resta fermo il divieto di ingresso e spostamento alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento domiciliare per provvedimento dell’Autorità Sanitaria risultate positive al Sars-CoV-2/Covid-19.

Vitalizi, Tallini attacca il “cartello di sciacalli che ha usato fake news per infangare il Consiglio regionale

Quello che segue è l’intervento integrale in aula del presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, sull’abrogazione della legge regionale 5/2020:

"Onorevoli Consiglieri,

mi sono assunto la responsabilità di convocare questo Consiglio Regionale straordinario e d’urgenza per l’annullamento della Legge 5/2020 con cui sono state apportate modifiche alla Legge 13/2019 che regola l’indennità differita e l’indennità di fine mandato spettanti ai Consiglieri regionali.

Questa Presidenza ha verificato la sussistenza di incongruenze sia per quanto riguarda il mancato allineamento alle intese raggiunte sulla materia in sede di Conferenza Stato-Regioni e di Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative, sia per quanto riguarda l’impatto finanziario per l’Ente che si realizzerebbe potenzialmente con l’allargamento della platea dei beneficiari.

Ho anche verificato la volontà unanime dei Gruppi Consiliari che avevano presentato la proposta di legge di procedere all’annullamento della norma approvata.

I profili di formale irregolarità non sono purtroppo emersi con la necessaria chiarezza nell’ultima seduta del Consiglio, anche perché il ricorso all’art. 42 del Regolamento da parte dei Gruppi proponenti – vale a dire l’inserimento di pratiche non contemplate nell’ordine del giorno – ha sostanzialmente ristretto gli spazi per un’analisi più approfondita dell’argomento in discussione, anche a causa di un’inadeguata e insufficiente relazione che questa Presidenza si sente, sia pure a posteriori, di censurare.

La revoca della legge 5/2020 è un atto doveroso e, nello stesso tempo, un atto di responsabile umiltà da parte del Consiglio regionale della Calabria, capace di riconoscere errori di valutazione, errori di analisi, errori di opportunità politica.

Con questo atto che compiamo oggi non cancelliamo nessun “peccato originale” di cui vergognarci, ma prendiamo semplicemente atto con umiltà e senso del dovere dell’enorme responsabilità che abbiamo come Assemblea Legislativa rappresentativa della sovranità popolare.

Una responsabilità così gravosa non ci consente di sbagliare, nemmeno in buona fede.

E proprio perché ogni esperienza, anche negativa, diventa una lezione utile e preziosa, mi sento di raccomandare a tutti i Consiglieri regionali di limitare in futuro quanto più possibile il ricorso all’art.42 del Regolamento, riservandolo solo ai casi che impongono scadenze rigorose o che presentano profili di urgenza.

L’istruttoria in sede di commissioni consiliari dovrà essere sempre e comunque la nostra stella polare, a meno di fattispecie straordinarie che impongano deliberazioni d’urgenza.

Prima di passare all’illustrazione dell’atto di revoca della Legge 5/2020, consentitemi di esprimere tutta la mia indignazione per l’ingiusto attacco concentrico rivolto in questi giorni al Consiglio Regionale e ai suoi componenti, un attacco basato su fake news, su falsità, bugie, inaccettabili forzature e fantasiose ricostruzioni.

La più colossale fake news è il ripristino dei vecchi vitalizi che il Consiglio Regionale avrebbe operato con la legge 5/2020 che stiamo per abrogare.

I vecchi vitalizi sono stati aboliti dal 2011, mentre la legge 13/2019 ha consentito di rideterminare su base contributiva ben 189 assegni vigenti con un risparmio per l’Ente di un milione e 249mila euro all’anno.

Sono questi i dati inoppugnabili che nessuno potrà mai mistificare.

La legge che stiamo per abrogare non incide sull’impianto della normativa esistente, se non per aspetti marginali, anche se dobbiamo avere l’onestà intellettuale di riconoscerne i profili di inopportunità politica e di non aderenza alle intese nella Conferenza Stato-Regioni.

Ma di questo aspetto parlerò più avanti, in maniera più dettagliata, perché oggi più che mai c’è necessità di un’operazione-verità che restituisca dignità al Consiglio regionale della Calabria davanti ad un’opinione pubblica disorientata dal disinvolto uso dell’arma della falsità.

