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Reggio, approvato Bilancio 2014. Falcomatà: "Uniti per evitare il default"

Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha approvato il Bilancio Consuntivo 2014. Sono stati 23 i voti a favore, contro i 6 che hanno detto no al rendiconto presentato in apertura di seduta dall'assessore Armando Neri. Le parole on cui l'esponente della Giunta presiduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha accompagnato la descrizione dei meri principi contabili lasciano trasparire con chiarezza quanto le maglie siano tuttora ristrette a causa del Piano di riequilibrio decennale concepito durante la gestione commissariale. Il motore della macchina guidata dagli inquilini di Palazzo San Giorgio,del resto, non può non risentire degli effetti direttamente prodotti dalla condizione di handicap ereditata dal recente passato. "Coraggio, trasparenza e legalità" i fari che Neri ha indicato per spiegare l'operato dell'Esecutivo comunale, da contrapporre ad una conduzione "ardita di cui si sono rese responsabili le Amministrazioni precedenti. La seduta odierna, sostanzialmente tranquilla, ha vissuto pochi picchi, uno di questi nel momento in cui sono stati evocati i "grandi assenti": i Revisori dei conti che, con la loro perdurante latitanza, hanno provocato fastidio ed ira in un paio dii consiglieri, sia della maggioranza che dell'opposizione. Circa novanta minuti sono stati necessari all'assessore Neri, delegato al Bilancio, per esporre gli elementi caratterizzanti il documento contabile successivamente licenziato dall'Aula. "Diminuire l'asfissiante ed ingiustificata pressione fiscale sui cittadini figlia gestione dissennata anni passati", è l'obiettivo dichiarato. Un lavoro impegnativo che procede di pari passo con le richieste formulate al Governo perché: "Ridurre il tasso d'interesse sul Piano di riequilibrio dal 3,30% all'1,30% comporta un risparmio di 60 milioni di euro". Una gabbia, quella costruita dalla necessità di rispettare nel dettaglio quanto sancito dallo schema concepito dai Commissari prefettizi, che serve ad impedire, ha ricordato l'assessore "la sanzione del dissesto". "Abbiamo fatto - è stata l'orgogliosa rivendicazione di Neri - una operazione di pulizia del bilancio comunale nella gestione dei residui. Dopo una attenta e dettagliata analisi di queste voci, abbiamo ritenuto di stralciare oltre 51 milioni di residui attivi, in quanto non ci sono documenti idonei e giustificativi. Nonostante ciò, siamo riusciti a mantenere il target del piano di riequilibrio. Nei bilanci passati venivano mantenute come poste attive, mentre noi abbiamo ritenuto di stralciarle, seguendo un solo principio: la verità". Nel provvedimento in oggetto sono contenute le somme, pari a 2,5 milioni di euro, da accantonare ogni anno e per un decennio "in previsione di vertenze nei confronti del Comune di Reggio Calabria". "Ritengo - ha però rimarcato Neri - sia una previsione ottimistica, in quanto ci troviamo, soltanto nel 2014, con oltre 5 milioni e 300 mila di debiti fuori bilancio. L'80% discendono da soccombenze". Le velenose punture di spillo, seguite alla conclusione della relazione di Neri e che hanno scaldato gli animi dei rappresentanti degli opposti schieramenti, sono state originate dall'eterna diatriba tra difensori e contestatori di quel "Modello Reggio" che, come certificato da dati oggettivi, ha lasciato una montagna di macerie incombente sul presente e sul futuro della città. Dura, al riguardo, è stata la posizione assunta da Filippo Burrone che, guardando dritto verso gli scranni su cui siedono i consiglieri dell'opposizione, ha replicato: ”Criticate la gestione commissariale, ma sapete bene che i Commissari avrebbero potuto arrivare a Reggio e dichiarare il dissesto, così veramente si sarebbe evitato che certi personaggi continuassero a fare politica. Oggi dite di voler difendere la città, ma andava difesa quando c’era davvero bisogno, quando c’erano le file umilianti al Cedir, quando si assumevano Vigili urbani senza procedure di evidenza pubblica, quando per la guerra tra bande si è portato in questa città un assessore leghista. Il sindaco Falcomatà si reca spesso a Roma per porre rimedio a questo disastro. Cosa ben diversa da chi invece frequentava i locali milanesi per incontrare qualche impresario e portare a Reggio nani e ballerine. Noi porteremo fuori la città dal pantano nel quale si era cacciata a causa della vostra gestione”. Una polemica che Pasquale Imbalzano, capogruppo del Nuovo Centrodestra, ha provato a smorzare: "Riconosciamo – sono state le sue parole – la non liceità di alcune condotte del passato. Noi, però, vogliamo aprire una nuova fase, una nuova era nel centrodestra". Misurato nei toni e ragionevole nella sostanza l'intervento di Demetrio Marino, capogruppo di Forza Italia che, pur dai banchi della minoranza, con onestà intellettuale ha pubblicamente apprezzato l'operato del sindaco Falcomatà, lodandone "coraggio e responsabilità istituzionale". Parole che ha accompagnato, con intelligenza politica, ad un invito a muovere passi decisi volti a segnare una netta cesura col passato.  L'intervento del Primo Cittadino ha messo fine al dibattito precedente il via libera del Consiglio al Consuntivo 2014: "Quello che è accaduto in questa città - ha rammentato Falcomatà - non è accaduto per caso o per sfortuna, ma perché una classe politica non è stata all'altezza della situazione e ha utilizzato le casse comunali come un bancomat personale. Solo chi è indifferente ai sentimenti e alla morale comune ha potuto produrre questo disastro"."Questa maggioranza - ha sottolineato - si assume la responsabilità di approvare il rendiconto dell’ultimo anno di gestione commissariale, fortemente condizionato dalle precedenti amministrazioni. Non possiamo continuare a mettere la polvere sotto il tappeto. L’abbiamo scoperchiato e ora è il momento di fare pulizia”.  "La nostra classe politica, adesso, si deve unire - è stato l'accorato appello del sindaco - affinché questa città eviti un default. Se c’è un tema attorno al quale la classe dirigente dovrebbe unirsi è proprio la salvezza finanziaria della città oggi sappiamo benissimo che i Commissari hanno prodotto una vera e propria alchimia finanziaria per evitare il dissesto. Ma ci chiediamo: per salvare chi?”.

