Fabrizia, caso Lsu: la minoranza chiede di "annullare gli atti"

Riceviamo e pubblichiamo

"Richiesta urgente di convocazione del Consiglio Comunale, accesso agli Atti e Istanza di annullamento in Autotutela della determina n. 143 del 31/12/2020, sono state depositate all’ufficio protocollo del Comune di Fabrizia dal Gruppo Consiliare “Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia” a difesa del posto di lavoro delle 4 lavoratrici messe alla porta il 2 gennaio 2020, dopo 24 anni di onorato servizio. Le iniziative si propongono di sollecitare l’Amministrazione Comunale nella ricerca di una soluzione immediata di reintegro nel loro posto di lavoro e rispettive funzioni delle 4 licenziate avendo acquisito, durante l’attività lavorativa, formazione e capacità professionale adeguate svolte, sempre, con diligenza, attenzione e buone pratiche delle madri di famiglia. Era prevedibile, intuibile e scontato che l’autodifesa acritica del ruolo svolto dall’Ente sulle procedure concorsuali sottese alla stabilizzazione degli LSU, si sarebbe fondata, essenzialmente, sull’affermazione superflua del rispetto del principio di legalità e trasparenza e applicazione della normativa di legge, non potendo chi gestisce la cosa pubblica fare altrimenti pena lo sconfinamento nell’illecito. Ma tali asserzioni da sole non sono sufficienti a motivare la perdita di 4 posti di lavoro tanto più quando esso rappresenta il bisogno fondamentale per ogni essere umano per dare un senso profondo alla nostra vita, specie in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo. Noi, Portavoce e Gruppo Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia, non legittimeremo mai la politica di una Amministrazione che continua incessante nella sua opera di depauperamento di posti di lavoro e chiusure. Dichiarandoci, comunque, sin d’ora disponibili a concorrere alla soluzione del problema, pur conoscendo bene quanto grandi siano le responsabilità politiche e amministrative del Sindaco e della sua maggioranza, tenuti ostaggi da veti incrociati e figuracce imbarazzanti che li hanno spinti in un vicolo cieco pieno di incognite e insidie".

Portavoce - Gruppo Consiliare Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia

'Zona rossa' a Fabrizia, Carè (RupF) a valanga contro l'amministrazione comunale

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Solo amministratori sprovveduti e irresponsabili come quelli di Fabrizia potevano contribuire, con i loro comportamenti avventati, ad alimentare prima i focolai di contagio da Covid 19 e poi richiedere, in forma riparatoria, alla Regione Calabria, l’istituzione della “zona rossa” fino al 6 gennaio 2021. Tutto ciò non è non accaduto per uno strano caso del destino o per una coincidenza fortuita, ma per precise responsabilità del Sindaco, nella qualità di autorità sanitaria locale e di alcuni suoi consiglieri di maggioranza venuti meno a fondamentali doveri istituzionali e specifici compiti di vigilanza pubblica ad essi attribuiti dalla legge nell’esercizio delle proprie funzioni. I focolai epidemici sviluppatesi negli ultimi giorni, che destano particolare preoccupazione nella cittadinanza, sono stati ritenuti così gravi dalla Regione Calabria a tal punto da prorogare i provvedimenti restrittivi di “zona rossa” imposti nel territorio comunale di Fabrizia. Essi sono stati alimentati da riunioni e assembramenti favoriti dagli amministratori comunali, le cui modalità di svolgimento non hanno impedito il diffondersi dei contagi in modo allarmante, con le inevitabili conseguenti limitazioni agli spostamenti e alle libertà individuali dei cittadini durante tutte le festività. Tutto poteva e doveva essere prevenuto ed evitato semplicemente se l’amministrazione comunale si fosse limitata ad applicare le direttive governative e regionali emanate in materia di contrasto alla diffusione della pandemia. Ma, anziché inibire riunioni e assembramenti in luoghi pubblici, municipio compreso, esercitare la necessaria vigilanza, effettuare e far eseguire i dovuti controlli a chi ne è preposto, ha consentito e favorito che le iniziative si svolgessero in assenza delle benché minime condizioni di sicurezza, disattendendo, platealmente, l’applicazione delle direttive di prevenzione emanate dalle Autorità Governative. L’operato del Sindaco e amministrazione comunale è da censurare senza mezzi termini, perché aggravato da superficialità e leggerezza sotto tutti i punti di vista: sia per il mancato e dovuto rispetto verso tutti i cittadini fabriziesi riguardosi delle leggi, e sia per aver sottovalutato la drammatica evoluzione dei contagi in costante aumento. A tutti i cittadini che in questo momento soffrono per tale condizione, esprimiamo vicinanza e solidarietà. Esortiamo l’ASP di Vibo Valentia e le altre autorità sanitarie preposte ad adottare provvedimenti immediati di loro specifica competenza per favorire e accelerare la fuoriuscita prima possibile della situazione nella quale Fabrizia, suo malgrado, si è venuta a trovare. A questo punto è più che legittimo sospettare che i report informativi, quotidianamente diramati dal Sindaco sull’evoluzione della pandemia, abbiano più lo scopo di spargere disinformazione fuorviante per giustificare tutti i limiti del suo operato nettamente in contrasto con le direttive sulle misure di prevenzione, e non invece quello di informare, oggettivamente, i cittadini sulla diffusione del contagio per tranquillizzarli. Appare paradossale come il Sindaco di Fabrizia, cioè colui che per primo deve osservare le leggi e farle osservare ai cittadini, sia stato il primo a violarle in modo evidente. Probabilmente, ritenendosi al disopra delle leggi, avrà pensato bene fare suo il vecchio detto popolare: “fate come dico io ma non fate come faccio io”. E’ comunque auspicabile che la Prefettura di Vibo Valentia, fermo restando gli accertamenti che riterrà opportuno disporre in ordine ad eventuali responsabilità della pubblica amministrazione, dopo aver ordinato nell’immediatezza della dichiarazione di “zona rossa” i controlli necessari da parte delle forze dell’ordine, renderà costante ogni attività di monitoraggio della situazione determinatasi a Fabrizia, fino a quando la grave crisi sanitaria non sia superata nel migliore dei modi possibili a tutela dei cittadini e della pubblica incolumità.
 
