Chiaravalle Centrale: conclusi i corsi per imprenditori agricoli professionali presso il Gal Serre Calabresi

Un forum alla presenza del presidente Marziale Battaglia ha concluso i corsi per Imprenditori agricoli professionali (Iap) presso la sede del Gal Serre Calabresi a Chiaravalle Centrale (Cz).

Una formazione durata 150 ore, 90 delle quali rappresentate da lezioni frontali e 60 da attività pratiche-applicative svolte nelle aziende dell’area Gal, che ha coinvolto 29 corsisti, tra turno mattutino e pomeridiano. Il 30 novembre ed il 1 dicembre si terranno le prove d’esame.

Durante lo svolgimento delle lezioni e gli incontri nelle aziende i corsisti hanno avuto modo di misurarsi con diverse materie e settori del comparto agricolo: colture arboree, colture erbacee, entomologia agraria, agronomia e agroecosistemi, zootecnica e nutrizione animale, diversificazione e multifunzionalità, impianti e meccanizzazione, informatica, riferimenti normativi e processi amministrativi, sicurezza sul luogo di lavoro e contabilità generale dell'impresa agricola. Ciò per fornire una formazione di base quanto più possibile ampia e completa agli iscritti, che hanno frequentato assiduamente ed espresso valutazioni molto positive su docenti e tutor.

Le storie

Tra i 18 e i 40 anni l’età media dei corsisti con interessi eterogenei e idee progettuali afferenti ogni aspetto della realtà agricola.

C’è chi è ritornato nella propria terra per investire, dopo anni e anni all’estero o al Nord, c’è chi nella “restanza” ha creduto fortemente e porta avanti un’attività familiare, chi ha deciso di reinventarsi.

Tra i corsisti “senior” ci sono Francesco, 58 anni, e Andrea di 65, entrambi di Badolato.

Francesco è rientrato da tre anni nella sua terra, un passato lavorativo da informatico tra il Nord Italia e l’estero, in particolare l’Australia dove ha vissuto. Ha intenzione ora di investire sull’agricoltura ed il turismo esperienziale.

Andrea la Calabria l’ha lasciata da ragazzino al seguito del padre boscaiolo. Ha vissuto dodici anni in Svizzera e poi quaranta in Australia, dove faceva il costruttore edile. Ora vuole puntare sul turismo rurale, dare il suo contributo per sviluppare il suo paese, creare lavoro e dimostrare ai giovani che nella propria terra si può fare tanto, racconta.

C’è Viviana, 43 anni di Cardinale, anche la sua una storia di ritorno al Sud. Ha una formazione umanistica ed esperienza professionale nel campo del sociale. Vorrebbe investire nel settore apistico.

Liberata, 42 anni di Chiaravalle, una pregressa e solida esperienza nel campo del commercio edilizio, ha frequentato il corso per ampliare i suoi orizzonti.

Ci sono i più giovani che vogliono investire nella zootecnia, con un passaggio generazionale nella conduzione dell’azienda di famiglia. Cosimo, 23 anni di Simbario è interessato all’allevamento ovicaprino. Francesco di Gasperina, anche lui 23 anni, volge il suo interesse all’allevamento bovino.

Francesco, 19 anni di Chiaravalle, vuole investire nell’allevamento di bovini e suini. Giovanni, 18 anni di Vallelonga, oltre che all’attività zootecnica di famiglia, sta pensando di realizzare 20 ettari di uliveto.

Una forte determinazione connota le idee progettuali dei corsisti.

L’intervento del presidente Marziale Battaglia

Battaglia ha ringraziato tutti i partecipanti, esortandoli a credere in tutto ciò che fanno, con coraggio, ad osare e a lavorare in rete. La cooperazione, ha osservato, è qualcosa che è forse mancata nel passato ed è invece strategica per dare maggiore forza all’azione di ciascuno. Ha espresso la massima disponibilità da parte del Gal nel fornire informazioni o aiuto agli aspiranti imprenditori nell’avviare la propria attività ed anche nel proseguo del loro percorso professionale per misure e bandi ai quali vorranno accedere.

Il Gal Serre Calabresi pubblica un bando per sostenere la riscoperta delle antiche colture

«Si prefigge di favorire gli investimenti nel settore agricolo, per dare nuova linfa alle aziende che in questa particolare congiuntura economica si trovano a dover fare i conti con il caro energia e l’aumento dei prezzi dell’era post Covid, il bando recentemente pubblicato sul sito istituzionale del Gal Serre Calabresi e relativo all’intervento “Le colture della storia. Sostegno alla produzioni agricole e zootecniche del territorio”» ha spiegato il presidente Marziale Battaglia.

