Coronavirus, tre nuovi casi tra Fabrizia e Nardodipace

Il contagio da coronavirus continua a crescere anche nelle Serre, dove nelle scorse ore sono stati registrati nuovi casi.

In particolare, un nuovo tampone positivo è stato individuato a Fabrizia.

La notizia è stata diffusa dal sindaco Francesco Fazio.

Pertanto, nel borgo dell'Allaro, allo stato ci sono sei casi attivi, mentre i tamponi ancora da processare sono 12.

Il covid ritorna a far paura anche a Nardodipace, dove sono stati segnalati due positivi.

Altri casi di coronavirus a Fabrizia

Il Covid ritorna a far paura a Fabrizia, dove ci sono due nuovi casi di coronavirus.

Ai tre segnalati nei giorni scorsi, in queste ore se ne sono aggiunti altri due.

A darne notizia è stato il sindaco, Francesco Fazio.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il primo cittadino ha illustrato la situazione corrente, evidenziando che in paese ci sono cinque persone positive al virus e tredici tamponi di cui si attende il risultato.

Fazio ha infine invitato tutti ad utilizzare la mascherina, ad igienizzare le mani ed a rispettare il distanziamento sociale.

Coronavirus, Fabrizia: emesse tre ordinanze di quarantena

In seguito ai tre nuovi casi di coronavirus riscontrati ieri a Fabrizia, il sindaco Francesco Fazio ha emesso tre ordinanze, con le quali ha disposto la quarantena obbligatoria a carico di altrettante persone.

I provvedimenti sono stati assunti su segnalazione dell'Asp di Vibo Valentia.

I destinatari delle misure dovranno pertanto "sottoporsi, unitamente ai familiari conviventi presenti, in via cautelativa alla misura della quarantena presso il loro domicilio”.

Fabrizia: furto d'energia elettrica, assolto un artigiano

Si è concluso con la sentenza d'assoluzione il processo a carico di R. M., artigiano di Fabrizia, difeso dal penalista Antonio Carè.

R.M. era accusato di essersi impossessato dell’energia elettrica distribuita da Enel, prelevandola dal contatore regolarmente istallato, con l’aggravante di aver commesso il fatto con mezzo fraudolento.

Accusa per la quale il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione.

Nel corso dell’udienza, il legale dell’imputato ha fatto emergere come il quadro, basato su calcoli presuntivi e probabilistici, fosse infondato anche a fronte dell’impossibilità di accertare in maniera oggettiva che alla manomissione fosse effettivamente corrisposto un prelievo abusivo d’energia elettrica.

Il giudice del Tribunale di Vibo Valentia ha quindi accolto le argomentazioni della difesa, pronunciando la sentenza d'assoluzione nei confronti di R. M., per non aver commesso il fatto.

  • Published in Cronaca

Serre, scoperte 2 piantagioni di canapa indiana

I carabinieri delle Stazioni di Arena e Fabrizia e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, grazie al contributo di un velivolo dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, hanno rinvenuto due piantagioni di canapa indiana.

In particolare, una prima coltivazione, composta da 80 arbusti, è stata scoperta a Fabrizia, in località “Cellia”.

Molto più estesa, invece, la seconda piantagione individuata in contrada Lucarella ad Arena, dove i militari della locale Stazione hanno rinvenuto 500 piante di canapa indiana.

In seguito ad un appostamento, gli uomini dell'Arma hanno fermato un 20enne, Michele Cavallaro, del luogo, mentre era intento ad azionare l'impianto d'irrigazione che alimentava la coltivazione.

Il giovane è stato quindi arrestato con l'accusa di produzione di sostanze stupefacenti.

Il successivo sopralluogo ha portato anche all’individuazione del possibile essiccatoio che era stato già approntato per le successive fasi della produzione dello stupefacente.

