Catanzaro, dissesto Janò: il Comune vuole avvalersi del CNR

La messa in sicurezza idrogeologica di Janò è nelle priorità dell’agenda di palazzo de Nobili. Stamattina, infatti, si è tenuto un secondo vertice operativo, in prosecuzione a quello tenutosi la scorsa settimana, presieduto dall’assessore ai Lavori pubblici Gianmarco Plastino. L’intesa principale raggiunta è il coinvolgimento del CNR nei programmi di monitoraggio e mitigazione del rischio franoso a Janò, la popolosa frazione dove da anni si registrano preoccupanti fenomeni di dissesto idrogeologico. L’amministrazione Abramo vuole,quindi, avviare un programma di interventi e di studio della situazione per una definitiva messa in sicurezza della zona. mediante un accordo che vede coinvolti: Comune, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione. Coinvolgimento che avverrà attraverso la stipula di un protocollo che prevede appunto una stretta collaborazione scientifica e tecnica rivolta da un lato a monitorare costantemente l’evoluzione del movimento franoso, dall’altra ad armonizzare i vari interventi di consolidamento e messa in sicurezza dei siti. E’ stata, dunque, stilata una bozza di intesa che dovrà portare a un controllo continuo dell’intera zona di Janò per verificarne le criticità al fine di avere un quadro completo, esaustivo e costante dell’evoluzione del fenomeno franoso, in modo da programmare degli interventi mirati e non più tampone. Alla riunione operativa in rappresentanza del Comune erano presenti oltre all’assessore Plastino, l’ingegnr Giovanni Ciampa, l’assessore alla Gestione del territorio Giulia Brutto affiancata dal dirigente del settore, archiettto Carolina Ritrovato, l’ingegner Francesco Talarico e il geometra Francesco Procopio. Presente il Commissario regionale delegato all’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, ing Carmelo Gallo, l’ingegner Antonella Sette della Protezione civile, l’ingegner Pasquale Gidaro dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici, l’ingegner Giovanni Gullà del CNR e i progettisti dei due interventi previsti su Janò, ingegneri Ansani e Greco. Nel corso della riunione è stato intanto fatto il punto sui due importanti interventi di mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico già programmati. Il primo, per un importo di due milioni 100mila euro, è gestito dall’ufficio del commissario per il dissesto idrogeologico. Il secondo, per un importo di un milione 530mila euro, direttamente dal Comune. Entrambi gli interventi sono oggetto di bandi di gara già in essere. Prevista, infatti, la creazione, in tutta l’area a monte, di terrazzamenti di protezione, di un sistema idraulico per la captazione delle acque sub-superficiali e della stabilizzazione di punti locali franati tramite interventi non invasivi. Il secondo finanziamento verrà invece riservato alla sistemazione idrogeologica della zona Palombara, situata a metà fra le località Rumbolotto e Gelso Scala. Ma è soprattutto su una definitiva sistemazione dell’area che si è concentrata l’attenzione della riunione. Obiettivo, fortemente perseguito dall’Amministrazione che, come detto, intende avvalersi delle competenze del CNR e dei suoi esperti. Parallelamente, saranno richiesti ulteriori finanziamenti alla Regione per gli studi da affidare al CNR Una nuova riunione, per mettere a punto i dettagli del protocollo, e per avere certezza sui finanziamenti della Regione, è stata già fissata per i primi giorni della prossima settimana “L’attenzione che l’Amministrazione Abramo sta ponendo verso i problemi creati dal dissesto idrogeologico di Janò è massima – ha spiegato l’assessore Plastino. Un’attenzione che si concretizza in azioni serie e concrete e che mirano a definire una situazione di instabilità di una grande fetta di territorio comunale che non fa dormire sonni tranquilli agli amministratori e ai cittadini che vi risiedono. Cittadini che vivono una situazione di estremo disagio e di comprensibile preoccupazione. Posso assicurare – ha concluso Plastino - anche a nome del sindaco che stiamo compiendo importanti passi in avanti per una definitiva soluzione che possa dare sicurezza e stabilità alla zona interessata”.

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