«Si tratta di una dotazione finanziaria pari a quasi mezzo milione di Euro che il Gruppo di Azione Locale è riuscito ad individuare a fine programmazione del Pal 2014/2020. Un importo che il Cda, ritenendo strategico sostenere le imprese agricole in questo particolare momento storico, si impegna ad aumentare con il reperimento di ulteriori risorse. Questo per poter scorrere la graduatoria delle domande ammissibili e dare una risposta immediata ai potenziali beneficiari della misura. Non solo, l’operato del Gal Serre Calabresi si distingue per aver voluto portare l’entità del contributo al 70% del costo dell’investimento ammissibile realizzato da agricoltori nelle zone montane e svantaggiate» ha spiegato ancora il presidente.

«A ulteriore beneficio degli imprenditori agricoli che intenderanno fare richiesta, si tratta di una ripubblicazione del bando voluta per tener conto dei nuovi prezziari stilati dalla Regione Calabria e dell’Informatore agrario» ha aggiunto Battaglia.

L’intervento ha un ampio raggio di azione: punta alla valorizzazione della qualità e della varietà dei prodotti agroalimentari tipici, caratterizzanti il paesaggio storico del territorio, ma le cui culture in passato non troppo remoto sono state abbandonate, al contempo mira ad incrementare la competitività delle imprese agricole dell’area del Gal, attraverso azioni volte al miglioramento delle produzioni sia a livello qualitativo che quantitativo. Sono ammissibili investimenti di ammodernamento, ristrutturazione ed innovazione all’interno delle aziende agricole finalizzati al miglioramento della sostenibilità ambientale, spese inerenti il miglioramento fondiario, acquisto di macchinari e attrezzature, spese per hardware e software.

Per informazioni specifiche sul bando, la cui scadenza è prevista per il 30 gennaio 2023 si può consultare il sito istituzionale del Gal Serre Calabresi, al seguente link https://www.galserrecalabresi.it/bando-misura-4-1-1-investimenti-nelle-aziende-agricole-2/.

«L’Ufficio di Piano del Gal Serre Calabresi, attraverso i suoi tecnici, darà supporto e guiderà gli imprenditori che intenderanno aderire al bando» ha precisato ancora Battaglia.

Agricoltura, stop al bio? Sgrò (Naturium): sarebbe una follia!

“Una follia!”. Non usa mezzi termini il promotore del progetto culturale calabrese “Naturium”, Giovanni Sgrò. Ha nel mirino le “teorie” di Erik Fyrwald, Ceo del colosso agrochimico Syngenta, riportate in queste ore su tutti i principali organi di stampa. “Secondo la multinazionale - scrive Sgrò - ci avviamo verso una crisi alimentare globale. E fin qui siamo tutti d'accordo. Ma quale sarebbe la “brillante” soluzione proposta da Syngenta? Fermare l'agricoltura biologica (!) per aumentare, così, le rese produttive dei terreni”.

“Insomma - attacca Sgrò - se le persone muoiono di fame in Africa e perché in Europa stiamo mangiando sempre di più prodotti biologici, scegliendo, cioè, cibi sani e naturali?”. “Una follia e una assurdità - sottolinea il fondatore di Naturium - che dimostra volute omissioni sui temi, altrettanto gravi, dell'inquinamento e della desertificazione dei suoli”. “Non lo diciamo solo noi - spiega Giovanni Sgrò - ma uno studio molto autorevole recentemente pubblicato negli Usa su “Agrosystems, Geosciences and Environment”: le pratiche di gestione agricola che limitano gli elementi di disturbo del suolo, riducendo gli input chimici, contribuiscono a migliorare la salute del suolo. E una migliore salute biologica porta ad aziende agricole più redditizie e sostenibili. Al contrario, i terreni trattati con prodotti chimici, sfiancati dallo sfruttamento intensivo e dall’agricoltura industriale causano un impoverimento dei campi e del cibo che, quindi, non fornisce più a noi esseri umani i nutrienti di cui abbiamo bisogno”.

“Respingiamo con forza, quindi - argomenta Sgrò - l'idea che un colosso della chimica possa dettare le regole del gioco, in agricoltura, a proprio uso e consumo, omettendo tutta una serie di dati e considerazioni scientifiche ineludibili”. In conclusione: “Il biologico è sinonimo di salute, fertilità e futuro! Con buona pace di chi non vede il collasso degli equilibri ambientali del pianeta”.