 

Il "Ramoscello d'ulivo per Fabrizia" invita il sindaco ad "uscire di scena"

Riceviamo e pubblichiamo

"Non è la prima volta che accade. Il lascivo comportamento istituzionale ed il nervosismo che attraversa la maggioranza consiliare del Comune di Fabrizia, hanno spinto il Sindaco ad un gesto tanto inconsulto quanto inqualificabile quando, durante la seduta del Consiglio Comunale del 3 agosto 2020 con all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto di gestione 2019, con piglio autoritario e decisionista ha invocato la presenza in aula dei Carabinieri allo scopo di denunciare per diffamazione il Consigliere Comunale Totò Minniti, e cosa ancor più grave, anche il Segretario Comunale Dottor Domenico Arena. Rei entrambi di una conversazione telefonica, del venerdì precedente, durante la quale il capo gruppo di opposizione lamentava l’impossibilità di visionare gli atti del Consiglio, come previsto dall’art. 21 del Regolamento Comunale, perché gli uffici comunali preposti erano chiusi, compreso quello del Sindaco, impedendogli di esercitare un precipuo diritto costituzionale in vista della seduta del consesso. Causa di tutto ciò, è la confusione che da tempo regna sovrana in municipio dove ormai si capisce ben poco in quanto al Sindaco la situazione le è sfuggita di mano non riuscendo più a governare la sua stessa maggioranza che lo sta logorando ai fianchi in vista di assetti e riposizionamenti politici della futura tornata elettorale. Viene da dire: “Sindaco Fazio stai sereno”, di renziana memoria, l’opposizione non si intimorisce delle tue invettive sconclusionate e prive di senso, alle quali ha dovuto metterci una bella pezza, della figuraccia triviale rimediata, il Segretario Comunale, che peraltro volevi pure denunciare. Perché quel che non dice la propaganda declamata dal Vice Sindaco, con adulazioni e lusinghe all’operato “rivoluzionario” dell’amministrazione comunale, è che del programma di amministrazione nulla è stato fatto e niente si è concretizzato in tre anni di gestione Fazio. Il quale non sa leggere il paese reale nei suoi diversi aspetti ad incominciare dal problema dell’acqua mancante sin dal mese giugno scorso malgrado la forte dipendenza da “Sorical” dalla quale si sta aspettando il distacco a tre anni dal suo annuncio. Giunti a questo punto, pero, è importante intensificare l’azione politica dell’opposizione per porre un argine alla deriva dell’agire amministrativo che sta generando confusione, improvvisazione e clientelismo sfrenato con l’utilizzo improprio delle risorse pubbliche, che consapevoli superficialità e omessi controlli stanno garantendo a tutela di interessi personali di consiglieri e gruppi contigui all’amministrazione. Non è un caso che qualche mese fa, durante l’avvicendamento delle cariche interne alla giunta comunale, qualche componente di maggioranza si sia lasciato andare ad invettive contro lo stesso Sindaco rimproverandolo di non mantenere le promesse con giravolte politiche che mutano repentinamente foriere di una resa dei conti soltanto rinviata per mere questioni di opportunità. E’ iniziata la parabola discendente dell’esperienza del Sindaco delle chiusure, e la condotta dell’ultima riunione di consiglio ne è la dimostrazione più evidente, manifesta e paradossale anche per il fatto che voleva denunciare il più alto dirigente dell’Ente, funzionario di sua fiducia da egli stesso nominato. Non ha saputo fornire risposte esaurienti del perché gli uffici fossero preclusi all’opposizione per la presa visione degli atti riportanti, tra l’altro la data sbagliata di convocazione del consiglio. Cosa ancora più grave, del perché il Consiglio Comunale sia stato convocato oltre i termini di 20 giorni dalla data di diffida della Prefettura, alla quale ci rivolgeremo affinché eserciti i dovuti accertamenti e controlli. Non poteva essere diversamente, il Sindaco è stato tradito ancora una volta dalla sua irascibilità e nervosismo, è soltanto grazie allo scudo del Segretario Comunale che non ha rimediato la classica figuraccia dell’abbaglio del granchio. A questo punto, forse sarebbe il caso per il Sindaco delle chiusure di uscire di scena".

Gruppo consiliare di opposizione “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia”

Fabrizia, scoperta una piantagione con mille arbusti di canapa indiana

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, in seguito alla segnalazione di un elicottero dell’8°Elinucleo di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in località Sabella, a Fabrizia, una piantagione composta da mille arbusti di canapa indica.

Nei pressi della coltivazione, che era alimentata con un impianto d'irrigazione “a goccia”, è stato rinvenuto anche un essiccatoio artigianale.

La piante, che una volta ultimato il ciclo di produzione avrebbero fruttato circa 800 mila euro, sono state distrutte previo campionamento.

