Redazione

Redazione

Website URL:

Ancora una sconfitta per la Serrese. Risultati, classifica e prossimo turno

Ancora una sconfitta, la ventunesima della stagione, per il fanalino di coda Serrese battuta di misura dalla Villese. A due partite dalla fine del torneo, la compagine delle Serre ha conquistato solo 13 punti.  Nella prossima di campionato, la Serrese dovrà centrare il successo con la Rosarnese per cercare di lasciare l’ultima posizione in graduatoria. Per quanto riguarda i piani alti della classifica, rimane da definire soltato l'ultima squadra che accederà ai play off.

Risultati 26^ giornata

Africo – Laureanese 1-3

Aurora Reggio – Caulonia 0-0

Bagnarese – Guardavalle 3-3

Bocale – Soriano 1-2

Siderno - M. di Gioiosa n.d.

Deliese – San Giuseppe 4-2

Rosarnese – Locri 1-4

Villese – Serrese 1-0

 

Classifica

SQUADRA

PUNTI

GIOCATE

LOCRI

65

26

SIDERNO

55

26

SORIANO

   51

26

DELIESE

47

26

CAULONIA

40

26

LUREANESE

40

26

BOCALE

38

26

AURORA REGGIO

37

26

AFRICO

33

27

SAN GIUSEPPE

32

26

VILLESE

31

26

BAGNARESE

28

26

GUARDAVALLE

23

26

ROSARNESE

16

26

SERRESE

13

26

 

 

 

Prossimo turno

Bagnarese – San Giuseppe

Caulonia – Siderno

Guardavalle – Aurora Reggio

Laureanese – Villese

Locri – Bocale

M. di Gioiosa – Africo

Serrese – Rosarnese

Soriano - Deliese

È morto Cesare Maldini

È morto Cesare Maldini. Ex giocatore del Milan ed ex allenatore della Nazionale italiana di calcio, il padre dell'ex difensore rossonero, Paolo,  è scomparso durante la notte tra sabato e domenica all'età di 84 anni. A darne notizia la famiglia, che in una nota "annuncia con immenso dolore la scomparsa di Cesare". Nato a Trieste nel 1932, dopo aver esordito a 21 anni con la maglia della Triestina, è passato al Milan, squadra con la quale ha giocato fino al 1966. Nel 1963,  ha sollevato la Coppa dei Campioni. Con i rossoneri ha vinto anche quattro scudetti. Da allenatore, è stato vice di Bearzot ai Mondiali di Spagna vinti dall'Italia nel 1982. Dal 1986 al 1996 ha allenato la nazionale italiana Under 21, con cui ha vinto tre campionati europei e nel '96 è passato sulla panchina della nazionale maggiore portando gli azzurri ai Mondiali di Francia del 1998. Nel 2001, poi, ha allenato il Paraguay portandolo ai Mondiali di Corea del 2002. Negli ultimi anni è stato anche commentatore sportivo per Al Jazeera