Antonio Carè - Portavoce Gruppo Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia

Emergenza Covid, focolai a Fabrizia e Piscopio scatta la 'zona rossa'

Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, ha emesso una nuova ordinanza per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’ordinanza 98 prevede che «sull’intero territorio del comune di Fabrizia (Vibo Valentia) e della frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, nei giorni compresi fra il 28 dicembre e il 6 gennaio 2021, si applicano le misure di “zona rossa” di cui all’articolo 3 del Dpcm 3 dicembre 2020».

«Il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia – spiega la nuova ordinanza – ha comunicato in data 27 dicembre 2020 che nel Comune di Fabrizia e nella frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia, si registrano focolai epidemici che destano particolare attenzione, tale da doversi ritenere utili provvedimenti restrittivi nei rispettivi territori».

«Non sono consentiti – è scritto nel provvedimento – gli spostamenti fuori dai territori interessati, se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità. È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata unicamente nei rispettivi territori interessati dalla presente ordinanza (Comune di Fabrizia e frazione di Piscopio), una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22 nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. È fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate, corpo nazionale dei vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività. Consentito ai non residenti l’attraversamento ai Comuni interessati dal presente provvedimento, senza possibilità di sosta»

Fabrizia, 11 nuovi casi di coronavirus

Ci sono undici nuovi casi di coronavirus a Fabrizia.
 
A darne notizia è il sindaco Fancesco Fazio, il quale ha fatto sapere che 5 positivi sono stati accertati grazie ai tamponi rapidi acquistati dal Comune.
 
I positivi, "riconducibili allo stesso nucleo familiare, stanno bene e sono sottoposti a quarantena sia obbligatoria che fiduciaria".
 
Fazio ha poi aggiunto che in questi giorni sono stati "effettuati diversi tamponi sulle persone che hanno fatto rientro a Fabrizia" e sono "risultati tutti negativi".
 
"Domani - ha concluso il primo cittadino - è in programma presso il triage di Serra San Bruno uno screening di tamponi molecolari su circa 30 persone di Fabrizia".

Fabrizia, un gruppo di genitori chiede al sindaco la riapertura della scuola primaria

Un gruppo di genitori di alunni della scuola primaria di Fabrizia "esprime" in una nota, "la propria grande indignazione per la mancata riapertura della scuola" in seguito alla decisione del sindaco" di rinviarne l'apertura a dopo le vacanze di Natale.

I genitori "non capiscono il motivo del provvedimento", dal momento che "a livello nazionale ed in regioni molto più popolose della Calabria, i bambini frequentano la scuola in presenza, mentre invece nel nostro paesino di poco più di duemila abitanti, dove il rischio è basso, si riapre il mercato senza problemi ma si creano una serie di scrupoli per riaprire la scuola, privando così i bambini dell’unico diritto che si può offrire loro".