 

Onorevoli Colleghi,

si è formato in questi giorni un singolare “cartello” che ha utilizzato in perfetta malafede fake news e bugie per demonizzare e infangare il Consiglio regionale della Calabria, senza distinzione tra maggioranza e opposizione.

In questo triste e variopinto “cartello di sciacalli” ci sono paladini dell’antipolitica, nostalgici della Prima Repubblica antimeridionalisti a pagamento,giornalisti che si cimentano in fantasiosi racconti gialli, e anche  candidati alla Presidenza  della Regione, sonoramente bocciati dall’elettorato. Io non credo ai complotti che sono cose serie, organizzate da gente seria. Ma registriamo una singolare convergenza di interessi di soggetti tra loro diversi, ma accomunati tutti da sentimenti di rivalsa e perfino dall’odio, e comunque da obiettivi dai tratti non proprio nobili.

Questo Consiglio Regionale, insediatosi nel momento più drammatico e delicato dell’epidemia, ha risposto con grande senso di responsabilità, licenziando il bilancio e sostenendo direttamente iniziative a favore delle famiglie, come gli stanziamenti per gli studenti universitari fuori sede e per il che, messo alla prova del governo del Paese e di grandi città come Roma, ha dato prova di incultura, ignoranza dei problemi, improvvisazione, dilettantismo, scadendo anche in forme perverse di gestione del potere.

Non mi pare che il “cartello” dei novelli fustigatori del costume politico si sia indignato per la scarcerazione di centinaia di boss mafiosi, mandati ai domiciliari con una superficialità che lascia basiti.

Non ho traccia della loro indignazione per i disinvolti “aiuti di Stato” elargiti anche a chi non ne ha diritto, per un “reddito di cittadinanza” finito nelle tasche di delinquenti e nullafacenti di professione e che ha fa riportato indietro di mezzo secolo il nostro Paese.

Prendo atto dei toni più distesi del ministro Di Maio che ha parzialmente corretto un suo affrettato e disinformato commento su questa vicenda, ma noto con stupore che alcuni leader nazionali, anche della mia parte politica, non hanno sentito l’esigenza di approfondire la questione prima di lanciarsi in giudizi affrettati e carichi di demagogia. Che la Calabria abbia bisogno di treni, ospedali e posti di lavoro lo sanno anche i bambini.

 

Onorevoli Colleghi,

ho detto sulla stampa che oggi occorre un’operazione-verità che diradi ogni possibile nube su questo Consiglio regionale, che spazzi via le fake news sparse a piene mani dal “cartello degli sciacalli”.

Non sarà un’operazione semplice perché il vento dell’antipolitica ha fatto passare il falso messaggio di un’Assemblea che in piena emergenza sanitaria ripristina privilegi aboliti da tempo.

Ho già detto che le inopportune modifiche introdotte dalla legge 5/2000 che ci apprestiamo a revocare comunque non incidevano sull’impianto della legge n. 23/2019 che ha introdotto, come in quasi tutte le Regioni italiane, il regime dell’”indennità differita” per i Consiglieri regionali, imperniato sul sistema contributivo.

Quell’impianto resta ben saldo. La legge regionale n. 13 del 201 ha previsto l’indennità differita basata sul metodo contributivo previsto dal D.l 174/2012 al pari delle altre Regioni d’Italia

Il Consiglio regionale della Calabria ha provveduto a dare attuazione alle disposizioni contenute nel Capo I della legge, rideterminando un numero complessivo di 189 vitalizi in erogazione con un risparmio di spesa pari ad euro 1.249.588,00 ogni anno. Il risparmio rilevato dalla contabilità dell’ente ad oggi è in linea con le proiezioni di risparmio di spesa quantificate nella relazione tecnico finanziaria considerato che il risparmio medio mensile rilevato a consuntivo è pari ad € 102.252,54, tenuto conto delle cessazioni del diritto al vitalizio, che ad oggi sono state 4 e che attualmente sono in linea con le previsioni.