Reggio, Maiolino: “Gli immobili si deprezzano mentre le tasse aumentano"

"Da troppo tempo la soluzione per far quadrare i conti sulle casse comunali è alzare le tasse. Lo hanno fatto i commissari e continua a farlo il centrosinistra, che all’epoca faceva dura opposizione contro queste politiche, ma che oggi è in perfetta continuità con questo atteggiamento, altro che Svolta”. Lo afferma in una nota il consigliere Antonino Maiolino, capogruppo di Reggio Futura. "A prova del fatto che il mio interesse è il bene dei cittadini – continua Maiolino - al di là delle bandiere politiche, non è possibile pensare di gravare sempre sulle tasche dei reggini, non è l’unica soluzione possibile. Questa Amministrazione che ci ha bombardato di slogan e di belle parole, oggi non fa nulla per differenziarsi da quelle politiche che tanto criticava, anzi, le sta attuando alla perfezione. Alzare le tasse è sempre la soluzione più facile, di certo non è l’unica, abbiamo la pressione fiscale tra le più alte d’Italia, questa Amministrazione doveva fare di tutto per evitare ulteriori aumenti. "Si potevano ad esempio attuare politiche di vendita del patrimonio edilizio, mentre – aggiunge Maiolino - il Comune ha completamente bloccato la vendita del patrimonio di edilizia residenziale dopo che i locatari hanno addirittura versato delle somme a titolo di caparra. Il patrimonio dell’ente indicato nello stato patrimoniale è di circa 750 milioni di euro. È lì che si deve intervenire per ripianare il disavanzo senza gravare sui cittadini che pagano tasse elevatissime per servizi nulli. Si potrebbe decidere cosa fare di strutture come l’ex hotel Miramare, l’ex Caserma Duca d'Aosta e centinaia di terreni incolti di proprietà comunale. Si potrebbe sbloccare il Piano strutturale comunale per permettere di costruire sulle aree edificabili definite zone bianche. Il paradosso è che invece si chiede il pagamento dell’Imu su queste aree intendendole come edificabili quando in realtà i proprietari non possono costruire. Solo così il Comune incasserebbe gli oneri di urbanizzazione e costruzione, l’economia della nostra città potrebbe ripartire senza aumentare le tasse ma con politiche serie e mirate, come la lotta all’evasione fiscale e un funzionale condono fiscale. Ci sono settori del Comune completamente ingessati che dopo quasi otto mesi non hanno prodotto nulla, direttive che stentano ad arrivare e questo ci preoccupa per le sorti della città. I revisori dei conti più volte invitati in Consiglio, ma mai presenti, questo non è proprio il modo corretto di lavorare".

