Straordinari programmi televisivi da riammirare

Sabato 4 febbraio e' tornata sulla Rete televisiva III la prima puntata de " I segni e la storia" andata in onda la prima volta nel 1981 , quando venne avviato in Calabria il  settore Programmi diretto da Antonio Minasi, un autentico calabrese che ha cercato sempre di diffondere in Italia e nel mondo quell'altro volto bello e ricco della Calabria, spesso sconosciuto o frettolosamente decifrato, a partire dalle vicende di Alarico, che negli ultimi mesi è stato oggetto di un processo mediatico.

Fu lui a scegliermi tra i professori dell' Universita' della Calabria come autore dei testi, composti d'intesa con l'apprezzata giornalista e scrittrice Annarosa Macri', poi aiutante di Enzo Biagi, ritratti e filmati da una meravigliosa squadra con a capo Giancarlo Geri, diretta da Vittorio Armentano , regista sui generis anche lui  calabrese, e con le voci narranti di Riccardo Cucciolla e Rita Savagnone e brani musicali multietnici - grecanici, albanesi ed occitani - eseguiti anche da miei allievi ed allieve.

 Sette puntate sono quelle di questo stupendo Viaggio nella Calabria medioevale, che vanno da 1. Sulle orme dei barbari; 2. Ai confini dell'Impero; dalla 3. Eredità di Bisanzio , ai 4. Predoni del Nord ; e poi 5. I santuari del potere, 6. Il trono e l'altare. Per finire 7. Il tramonto dell'Aquila ( Federico II), alle quali se ne aggiunsero dodici con gli avanzi rimasti inutilizzati, impiegati nella serie televisiva "Un'altra Calabria". 

  1. Umanesimo discreto. 2. Nel segno del Sole: barocco in Calabria. 3. L'antico e il nuovo nei secoli dei lumi. 4. Il pennello ispirato tra rivoluzione e Riforma 5. Nel Vallo spendente. 6. Le basiliche degli umili 7. Terra nobile e povera. 8. I santuari del silenzio.. 9. Gli edifici del sacro. 10. Tra la Piana e l' Aspromonte le figure del passato. 11. Quell'umile istmo tra il Terreno e lo Jonio. 12. Da Cosenza allo Jonio.

 " I Segni e la Storia" con le riprese da terra, dal mare e dal cielo, furono sostenuti anche con risorse che l'allora assessore alla Cultura della Regione prof. Ermanna Carci Greco mise saggiamente  a disposizione per donarne poi copia alle scuole in videocassetta perché i giovani conoscessero meglio le loro origini.

Dopo essere andato in onda sulla Rete nazionale , il programma elogiato da Indro Montanelli, fu poi proiettato a Parigi nel Festival del Mediterraneo .

Ora grazie alla direttrice di Raitre Daria Bignardi , spronata dal direttore regionale Demetrio Crucitti, è risorta dallo scrigno delle Teche Rai la prima puntata. C'è da augurarsi che anche le altre vengano riproposte per rivedere com'era la nostra Regione agli inizi degli anni '80 del secolo scorso, riguardando per esempio quel meraviglioso busto di S. Francesco di Paola che pochi mesi dopo - il 3 ottobre 1983 -venne rubato , insieme con il filmato " L'orto del Santo" a Lui dedicato, proprio ora che stanno per concludersi le Celebrazioni del VI centenario della sua nascita.

 

Un appello che mi auguro sia condiviso e/o commentato dai nostri lettori.

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