L’indennità differita è un istituto introdotto con le disposizioni contenute nel Capo II, espressamente previsto dalla legge dello Stato (Decreto Monti) la cui ratio iuris risiede nel sistema di calcolo contributivo.

I tratti fondamentali dell’istituto prevedono che al compimento del 65° anno di età il Consigliere regionale che abbia versato una contribuzione anche volontaria della durata di 5 anni, può accedere al relativo beneficio.

A titolo esemplificativo un Consigliere regionale versa una contribuzione volontaria in 5 anni quantificata in euro 38.000,00. A fronte di tali versamenti percepisce al compimento dei 65 anni di età un’indennità differita al lordo delle tasse per circa 720,00 mensili.

A tal proposito l’indennità differita è diversa dall’istituto del vitalizio così come disciplinato dalle leggi regionali precedenti. Infatti quest’ultimo era sganciato dalla logica contributiva ed è stato abrogato con la legge regionale 38/2011. A titolo esemplificativo, un consigliere regionale che aveva svolto il mandato per una legislatura e che quindi che aveva versato i contributi per 5 anni, percepiva al raggiungimento dei 60 anni di età un vitalizio pari ad euro 3.745,16 lordi mensili, a fronte dell’importo di 720,00 che il consigliere percepisce in virtù della legge regionale n. 13/2019.

Si è passati, in altre parole, da vitalizi di 3.745 euro al mese ad una “indennità differita” di 720 euro al mese.

L’errore è stato quello di lasciare intendere,con la legge che stiamo per abrogare, che tale beneficio poteva estendersi con la contribuzione volontaria anche ai Consiglieri dichiarati decaduti.E’ stato un errore che il Consiglio regionale riconosce e ripara.

C’è da dire che il Consigliere regionale calabrese percepisce un’indennità differita inferiore a quella dei consiglieri regionali di tutte le altre Regioni d’Italia

perché si calcola sull’indennità di carica che risulta più bassa della media delle altre Regioni italiane (5.100 euro contro i 6.400 euro di media).

Onorevoli Colleghi,

dicevo che non sarà facile ripristinare la verità, ma dobbiamo provarci, in tutte le sedi.

Così come dovremo, con responsabilità e senza tentazioni demagogiche, intervenire progressivamente sul contenimento dei costi della politica che derivano da normative e scelte del passato.

Un primo passo, molto significativo e che dovremmo maggiormente sottolineare, è la riduzione di ben TRE MILIONI di euro sul bilancio di funzionamento del Consiglio Regionale che abbiamo recentemente approvato.

E’ una cifra importante, significativa, che rappresenta una prima svolta rispetto al passato.

Segnalo con soddisfazione anche la riduzione dei costi dei gruppi consiliari, anche questo testimoniato dalla restituzione di oltre 300mila euro alla fine della scorsa legislatura.

Sono certo – e rivolgo in questo senso una raccomandazione ai Presidenti dei gruppi – che anche in questa legislatura le somme assegnate ai gruppi saranno impiegate con saggezza e moderazione.

Onorevoli Colleghi,

oggi compiamo un dovere, lo facciamo a testa alta, facendo ammenda di un errore di valutazione che ha suscitato reazioni nell’opinione pubblica, ma respingendo con forza e dignità la valanga di ingiuste e false accuse che sono state rivolte all’Istituzione e ai singoli Consiglieri.

Dimostreremo, con la validità del nostro lavoro e con la produzione di leggi che incideranno positivamente sulla vita sociale, economica e culturale della Calabria, che siamo ben degni di rappresentare i cittadini che ci hanno concesso l’alto onore di rappresentarli.

Al “cartello dei falsi indignati” intendo rivolgere una sfida pubblica.

Li sfido a dimostrare che con la legge 5/2020, che stiamo per abrogare, sono stati reintrodotti i vecchi vitalizi.

Li sfido a dimostrare che il regime dell’indennità differita con il metodo contributivo è stato adottato solo dalla Regione Calabria.

Li sfido a dimostrare che i Consiglieri regionali della Calabria percepiscono un’indennità di carica superiore a quella dei loro colleghi delle altre Regioni italiane.

Solo ai calabresi dobbiamo delle scuse per l’errore commesso, ai quali però diciamo anche che questa Assemblea Regionale non ha reintrodotto, né reintrodurrà mai, alcun privilegio già abolito.

