'Ndrangheta, presunti boss della cosca Mancuso condannati per estorsione e minacce

Il Collegio Giudicante del Tribunale di Vibo Valentia, al termine del processo originato dall'inchiesta "Never Ending", ha condannato i soggetti considerati al vertice della cosca Mancuso, dominante a Limbadi. Il 54enne Pantaleone Mancuso, soprannominato "Scarpuni", originario della cittadina del Vibonese ed il 62enne di Francavilla Angitola, Raffaele Fiumara, erano imputati dei reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e minaccia nei confronti Giampiero e Vincenzo Ceravolo, entrambi testimoni di giustizia.  Le indagini da cui è derivato il processo avevano portato esattamente due anni fa al loro arresto. A Mancuso è stata inflitta una condanna a 4 anni e 6 mesi di carcere, a Fiumara una pena di 4 anni. I giudici, inoltre, hanno stabilito che i due, per i quali è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici per il prossimo quinquennio, dovranno sborsare denaro, sia a titolo di risarcimento sia per il pagamento delle spese sostenute nel processo. 

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