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Atto aziendale di Calabria verde, Tassone: “Chiare responsabilità del centrodestra sui ritardi, ora bisogna cambiare passo”

“Dopo mesi contraddistinti da continui litigi all’interno del centrodestra, finalmente oggi, con enorme ritardo, in Commissione Agricoltura si è dato parere favorevole all’adozione dell’atto aziendale di Calabria verde”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone rileva la rilevanza dell’atto e sottolinea l’esigenza di “riorganizzare l’azienda” per aumentare il livello di efficienza, senza dimenticare quanto accaduto nel recente passato nel quale, a suo avviso, sarebbero da attribuire “chiare responsabilità” all’attuale maggioranza.

I cambiamenti e le integrazioni intervenute nella formulazione dell’atto hanno spinto Tassone a esprimere il proprio voto positivo nell’apposita seduta dell’organo consiliare.

“Prendendo atto dei miglioramenti e delle correzioni adottate, oltre che dell’integrazione del fabbisogno del personale anche su richiesta dei sindacati – precisa Tassone - si è fatto un passo in avanti significativo e per queste ragioni ho espresso voto favorevole. Il ruolo di Calabria verde non può essere ignorato – conclude – anzi va valorizzato e ognuno deve fare la sua parte”.

Federcaccia a sostegno degli agricoltori sui problemi della fauna

Oggi a Roma e nelle principali città italiane decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini daranno vita a una protesta che Coldiretti definisce “la più grande mai realizzata” per denunciare “una emergenza nazionale che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali”.

Sono gli stessi problemi che da tempo Federcaccia e il mondo venatorio tutto, denunciano alla politica e alle Istituzioni e che hanno ormai assunto caratteristiche tali da poter essere definiti una vera emergenza che mette a rischio non solo il comparto agricolo, ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini.

Federcaccia Calabria in occasione della manifestazione nazionale organizzata da Coldiretti, esprime la sua solidarietà al mondo agricolo e ribadisce la centralità del ruolo del cacciatore come gestore di fauna, ambiente e territorio e auspica ora, grazie anche alla manifestazione, un intervento concreto e rapido, che dia delle risposte anche nella nostra regione.

Per Federcaccia Calabria la direzione da seguire è quella della pianificazione con l’obiettivo certamente arduo e altrettanto ambizioso di trasformare un’emergenza in possibile risorsa, cosa che potrà avvenire solo intraprendendo un processo di revisione delle regole concertato con tutti gli attori del sistema.

Sul tema “Disciplinare Caccia al Cinghiale” Federcaccia ha avanzato da tempo e più volte richiamato in Regione, proposte volte ad ottenere la definizione di un metodo che abbia fra i suoi punti fermi una maggiore organicità e concertazione fra le parti interessate per giungere a una più organica riforma delle modalità di gestione della specie, attraverso l'adozione di specifici programmi ed interventi ma soprattutto attraverso la costruzione di un adeguato piano di gestione della specie.

L’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale, sta mettendo a punto un progetto, che si spera possa essere adottato e configurato quale progetto pilota in Calabria.

Per queste ragioni è necessario al più presto mettere in campo un serio approccio gestionale non condizionato da preconcetti ideologici, con al centro la salvaguardia del lavoro degli agricoltori, per dare finalmente quelle risposte che il mondo agricolo e la società chiedono con forza e alle quali hanno diritto.

Il mondo venatorio ha già dimostrato di essere elemento fondamentale e imprescindibile di qualsiasi approccio realistico al tema, dando un contributo al controllo delle specie invasive irraggiungibile da qualsiasi altro attore interessato a risolvere il problema.

Con queste premesse e con la consapevolezza del ruolo, Federcaccia continuerà a mettere in campo esperienza, organizzazione, conoscenze e preparazione che nessuna altra categoria può vantare, al fianco degli agricoltori per la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente rurale nell’interesse della società.

Calabria, 30 milioni di euro per favorire l’agricoltura nelle zone montane o svantaggiate

È stato pubblicato l’avviso - valido per l’annualità 2021 - che apre i termini per la presentazione delle domande di sostegno e pagamento a valere sulla misura 13 del Psr Calabria, intervento 13.1 “Indennità compensative a favore delle zone montane” ed intervento 13.2 “Indennità compensative a favore di altre zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalla zone montane”. «Questo bando - commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo – riveste un’importanza strategica per i nostri territori, in quanto, attraverso le due sub-misure del Psr che accordano premi a superficie, la Regione punta a contrastare lo spopolamento delle aree svantaggiate, siano esse montane o soggette ad altri vincoli o svantaggi. Tutto ciò attraverso il mantenimento delle pratiche agricole che, se da un lato garantiscono la continuità e l’efficienza dei servizi ecosistemici, dall’altro stimolano la redditività degli imprenditori e l’economia, contribuendo nel contempo all’inclusione sociale». Aggiunge Gallo: «La dotazione finanziaria del bando è pari a 30 milioni, salvo ulteriori risorse rinvenienti da economie o dalla rimodulazione finanziaria del Programma di sviluppo rurale, tuttora oggetto di negoziato con la Commissione europea». 