Il Consiglio regionale della Calabria saprà ben riconquistare la fiducia dei cittadini con le sue condotte e con il suo lavoro.

E’ con questo auspicio che chiedo a questo Consiglio Regionale di approvare l’abrogazione della legge 5/2020".

Vitalizi, Graziano:"Se una legge non piace alla gente è giusto che venga abolita"

«Il Consiglio regionale della Calabria ha abrogato le modifiche alla Legge Regione 13/2019 sulle rendite pensionistiche dei componenti dell’assemblea. Si tratta di un gesto di maturità da parte della politica e di ascolto delle giuste istanze dei cittadini. In sede di approvazione era stato commesso un errore di metodo e di valutazione perché non si è considerata la volontà che è e rimane il perno attorno al quale far ruotare l’attività istituzionale. Fino a qualche anno fa avremmo letto un esito diverso a questa vicenda ma oggi la società è giustamente cambiata e chi ha il compito di amministrare la democrazia deve essere portavoce delle esclusive istanze della gente».

È quanto dichiara il presidente del Gruppo consiliare Udc all’interno del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, all’esito della seduta assembleare straordinaria odierna convocata con un unico punto all’ordine del giorno proprio per abrogare le modifiche apportate alla LR 13/2019 approvate all’unanimità nella precedente seduta di martedì 26 maggio.

«Un buon politico – aggiunge Graziano - sa ascoltare il popolo. E in questi giorni il popolo ci ha detto, anche a muso duro, che quella norma con la quale si permetteva anche ai Consiglieri regionali che non avessero finito il mandato di poter accedere ad un diritto pensionistico, a fronte del pagamento della contribuzione, non era giusta. In questi lunghi giorni ne abbiamo parlato, discusso, ragionato ed è evidente che si tratta di una regola impopolare. E se una legge non piace alla gente è giusto che venga abolita. E non dico questo sventolando la bandiera del populismo ma semplicemente perché sono convinto da sempre, e la mia storia personale e politica lo testimonia, che un rappresentante dei cittadini deve stare nelle istituzioni esclusivamente per rappresentare il popolo. Può sembrare retorica ma è chiaro che non lo è. I tempi sono cambiati. La Democrazia è diventata più diretta e immediata e l’ascolto della gente deve essere alla base di ogni mandato elettivo. Io, del resto, lo faccio da sempre. Si può rimediare ad un errore? Assolutamente sì. Ed è questo che, con grande maturità, abbiamo fatto oggi. In questa storia ci ho messo la faccia in prima persona, anche più di quanto in realtà mi sarebbe spettato fare. Tutti sanno che vengo da un’esperienza politica giovanissima. E prima di entrare nel mondo delle istituzioni ho lavorato per 40 anni, vivendo del mio lavoro e portando oggi a casa una pensione che ho guadagnato sul campo. Non avrei avuto bisogno di altre indennità pensionistiche. Una cosa è certa, al netto della polemica che – ripeto – è stata giusta e condivisibile, mai prima d’ora avevamo assistito ad un gesto di così grande correttezza e trasparenza da parte della politica. Che si ravvede, più che di un errore, sull’inopportunità di fare le cose che non vuole il popolo».

Calabria: prima settimana senza nuovi casi di coronavirus

Sale a sette la striscia di giorni consecutivi senza nuovi casi di coronavirus in Calabra, dove, fino a questo momento, sono stati effettuati 69.978 tamponi.

Complessivamente, le persone che dall'inizio dell'emergenza hanno contratto il contagio sono state 1.158.

Territorialmente, gli attualmente positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 18 in reparto; 4 in isolamento domiciliare; 161 guariti; 33 deceduti.

- Cosenza: 2 in reparto; 67 in isolamento domiciliare; 365 guariti; 34 deceduti.

- Reggio Calabria: 11 in isolamento domiciliare; 245 guariti; 19 deceduti.

- Crotone: 4 in isolamento domiciliare; 108 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare; 72 guariti; 5 deceduti.