Vibo, la CISAL aderisce alla giornata dei diritti sulla sanità

«La proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera che il Direttore Generale dell’Asp di Vibo Valentia ha presentato  al Commissario regionale per l’emergenza sanitaria è un film già visto per Vibo Valentia e dintorni. Per chi non lo ricorda è, più o meno,  la copia autentica delle proposte presentate, a piè sospinto, da chi si è succeduto, nella carica di massimo responsabile della sanità pubblica, a Palazzo ex Inam negli ultimi vent’anni». Lo Afferma Franco Cavallaro, segretario generale della CISAL in una nota. «Una istanza che ripercorre i soliti e antichi percorsi di criticità che hanno sempre investito  tutto il sistema sanitario pubblico vibonese e che non hanno mai trovato accoglienza e sensibilità nelle classi dirigenti regionali e soprattutto locali, rei, fino ad oggi, di aver speso, promesse,   chiacchiere e  delusioni. D’altra parte chi conosce il rapporto politico che intercorre tra Il Presidente della Regione ed il Dg dell’Asp di Vibo Vibo Valentia, sa bene che alla stessa, oggi, non è consentito di derogare di un solo millimetro dagli ordini di scuderia imposti da Mario Oliverio, perché rischia anche il posto. Probabilmente il suo appello a Massimo Scura rimarrà solo tale visto che la guerra tra lo stesso e il Presidente Oliverio sembra inarrestabile e quindi lontano da ogni ipotesi di accordo sulla gestione della politica del contenimento della spesa che coinvolge, purtroppo,  anche la disperata  sanità vibonese». «Angela Caligiuri – prosegue Cavallaro - non si è ancora accorta, perché nessuno glielo avrà detto, che l’opinione pubblica vibonese ne ha piene le tasche di tutte queste messe in scena che fino ad oggi hanno provocato soltanto amarezze e delusioni. In quanto avrebbe fatto bene sopratutto ad indicare le priorità degli interventi che urgono in tutto il sistema, ascoltando tutte le voci che concorrono alla erogazione di un buon servizio sanitario pubblico. Forse non sa e potrà accorgersene nel momento in cui va a leggere i dati sull’emigrazione dell’ammalato che non pochi  vibonesi, spesso alle prese con le più disparate emergenze sanitarie, sono costretti a cercare aiuto fuori confine per superare ogni tipo di difficoltà. Anche se in questa direzione è il caso di spendere qualche parola per medici, infermieri, tecnici, ausiliari, personale amministrativo e per quanti si sono amabilmente, coraggiosamente e competentemente prodigati per evitare che lo “Jazzolino”, nel tempo, chiudesse i battenti .Soprattutto per i medici che hanno sopperito alle gravi carenze organiche con enormi sacrifici, adeguando le unità operative ed i servizi, con forte e riconosciuta professionalità, ai nuovi e più avanzati sistemi di fare sanità.   La Cisal, intanto, aderisce, convinta del forte segnale popolare dato all’iniziativa assunta dal collegio dei primari dell’Azienda sanitaria provinciale, con in testa Michele Soriano e Mimmo Consoli,   in programma il prossimo 4 aprile, condividendone la ferma, responsabile  e concreta presa di posizione rispetto agli assurdi contenuti del decreto Scura ed ai tagli previsti nei presidi ospedalieri sul territorio. La Cisal crede negli effetti positivi che la  silenziosa ed eloquente marcia di protesta  sui diritti per la sanità può propiziare sullo stato di crisi della sanità pubblica vibonese. Il generale coinvolgimento dell’opinione pubblica vibonese, con la Chiesa, in particolare, che decide di stare sempre più vicina alle legittime istanze dei cittadini ammalati e non, è un fatto inedito per cui bisogna dare atto ai primari dell’Asp che questa circostanza è una grande  scommessa per capire se questa iniziativa è la più ideale per scuotere la sensibilità e l’animo di chi fino a questo momento ha disatteso, puntualmente, gli impegni assunti anche in tempi non vicini».    

Comunali di Chiaravalle, Pino Maida candidato a sindaco per il centrosinistra

Alla fine di una riunione fiume il PD di Chiaravalle Centrale ha scelto la figura che dovrà concorrere per la carica di Primo Cittadino alle prossime elezioni amministrative, che dovrebbero svolgersi, con molta probabilità, il prossimo 5 giugno. Giuseppe Maida, ex sindaco e vicesindaco nella passata gestione Bruno, sarà il candidato che andrà a sfidare Domenico Donato, candidato della lista civica nata dall’alleanza tra il movimento Anno Zero e Santo Sestito, esponente di NCD, e la compagine di centrodestra che alla fine dovrebbe trovare la quadra intorno al nome del sindaco uscente Gregorio Tino. Niente rinnovamento, quindi, almeno per quanto riguarda la figura del candidato a sindaco. "Chi sperava comunque in un cambio di rotta - fanno sapere dal PD di Chiaravalle - non resterà deluso, dato che le figure che andranno a comporre la lista sono tutte rappresentate da esponenti del partito e della società civile che per la prima volta si cimentano in una competizione elettorale. Professionisti di diversi settori che hanno deciso di scendere in campo e far parte della lista, che quasi sicuramente sarà lista di partito, targata Partito Democratico". Massimo riserbo sui nomi dei candidati alla carica di consigliere.

Subscribe to this RSS feed