Serra: al via domani la Conferenza gerontologica nazionale

Si terrà domani (14) e dopodomani (15) giugno nella sala conferenze del Parco delle Serre il tradizionale appuntamento annuale con la Conferenza Gerontologica Nazionale: “La complessità delle cure in tarda età: vedere l’invisibile”, organizzato dal direttore scientifico Giuseppe Battaglia, responsabile del reparto di Lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno.

«La semeiotica ha insegnato ai medici come analizzare i segni delle malattie attraverso i cinque sensi: l’ispezione, la palpazione, la percussione e l’auscultazione. La semeiotica – spiega Giuseppe Battaglia - ci insegna come “vedere il visibile” nel malato che abbiamo davanti. Visione peraltro riduttiva, insufficiente per una diagnosi completa, soprattutto con il prorompere sulla scena del paziente old-oldest e le complessità che presenta, anche alla luce delle moderne acquisizioni della semeiotica strumentale e della psicosomatica».

“ Vedere l’invisibile” dunque «è il passo successivo, l’ulteriore gradino della conoscenza e, con esso, il completamento di un iter diagnostico basato su un rapporto esclusivamente materiale. Quest’approccio integrato è indispensabile per rilevare le possibili radici psicosomatiche della malattia. Al giorno d’oggi è utile ai medici cercare di entrare in sintonia con la parte più segreta dei loro pazienti, visto che spesso sono inclini al pragmatismo; un superamento dell’esatto tipico dell’approccio strumentale al malato e alla scoperta delle “altre verità latenti” , che sono rappresentate dal vissuto di malattia, segretamente riposto nell’anima del paziente».

«“ Vedere l’invisibile” – peraltro - è un capitolo mancante nei testi di semeiotica, ma, per il medico, intravedere le emozioni e i sentimenti riposti nell’animo dei suoi pazienti è talora di interesse vitale. Pertanto si richiede al medico l’acquisizione di una capacità critica, perché permette di costruire strade ragionate e sicure, vista l’importanza di impostare terapie giuste per pazienti così complessi. La cura deve essere paziente, curiosa, intelligente: sono dati che permettono di indagare a fondo la realtà clinica, per impostare risposte serene, ma sicure, pronte a sottoporsi a autocritica, ma fortemente incisive, nel momento in cui sono una prestazione umana, per ridurre le difficoltà e le sofferenze dell’altro. La cura deve essere anche inquieta – conclude il direttore scientifico - nella continua ricerca di definire l’obiettivo del lavoro e di identificare l’intervento migliore».

La conferenza, articolata su due giornate sarà cosi suddivisa: I Sessione: “Una geriatria non solo ospedaliera” moderatori L. Bertucci - S. Belvedere; II sessione “Le malattie cardio-vascolari prima causa di morte” moderatori M. Berardelli - A. Cirillo; III sessione “anziano e compenso glico- metabolico” moderatori A. M. Luciano –A. Corsonello – S. Fiorillo; IV sessione “Il rischio iatrogeno” moderatori V. Natale- G. Barbuto; V sessione “Declino cognitivo, cause e conseguenze” moderatori P. Insardà - V. Nociti; VI sessione “Le patologie respiratorie causa di morte e invalidità” moderatori A.M. Miceli - G. Ruotolo.

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