Calabria, agricoltura: pagamenti per oltre 3,5 milioni di euro

Grazie al lavoro del Dipartimento Agricoltura e dell’organismo pagatore Arcea, nei giorni scorsi è stato elaborato e liquidato il kit decreto n. 94 del Psr, grazie al quale 62 beneficiari riceveranno, in totale, 3.672.976 euro.

“In un momento molto delicato per gli operatori del settore agroalimentare – afferma l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – la Regione continua a sostenere il comparto con emissioni di liquidità. Come da indicazioni del presidente Santelli, le procedure di pagamento sono state sburocratizzate e velocizzate, in modo che gli imprenditori agricoli possano trovare ristoro dalle difficoltà economiche del momento, anche grazie ai fondi comunitari”.

Nello specifico, la fetta più grande di risorse del decreto 94 riguarda la misura 4 del PSR, “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, con la liquidazione di 2.153.589 Euro, che permetteranno a 26 imprenditori di portare avanti i propri progetti di investimento per accrescere la competitività delle proprie aziende. Contemporaneamente, per lo “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese” (misura 6), arriveranno altri 114.000 euro a giovani imprenditori agricoli calabresi. Ammonta invece a 389.704 euro la somma destinata al sostegno dello sviluppo locale Leader, e in particolare ai Gal, che hanno l’importante compito di favorire lo sviluppo delle aree rurali calabresi. Sempre in favore delle aree rurali, sono stati erogati 388.028 euro relativi alla misura 7 del PSR, finalizzata allo sviluppo dei “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”. Sostegno anche al comparto della forestazione, al quale sono destinati 327.830 euro per “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste” (misura 8). Ai consorzi di bonifica andranno invece 222.500 euro, per il “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione”.

Nella tranche di pagamenti sono inoltre compresi gli aiuti ai beneficiari della misura 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione” (57.990 euro), della misura 16 “Cooperazione” (12.396 euro), della misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici” (3.742 euro) e della misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” (3.196 euro). “Da Marzo ad oggi – precisa l’Assessore – attraverso l’accelerazione che abbiamo impresso alle procedure di pagamento del Programma di Sviluppo Rurale, la Regione ha già erogato oltre 40 milioni a sostegno dell’agricoltura calabrese, pilastro, insieme al turismo, dell’economia dell’intero territorio regionale. Continueremo ad adoperarci per condurre il settore dell’agroalimentare fuori dalla crisi attuale”.

Agguato in Calabria, un morto e un ferito grave

Un morto e un ferito grave. Questo il bilancio di un agguato avvenuto intorno alle 8,30 di oggi in località Caccianova, nel comune di Cassano allo Ionio (Cs).

La vittima sarebbe stata raggiunta da diversi colpi di kalashnikov, mentre si trovava in compagnia di un uomo di nazionalità romena rimasto gravemente ferito.

Il malcapitato è stato soccorso e trasferito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza, dove starebbe lottando tra la vita e la morte.

Sull'accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Corigliano e della Sezione rilievi del Nucleo investigativo di Cosenza.

 

 

 

 

 

 

Coronavirus, Calabria: sesto giorno consecutivo senza nuovi positivi

Sale a sei la striscia di giorni consecutivi senza nuovi casi di coronavirus in Calabra, dove, fino a questo momento, sono stati effettuati 69.419 tamponi.

Complessivamente, le persone che dall'inizio dell'emergenza hanno contratto il contagio sono state 1.158.

Territorialmente, gli attualmente positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 18 in reparto; 1 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare; 161 guariti; 33 deceduti.

- Cosenza: 2 in reparto; 67 in isolamento domiciliare; 365 guariti; 34 deceduti.

- Reggio Calabria: 12 in isolamento domiciliare; 244 guariti; 19 deceduti.

- Crotone: 4 in isolamento domiciliare; 107 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare; 72 guariti; 5 deceduti

I soggetti in quarantena volontaria sono 8.609 così distribuiti: - Cosenza: 1.254 - Crotone: 3.021 - Catanzaro: 2.928 - Vibo Valentia: 282 - Reggio Calabria: 1.224.