Se si intende proseguire così – conclude - questa amministrazione passerà dalla “Svolta” alla rivolta dei reggini.

Altri 303 migranti stanno arrivando in Calabria

Il rimorchiatore Bourbon Argos, che sta trasportando 307 migranti, è prossimo all'approdo al porto di Reggio Calabria. Provenienti da diversi Paesi, soprattutto centrafricani, sono 253 persone di sesso maschile, 47 di sesso femminile, sette i profughi non ancora maggiorenni. Le operazioni di accoglienza sono state messe a punto durante un vertice presieduto dal Prefetto Claudio Sammartino, presenti i rappresentanti di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dell'Amministrazione Comunale, della Provincia, della locale Azienda Ospedaliera, degli Uffici di Sanità Marittima, aerea e di frontiera, del Servizio 118, del Servizio di urgenza ed emergenza medica, delle organizzazioni di volontari, ecclesiastiche e della Croce Rossa Italiana. Completate le attività di primo soccorso gestite dai medici presenti sul molo reggino, gli immigrati saranno accompagnati presso i centri allestiti nella regione secondo la suddivisione decisa da Viminale.  

Reggio Calabria, approvato in Commissione il Bilancio Consuntivo

Questo pomeriggio alle 16 la Commissione Programmazione e Servizi generali di Reggio Calabria (competente per Bilancio, Finanze, Tributi, Contenzioso, Personale, Vigili Urbani, Commercio, Annona, Manutenzione, Nettezza Urbana, Discarica, Depuratori, Autoparco, Cimiteri, Affari Generali, Anagrafe, Acquedotti) ha approvato il Bilancio consuntivo 2014. Il provvedimento è stato licenziato con il voto favorevole di nove componenti dell'organismo consiliare (Albanese, Castorina, Iachino, Mauro, Mileto, Misefari, Quartuccio, Emiliano Imbalzano e Gangemi). Tre quelli contrari (Demetrio Marino, Maiolino e Pasquale Imbalzano). L'importante documento contabile passerà adesso al vaglio del Consiglio Comunale in programma giovedì mattina, con  la seconda convocazione fissata per le 9 di venerdì. Presenti durante i lavori della Commissione il sindaco Giuseppe Falcomatà, l'assessore al Bilancio, Tributi e Programmazione, Armando Neri ed il dirigente di Settore, Demetrio Barreca. 

