'Ndrangheta, beni per oltre 6 milioni di euro confiscati ad esponenti della cosca Crea

La Polizia di Stato nell’ambito della lotta all’illecita accumulazione di ricchezze ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta, attraverso l’aggressione ai patrimoni illeciti nella disponibilità dei principali esponenti della potente e pericolosa cosca “Crea”, operante nella piana di Gioia Tauro.

È stata, infatti, data esecuzione ad un provvedimento di confisca dei beni emesso dal locale Tribunale - Sezione Misure di prevenzione.

La misura rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla Dda reggina (c.d. Operazione “Deus”), a conclusione delle quali, nel giugno del 2014, è stata data esecuzione ad una’ordinanza, emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, con la quale sono state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per i delitti di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe alla Unione europea.

 In particolare, l’attività investigativa ha evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del consiglio comunale di Rizziconi.

 Il provvedimento di sequestro ha interessato svariati beni riconducibili a Teodoro Crea di 78 anni, boss indiscusso dell’omonima cosca, allo stato sottoposto al regime del 41 bis, alla moglie, alla figlia Marinella e al di lei marito, Francesco Barone.

Il Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto il sequestro dei seguenti beni:

  • un edifìcio di pregio, composto da tre appartamenti e 2 locali uso deposito;
  • un villa di pregio;
  • un'unità immobiliare composta da due abitazioni e un locale uso deposito;
  • un un'immobile in corso di costruzione;
  • un'unità immobiliare composta da tre appartamenti e un locale destinato all’esercizio di attività commerciale;
  • un appartamento;
  • un'unità immobiliare composta da due stabili adibiti, rispettivamente, a caseifìcio e abitazione;
  • 6 fabbricati adibiti a stalle;
  • 18 appezzamenti di terreno;
  • un' impresa agricola con sede a Rizziconi (RC);
  • titoli Agea.

Il valore del patrimonio confiscato ammonta complessivamente a circa 6 milioni di euro.

 

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