 

"In Calabria…follow the Guides” per scoprire storia, arte e natura

Guide turistiche in azione per la Calabria, questa la mission del gruppo di Guide Turistiche calabresi a capo del gruppo Facebook "In Calabria…follow the Guides – segui le guide" che, in poche ore, ha raggiunto quasi mille visualizzazioni.

"In Calabria…follow the Guides – segui le guide" si pone l'obiettivo di raccontare le bellezze storico-artistiche e naturalistiche della regione.

L’incontaminata Calabria è una terra morfologicamente varia e contrastante dalla storia millenaria, già chiamata Ausonia per le proprie ricchezze, Esperia poiché posta ad Occidente, Enotria terra del vino, Italia patria di Italo e quindi Magna Grecia, una Grecia più grande della madre patria ; ancora Bruzia abitata dai Bruzi e da poco più di mille anni battezzata Calabria, "ricca di ogni bene" dal greco “Calon-brio”.

Meta ideale per gli amanti della natura grazie ai parchi nazionali e alle numerose aree protette, la Calabria si apre al visitatore attraverso i numerosi borghi, custodi della memoria storica e di antiche tradizioni, porta d’accesso privilegiata per vivere atmosfere medievali e rinascimentali. Castelli e Torri ancora visibili svettano sulle spiagge e le colline prospicienti i quasi 800 km di litorale tra i più variegati d’Italia, sentinelle poste a difesa di una terra sempre ambita e predata dai popoli che via mare ne tentarono la conquista.

Grandi parchi archeologici sono i testimoni silenti della civiltà magno greca e numerosi piccoli musei diffusi in modo capillare nel territorio sono scrigno di preziosissimi reperti millenari e di manufatti preziosi. Le guide di "In Calabria…follow the Guides – segui le guide" danno voce al territorio raccontandolo con competenza, professionalità e passione rivendicando il valore della categoria professionale a cui appartengono troppo spesso sottovalutata. Ma chi sono le paladine del turismo? 4 Guide Turistiche ufficiali della Regione Calabria energiche “ragazze”, motivate e profondamente innamorate della propria terra.

Rossella Arcieri di Crotone patria di Pitagora, guida di grande esperienza, fine conoscitrice delle località del crotonese, esperta di archeologia e conoscitrice della Sila con all’attivo un’intensa attività di laboratori didattici.

Annunziata Bruno di Tortora della suggestiva Riviera dei Cedri già Direttore d’Agenzia di lungo corso è guida esperta dei borghi dell’alto tirreno cosentino, appassionata di gastronomia è anche Accompagnatrice turistica abilitata e lavora prevalentemente in lingua Inglese.

Beatrice Marano di Catanzaro provincia d’origine del più grande pittore Calabrese di tutti i tempi Mattia Preti, motivatrice entusiasta, esperta d’arte, dinamica e amante del trekking e delle attività outdoor.

Paola Morano di Cosenza, la città definita l’Atene della Calabria, esperta di storia e arte in Calabria ottima comunicatrice e promotrice di numerose attività culturali, conosciuta per i numerosi percorsi culturali nelle città d’arte.

Insieme esprimono conoscenza e competenza nel settore, grazie alla decennale esperienza acquisita attraverso esperienze a più livelli, che vanno dal guidare gruppi ed individui in tour della Calabria, alla programmazione di prodotti turistici per Incoming Tour Operators unitamente all’attività di promozione del territorio in eventi e manifestazioni culturali, corsi professionali e non ultimo, all’avere all’attivo diverse pubblicazioni in ambito storico, archeologico, naturalistico e dei beni culturali.

Seguendo la pagina "In Calabria…follow the Guides –segui le guide" sarà possibile sfogliare una ricca galleria di fotografie emblematiche di tutte le provincie calabresi, trovare informazioni sulle località più significative del territorio oltre ad itinerari e proposte di visite guidate e percorsi esperienziali in tutta la regione, dai principali musei e siti archeologici alle esperienze da vivere nelle città d’arte o nei borghi di interesse storico, artistico e culturale.

Le guide propongono anche informazioni sulle sagre e gli eventi storicizzati oltre che tours enogastronomici, percorsi del vino, del bergamotto, del pane, del cedro, visite a laboratori di ceramica e tessiture artigianali.

  • Published in Cultura
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