I due interventi, nello specifico, sono rivolti ad agricoltori in attività nelle zone svantaggiate, detentori di superficie minima pari a 0,5 ettari, e sono finalizzati a compensare gli stessi dei maggiori costi sostenuti per il mantenimento dell’agricoltura in tali aree, caratterizzate da condizioni climatiche sfavorevoli, da pendii molto scoscesi che richiedono attrezzature molto costose, da scarsa accessibilità dei fondi agricoli, elevata frammentazione fondiaria e fenomeni di dissesto idrogeologico. La misura, difatti, ha lo scopo di tutelare la qualità dei suoli, riducendo i rischi di erosione, di dissesto e di incendi, favorendo il presidio della biodiversità e del paesaggio agrario e di valorizza i prodotti di montagna.  

L’avviso, insieme alle disposizioni attuative, alle disposizioni procedurali e agli altri documenti necessari, è disponibile sul portale istituzionale www.calabriapsr.it. Le domande, come previsto da un decreto del Mipaaf di recente emanazione, dovranno essere presentate attraverso il sistema informatico Sian entro il 15 Giugno 2021. Saranno comunque accettate quelle pervenute entro il 12 Luglio 2021, ma a queste ultime si applicherà una decurtazione dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo.

 

 

Agricoltura: Caligiuri(FI), necessaria tutela risorse Calabria: "Avviato percorso ascolto con Governo, Regione e associazioni"

"E' necessario e urgente mettere in campo ogni azione per tutelare le tante risorse agricole di cui la Calabria gode. Per far questo è fondamentale l'ascolto dei rappresentanti di categoria. Ringrazio pertanto l'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo per aver partecipato oggi alla tavola rotonda 'Calabria, agricoltura, opportunità' e il sottosegretario alle Politiche agricole Francesco Battistoni per essersi reso disponibile a organizzare confronti periodici".

Lo ha detto la senatrice Fulvia Michela Caligiuri, capogruppo di Forza Italia in commissione Agricoltura - riferisce una nota - in occasione della tavola rotonda alla quale hanno partecipato anche i vertici regionali di Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Confcoperative, Legacoop, Uecoop, Agci e Federazione regionale dottori agronomi.

"L'ascolto avviato oggi - prosegue Caligiuri - è solo l'inizio di un percorso che ha come priorità la difesa e la valorizzazione dell'agricoltura calabrese".

Calabria, agroalimentare: dalla Regione pagamenti per oltre 8 milioni di euro

Continuare a garantire liquidità al settore agroalimentare. È questo l'obiettivo della Regione Calabria, che punta così a salvaguardare il settore primario, ancor più nella fase di grande difficoltà presente. A tal proposito, oggi l'organismo pagatore Arcea, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari, ha mandato in pagamento il decreto n. 102, un saldo automatizzato relativo a diverse annualità delle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale 2014/2020, tra le quali la misura 10 "Pagamenti agro-climatico-ambientali", la 11 "Agricoltura biologica", la 13 "Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici" e la 14 "Benessere degli animali", per un valore complessivo di 431.621,10 euro, in favore di 189 beneficiari.

Contestualmente – spiega una nota del dipartimento Agricoltura –, si sta procedendo al pagamento del decreto n. 103, grazie al quale verranno erogati 7.798.939,01 euro in favore di 579 beneficiari, per misure sia a superficie sia strutturali, queste ultime in particolare relative alle misure 4 "Investimenti in immobilizzazioni materiali", 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese", 7 "Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali", 8 "Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste", 1 "Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione" e 19 "Gruppi di azione locale". In totale, si tratta di risorse per oltre 8,2 milioni di euro.

«Ci stiamo adoperando – commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo – per garantire il nostro sostegno al settore agroalimentare che, nonostante le forti penalizzazioni dovute alla pandemia, continua a trainare l'economia regionale. Dall'inizio dell'anno a oggi Arcea ha immesso nel circuito della liquidità più di 180 milioni. Il lavoro degli uffici regionali proseguirà senza sosta, per assicurare certezze e risorse al mondo agricolo calabrese».

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