La Cisal ha scritto una lettera aperta al direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Angela Caligiuri, in merito alla situazione in cui versa il Pronto Soccorso dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia. "Nelle scorse settimane - sono le prime parole della missiva - la segreteria provinciale della Cisal nel formularle gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico alla guida dell’Asp di Vibo Valentia ha colto la circostanza per chiederle un incontro, da tenersi possibilmente nei suoi uffici, per conoscerla ma soprattutto per discutere sulle problematiche più importanti che affliggono l’erogazione dell’ attività sanitaria su ospedali e territorio. Nell’attesa ci pregiamo porre alla sua cortese ed autorevole attenzione un primo problema riguardante uno dei settori più delicati e nevralgici del presidio ospedaliero 'G. Jazzolino' di Vibo Valentia. Da tempo la Cisal continua a ricordare all’Asp, ma sempre senza la fortuna di costatarne alcun effetto positivo, la critica condizione del servizio nell’Unità Operativa di Pronto Soccorso che rappresenta un vero e proprio allarme rosso. Certamente c’è chi ricorderà che la riorganizzazione strutturale del servizio di qualche anno fa è valsa, grazie, soprattutto al concreto impegno e alla intelligenza di un manager come il dottor Rubens Curia che ne ha seguito i lavori fino alla scadenza del suo mandato, riuscendo, come si suol dire, a 'tagliare il nastro', del servizio e a propiziare le condizioni per renderlo più funzionale e accogliente. Un’opera anche di immagine che non basta per rendere funzionale il sistema di emergenza che per poter dare certamente risposte adeguate alla forte domanda di assistenza e salute dei cittadini, che a Vibo Valentia è sempre in salita, deve essere dotata di una struttura organica più rispondente alla pressante richiesta di chi si rivolge all’emergenza ospedaliera in caso di urgente bisogno di intervento e cure. Pochi, insufficienti e valorosi i medici, scarso ed inadeguato, ma ugualmente valoroso, il personale infermieristico e ausiliario". A lottare da anni con coraggio, competenza, professionalità e grande passione - si legge nel documento - è sempre il dottor Vincenzo Natale - un medico di frontiera che si è assunto il gravoso incarico di rispondere con enormi sacrifici personali e organizzativi alla inesorabile mannaia della spending review, dei tagli, sopportando, ed proprio il caso di dirlo, la cattiva politica, in questa direzione, della Regione Calabria che continua a guardare con occhio e interesse sempre più sbagliati quanto accade a Vibo Valentia e con sempre più attenta concretezza e simpatia alle Aziende ospedaliere e alle Asp di Reggio, Cosenza e Catanzaro. Mettendo, conseguentemente, in seria difficoltà tutti i lavoratori dell’unità operativa: dai medici agli infermieri, agli ausiliari, pretendendone, spesso, il massimo sforzo e sacrifico, senza tener conto che durante il servizio si corre sempre il rischio di imbattersi in situazioni di forte disagio dovuti spesso alla intemperanza di qualche congiunto dell’ammalato. E’ il caso di chi presta la propria opera in impegno e talvolta mansioni sempre più defatiganti, senza poter avere un minimo e legittimo riconoscimento. Quel che succede all’Unità Operativa del Pronto Soccorso non può più essere più tollerato, sia nell’interesse dei pazienti, momento centrale per una assistenza adeguata, sia per il personale che per l’Azienda. Siamo convinti che soltanto attraverso una inderogabile ed urgente rivisitazione del servizio con interventi immediati ed imprescindibili diventerà possibile garantire il miglior diritto alla salute dei cittadini". "Un obiettivo - garantisce l'organizzazione sindacale - al quale la Cisal non ha mai rinunciato, ne ha fatto una bandiera anche a livello nazionale con il suo segretario generale Franco Cavallaro, e che a partire da questo momento ritiene giusto e sacrosanto sostenere con più vigore per evitare ulteriori delusioni e sensi di sfiducia, soprattutto da parte dei cittadini, nei confronti dell’Asp".