Reggina salva: ora la città lotti per conquistare il futuro

Guardare una nave che si riempie di passione per attraversare una striscia di mare ed approdare là dove si sogna di cogliere il fiore del riscatto è un'emozione che scalda il cuore. Con un sovrappiù di orgoglio se fra gli aficionados, in mezzo a loro, mischiato alle ansie di ciascuno dei tifosi si confonde anche il sindaco Giuseppe Falcomatà. E con lui, altri esponenti dell'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, tutti quotidianamente impegnati, pancia a terra, per risollevare le sorti di una comunità che anela un palpabile desiderio di essere restituita alla ordinaria quotidianità dopo gli imperdonabili sfaceli del passato. Pur con queste consapevolezze, resta, tuttavia, oscuro il percorso che ha spinto ad organizzare i festeggiamenti seguiti alla salvezza della Reggina. Trascorsa poco più di un'ora dal triplice fischio dell'arbitro che ha messo fine ad una mediocre contesa tra la squadra amaranto e gli storici rivali del Messina, si è diffusa la notizia che l'Amministrazione Comunale avrebbe messo a disposizione un bus scoperto a bordo del quale calciatori e staff tecnico avrebbero sfilato per le vie del centro città. Anche allontanando qualsiasi tentazione bacchettona, risulta incomprensibile ai più un epilogo del genere. I motivi sono presto detti: prima di ogni altra considerazione nel merito, è opportuno ricordare che il rapporto simbiotico che per anni ha legato la tifoseria alla Reggina è ormai un lontano ricordo da narrare con nostalgia a figli e nipoti. Come dimenticare lo stadio Granillo svuotato di passione, e di sostenitori, dopo i fasti dei primi anni di Serie A? Altrettanto complicato sembra stendere un velo sulle feroci polemiche che, da tempo, hanno separato i percorsi dell'anima profonda di Reggio Calabria da quelli di Lillo Foti, nei cui confronti regna, imperturbabile, un misto di indifferenza e rabbia. Adoperarsi per accogliere con giubilo quello stesso gruppo di giocatori, di ritorno dall'altra sponda dello Stretto, che nel corso della stagione è stato circondato dal disamore, assume le sembianze di una palese contraddizione priva di appigli sentimentali. La storia recente della Reggina merita ben altro, certo non un moto di orgoglio popolare per aver conquistato la permanenza nella terza serie. Certo, l'alternativa sarebbe stata l'ignominiosa discesa negli inferi dei campionati dilettantistici, ma basta questo per legittimare la superficiale, quanto istintiva, decisione di abbandonarsi al delirio collettivo? Ovviamente no, anche perché chiunque è nelle condizioni di sapere che il risultato scaturito dal campo, al netto della legittima rivendicazione di superiorità sui "nemici" giallorossi, non avrebbe prodotto alcun esito concreto, alla luce dell'alta probabilità di un prossimo ripescaggio. Proprio in virtù di tutta questa sfilza di riflessioni, l'opinione pubblica si è spaccata in due: ai tanti che hanno sollecitato il popolo ad abbracciare gli "Eroi di Messina" si sono contrapposti coloro che hanno ritenuta esagerata la reazione ad una vittoria, importante perché foriera di soddisfatta rivalsa sui "cugini" siciliani", ma non all'altezza del percorso storico di una società e di una città in grado di sfoderare, potenzialmente, ben altre prestazioni. D'altra parte, il bagno di folla auspicato da chi, tra gli operatori dell'informazione, è solito confondere i propri desideri con la realtà, non si è concretizzato. Nessun raduno oceanico ha fatto da cornice al rientro alla base del drappello amaranto. Molti hanno atteso che sul Lungomare Falcomatà arrivasse il torpedone scoperto, ma il tran tran tipico del sabato sera reggino non ha subito grossi contraccolpi. Senza necessariamente calarsi nel pozzo della demagogia, viene da pensare, però, che sarebbe molto più utile fare appello all'entusiasmo popolare per stringersi attorno alla "squadra" dell'Amministrazione cittadina che, in mezzo ad indicibili difficoltà, ma con un indiscusso amore verso la comunità, sta giocando la partita più importante: quella che salverà Reggio Calabria dal baratro nel quale è piombata per colpe passate. Una battaglia da condurre tutti insieme, senza mai tirare indietro la gamba e fino all'ultima stilla di sudore da versare per conquistare la promozione nell'Olimpo della civiltà.