Agli estensori della nota "sembra che tutto venga messo al primo posto, tranne la scuola".

"Un protocollo nazionale - sottolineano - prevede che fino alla prima media si vada a scuola in presenza, anche nelle zone “rosse”, mentre invece il sindaco non lo consente, togliendo ai bambini il diritto-dovere, ma secondo i genitori anche la gioia di frequentare la scuola e poter stare insieme con i compagni e le maestre".

"Si sta provocando ai ragazzi un enorme danno psicologico, didattico e soprattutto umano, perché - prosegue la nota - vengono privati del diritto basilare alla formazione che in special modo fino alla prima media deve necessariamente concretizzarsi con la scuola in presenza e non può certamente essere sostituito con il misero strumento della didattica a distanza che penalizza studenti e famiglie".

Non manca, poi una considerazione sulla didattica a distanza.

"Ascoltare la maestra - aggiungono genitori - che parla dietro un monitor non può sostituire la scuola, il luogo in cui si impara a stare al mondo. Non a caso gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, il governo e il ministro della pubblica istruzione si sono fortemente spesi e schierati per garantire il diritto della scuola poiché per questo periodo e chissà quanto ancora bisognerà convivere col virus. E’ stato ripetutamente detto che la scuola è sicura e che il rischio dei contagi è più alto dove per andare a scuola è necessario utilizzare i trasporti pubblici; qui da noi, nonostante l’assenza di questo problema, la scuola rimane ancora chiusa".

Pertanto, i genitori chiedono "con forza la riapertura della scuola come in tutto il resto d’Italia".

Fabrizia, il sindaco Fazio annuncia l’attivazione dei “Progetti utili alla collettività”

Il Comune di Fabrizia ha avviato l’attivazione dei “Progetti utili alla collettività” destinati ai beneficiari del Reddito di cittadinanza.

A darne notizia con un comunicato, il sindaco Francesco Fazio.

I progetti, nei quali saranno impiegati i 67 percettori del Reddito di cittadinanza residenti nel borgo dell’Allaro, coinvolgeranno inizialmente 11 persone.

A partire dal prossimo 4 dicembre saranno, infatti, attivati due percorsi che prevedono rispettivamente “la manutenzione degli spazi pubblici” e “la pulizia delle aree verdi e degli spazi pubblici”.

“Avremo cosi – evidenzia Fazio - spazi più curati, con il piacere della cittadinanza di vivere e condividere spazi aperti mantenuti vivi e fruibili da altri concittadini”.

“Nel frangente – chiosa il sindaco fabriziese - il Comune con proprie risorse sta provvedendo a dotare tutti i beneficiari che parteciperanno ai Puc di quanto necessitano, in attesa che l’Ambito territoriale di Serra San Bruno voglia procedere a programmare le spese dovute all’assolvimento dei progetti”.

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Fabrizia, Fazio:"Si va verso la stabilizzazione di Lsu-Lpu"

«Finalmente un passo in avanti verso l’assunzione a tempo indeterminato dei nostri Lsu/Lpu attualmente contrattualizzati a tempo determinato».
 
Lo afferma il sindaco di Fabrizia , Francesco Fazio, comunicando le cifre del riparto da parte del ministero per ogni Lsu (pari a 9.296,22 euro) da integrare con il contributo regionale che consentirà la stabilizzazione anche se con un «contratto molto ridotto rispetto all’attuale».
 
A Fabrizia su 30 dipendenti ben 22 sono precari.
 
«È del tutto evidente – aggiunge Fazio – soprattutto per i piccoli comuni come il nostro, l’impossibilità di poter integrare ingenti risorse di bilancio tali da poter garantire l’attuale contratto».
 
Ora l’impegno è lavorare «insieme ai sindacati ed alle istituzioni per reperire ulteriori somme a livello regionale e governativo, ma come Amministrazione ci sentiamo di fare la nostra parte fino in fondo per garantire un punto di partenza adeguato e che serva a garantire alcuni servizi essenziali» ha concluso Fazio. 
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Fabrizia, salgono a 6 i casi di coronavirus

Salgono a sei i casi di coronavirus a Fabrizia.

È quanto fa sapere il sindaco Francesco Fazio che in un post sulla sua pagina Facebook, spiega che i tamponi in attesa di esito sono 13.

Il primo cittadino comunica inoltre di aver fatto acquistare "200 tamponi rinofaringei a risposta rapida” da utilizzare sia per i dipendenti comunali che per i cittadini.

  • Published in Cronaca
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