 

 

Fabrizia, Carè (Ramoscello d'ulivo): "L'annuncio sull'utilizzo dell'acqua è l'ammissione del fallimento dell'amministrazione Fazio"

"L’annuncio pubblico diramato dal comune sull’utilizzo dell’acqua potabile non è solo l’avviso dell’emergenza idrica che da giorni, ormai, attaglia Fabrizia ma è la pubblica ammissione di un fallimento annunciato dell’esperienza amministrativa Fazio e company, a fronte della quale non rimane altro che trarne le dovute conseguenze con le dimissioni. Sono mesi difficili per il Comune. La gestione superficiale e pressapochista dell’emergenza Covid 19 alla Schettino, tutte le altre tematiche amministrative sul tappeto insolute, vedi PSC, si materializzano in tutto il loro ritardo e gravità con l’aggiunta della mancanza di acqua potabile che da diversi giorni, ormai, non sgorga più regolarmente dai rubinetti delle abitazioni dei fabriziesi. Anche quest’anno 2020, come nel 2019, il rischio di rimanere totalmente a secco è molto alto, emigrati e turisti che giungeranno a Fabrizia non saranno certo colti di sorpresa e, auspicando vivamente che non accada, si vedranno costretti a scappare via anzitempo per le conseguenze dei disservizi cui andrebbero incontro. Il programma amministrativo dell’attuale maggioranza, prevedeva al “Punto 2 - OBIETTIVO AMBIENTE E SALUTE”, il “distacco dalla SORICAL e rifacimento dell’intera rete idrica comunale in modo tale da offrire ai cittadini una risorsa idrica qualitativamente superiore ed economicamente più sostenibile”. Obiettivo, questo, scellerato e allo stesso tempo irrealizzabile totalmente sganciato dalla realtà scritto sulla carta al solo scopo di raccattare voti e, per fortuna, rimasto inattuato. Altrimenti i fabriziesi sarebbero stati costretti ad approvvigionarsi facendo ricorso a mezzi alternativi perché di acqua non c’è ne sarebbe stato nemmeno un goccio. Sul problema dell’acqua e sulla pelle dei cittadini di Fabrizia gli amministratori stanno giocando una sconsiderata propaganda “social” che sta sommergendo la comunità intera, nel tentativo di occultare la portata reale del problema che in modo ingannevole e colpevolmente è stato utilizzato durante l’ultima campagna elettorale. Aggravato del fatto che, ancora oggi, senza l’acqua “SORICAL” l’approvvigionamento idrico a Fabrizia sarebbe stato compromesso e ad oggi i fatti si stanno incaricando di dimostrarlo perché stiamo rimanendo all’asciutto.  Di questo e di tanti altri problemi non risolti la maggioranza deve dare conto all’opinione pubblica fabriziese, perché in politica gli obiettivi di programma non raggiunti coincidono con i limiti dell’azione amministrativa che in politica occorre avere il coraggio di trarne le dovute conseguenze. Questi amministratori dovevano rivoltare Fabrizia come un calzino invece si assiste a come hanno cacciato la comunità in vuoto profondo che giorno dopo giorno si trasforma sempre più in uno scadimento fatto di compromessi, sperpero di denaro pubblico, clientele elettorali e favori agli amici che li hanno votati. Un vuoto di “fatti concreti e reali” che priva la comunità di quelle certezze, di presenza, di fiducia e prospettiva di cui, invece, avrebbe bisogno. Comprendiamo che è molto complicato per la maggioranza chiamare le cose con il loro nome, rispettando la realtà, ma il rovescio dell’esperienza Fazio e company si staglia nitidamente, ormai, all’imboccare del quarto anno di gestione pubblica e dei tanti punti programmatici declamati, predicati e strombazzati durante la campagna elettorale dei quali nessuno di essi è stato realizzato. Di fronte ai tanti problemi sociali irrisolti, alle promesse non mantenute e allo sperpero di risorse pubbliche per fini clientelari, nel generale silenzio delle istituzioni di controllo, il gruppo consiliare “ramoscello d’ulivo per Fabrizia” non può restare indifferente, avendo il dovere di segnalare carenze, debolezze e violazioni politiche non colmate dall’attribuzione dei nuovi incarichi amministrativi, di recente assegnati, che hanno tarpato le ali e messo sotto tutela il Sindaco Fazio nella corsa, che si è aperta all’interno della maggioranza, per la prossima  candidatura a primo cittadino di Fabrizia". 
 
È quanto si legge in una nota del portavoce del gruppo "Ramoscello d’ulivo per Fabrizia", Antonio Carè
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