Reggio, il 4 maggio Consiglio Comunale dedicato al Bilancio Consuntivo

E' stato convocato alle 9:00 di giovedì 4 giugno il Consiglio Comunale che avrà come unico punto all'Ordine del giorno il Bilancio Consuntivo del 2014. La massima assise cittadina si riunirà, in eventuale seconda convocazione, alle 9:00 del giorno successivo.

Reggio Calabria: l'assessore Marino ed il consigliere regionale Irto sulla collina Pentimele

Nell’ambito di una rinnovata e continua azione di monitoraggio dei cantieri comunali interessati  da opere finanziate da fondi comunitari, l’assessore comunale  alle politiche sociali, comunitarie e welfare Giuseppe Marino, insieme al consigliere regionale Nicola Irto, si è recato sulla collina di Pentimele, per effettuare un sopralluogo. “Siamo qui a porre un ulteriore tassello nel percorso già intrapreso dall'amministrazione comunale –ha dichiarato Marino -  finalizzato al recupero ed alla valorizzazione dell'intero sistema di fortificazioni dell'area dello Stretto. Con l'intervento in questione,  che ha ad oggetto il recupero dei  fortini esistenti in cima alla collina di Pentimele – ha  continuato l’assessore Marino - si intende integrare e potenziare l'offerta del Parco Tematico Ecolandia, creando i presupposti per la realizzazione di un itinerario turistico che colleghi tutte le fortificazioni mediante l’elaborazione di  percorsi tematici. I Fortini  di Pentimele come è noto,  appartengono al sistema delle fortificazioni umbertine, realizzate nell'area dello Stretto sul finire dell'800, per precisa volontà del generale Luigi Mezzacapo. L’intervento di restauro e conservazione, sulla base di un progetto preliminare elaborato dai tecnici comunali,  sarà avviato a breve, e  vedrà il recupero e la valorizzazione del bene artistico, ma anche il recupero dei luoghi,  degli itinerari, insieme alla  predisposizione di sentieri che mettano in comunicazione e collegamento  l’area di Pentimele con l’Aspromonte”.L’assessore Marino e il consigliere Irto a questo proposito si sono ampiamente soffermati sulla necessità di prevedere il miglioramento congiunto delle condizioni di sicurezza,  accesso e fruibilità dell’intera area  che attraversa la collina di Pentimele. In particolare, lo scopo del progetto,  che ha oggetto fondi del Programma Operativo Interregionale ( Fesr 2007-2013),   interamente finanziato  da risorse comunitarie,  mira alla fruizione integrata dei Fortini con il patrimonio  architettonico regionale e l’inserimento degli stessi e  dell’intera collina di Pentimele  nelle reti tematiche culturali  e degli itinerari storico artistici regionali, così come previsto dal cd. addendum di recente approvazione regionale. “La realizzazione dell’opera, al di là dell’importante recupero architettonico - concluso l’assessore Marino -  costituirà un  moderno baluardo, una nuova porta per la città metropolitana, in grado di offrire itinerari e circuiti integrati di sport e cultura, in una sorta di parco urbano naturale che possa offrire percorsi di  rigenerazione  e coesione socio-aggregativa per la città di Reggio Calabria”.     

Muore dopo il parto, la Procura apre un'inchiesta

Ancora un presunto caso di malasanità in Calabria. Questa volta la vittima è una donna, Vinceza Raso, di 34 anni, deceduta nell'ospedale di Polistena dopo aver dato alla luce una bambina con parto cesareo nella clinica Villa Elisa di Cinquefrondi. Per cercare di fare luce su quanto accaduto, la Procura della repubblica di Palmi ha aperto un'inchiesta. Il pm ha disposto l'autopsia sul corpo della donna ed il sequestro delle cartelle cliniche. La bambina partorita dalla donna è stata ricoverata a Reggio Calabria. Le indagini vengono condotte dalla polizia.

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