Ambulanza finisce fuori strada, ferito il conducente

Per cause, ancora, in corso d'accertamento, questa mattina, un'ambulanza è finita fuori strada in via Curtatone, a Catanzaro. Al momento dell'incidente il mezzo non era impegnato in attività di soccorso, pertanto, l'unico a rimanere ferito è stato il conducente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell'ordine che hanno effettuato i rilievi del caso.

Arrivati a Barcellona gli studenti calabresi che si trovavano a Tunisi

Dopo le ore d’angoscia vissute ieri, gli studenti calabresi che, si trovavano a Tunisi durante il sanguinoso attacco terroristico costato la vita a 23 persone, questa mattina alle 6, hanno ripreso il viaggio di rientro in Italia a bordo della nave di Msc Crociere. Rispetto al programma, la partenza è stata posticipata dalle autorità locali per ragioni di sicurezza. A darne notizia il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, che ha costantemente seguito l’evolversi della situazione, tramite il dirigente dell’Istituto “Fermi”, Luigi Macrì. Secondo quanto riportato dal sito della compagnia di navigazione, alle 9 la nave sarebbe arrivata a Barcellona, dove osserverà una sosta prima di riprendere il mare alla volta di Marsiglia e Genova.

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Tunisi: c'erano anche 31 studenti di Pizzo

Sarebbe stata la decisione di visitare le rovine di Cartagine a salvare la vita agli studenti calabresi in gita scolastica in Tunisia. Gli alunni dell’Istituto “Fermi” di Catanzaro Lido, giunti a Tunisi, posti davanti alla possibilità di visitare Cartagine o il museo del Bardo, dove i terroristi hanno compiuto la strage, hanno optato per la prima soluzione. Una scelta che ha permesso ai ragazzi di scampare alla mattanza costata la vita a 23 persone. Stando a quanto riportato da alcuni organi d’informazione, sulla della nave Msc, insieme alla scolaresca catanzarese c’erano pure 31 studenti che frequentano un istituto scolastico di Pizzo. La comitiva napitina, però, sarebbe rimasta sulla nave perché impegnata in attività educative

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Calabria: aumenta il numero degli stranieri

E’ aumentato, anche, nel 2013, il numero degli stranieri presenti sul suolo calabrese. Rispetto al 2012 l’incremento è stato del 16,8%. In termini assoluti, le persone provenienti dall'estero che hanno deciso di stabilirsi in Calabria sono 94 mila, 12 mila in più rispetto al 2012. L’incidenza sul totale della popolazione e’ del 4,4%. E’ quanto emerge dal dossier statistico "Immigrazione" del Rapporto Unar curato dal Centro studi e ricerche “Idos”.

Al Marca il trailer del docufilm “Uscirai Sano - Sanus Egredieris”

Dopo due anni di ricerca, oggi, venerdì 6 marzo esce il trailer del docufilm, che sarà visibile integralmente ad aprile, “Uscirai sano - Sanus Egredieris”, incentrato sulla storia dell’ex Ospedale psichiatrico provinciale sito A Girifalco. L’appuntamento con la proiezione è fissata per le 18 al Museo “Marca” di Catanzaro. Il progetto è nato da un’idea di Barbara Rosanò, presidente dell’associazione ‘Kinema’. Dello staff fanno parte: Valentina Pellegrino coregia, Victor Torefiel Vicente direttore della fotografia, tecnico del suono Francesco Silipo, Orlando Cimino costumista, Paolo Migliazza fotografo ufficiale e scenografo, Marco Trocino produttore esecutivo, Patrizia Michienzi truccatrice. Il cast principale è composto da Antonio Marinaro nel ruolo di Angelo, Francesca Ritrovato nella Donna in rosso, Rossana Veraldi nella donna alla fermata. Per realizzare il docufilm è stata usata una somma di 2.700 euro, gli attori hanno lavorato gratis. Unici finanziatori del progetto: il Comune di Girifalco, il Comune di Amaroni, piccole imprese del luogo e “Acqua Calabria”, dell’imprenditore Cesare Cristofaro. Cento anni di storia, sperimentazioni e innovazioni della cura della malattia mentale. Il film documentario trae il suo titolo dalla frase, scolpita nella pietra, con cui nel 1881 venne inaugurato l’ospedale psichiatrico  di Girifalco. Qualche anno prima, esattamente il 18 settembre 1878 il Consiglio della Calabria Ultra Seconda, presieduto dal catanzarese senatore del regno, Giuseppe Rossi, deliberava l’ “Istituzione di un Manicomio Provinciale sufficiente a racchiudere 40 o 50 folli, considerato che la Provincia aveva 21 folli liberi e senza cura”. Tre anni dopo la delibera si trasforma in una grande struttura capace di ospitare pazienti idonei ad usufruire del sistema open door: vale a dire poter uscire e vivere il paese e la sua gente, gli ospiti dell’ospedale diventano parte integrante della comunità girifalcese. Il documentario, che sarà post prodotto a Roma dal montatore Simone Settimi, è caratterizzato da interviste a specialisti come Mario Nicotera, Amalia Bruni e Salvatore Ritrovato. I diversi episodi raccolti durante le interviste hanno dato vita ad un'unica storia ambientata negli anni 70 circa, toccanti gli interventi a pazienti ed ex pazienti, attuali funzionari ed ex infermieri. La sceneggiatura del documentario è di Niccolò Mazza De Piccioli, mentre il soggetto è di Valentina Pellegrino.

Lo storico Pietro Neglie presenta "Ma la divisa di un altro colore"

CATANZARO – Nell’ambito delle commemorazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, il Museo Storico Militare Brigata Catanzaro (MUSMI) ha ospitato, lunedì 16 febbraio, lo storico Pietro Neglie, professore di Storia contemporanea all’Università di Trieste.L’iniziativa, a cui ha preso parte la dottoressa Luisa Latella, Prefetto di Catanzaro, si inserisce in un più ampio calendario di iniziative istituzionali concordate attraverso il coordinamento della Prefettura di Catanzaro e orientate alla conservazione della memoria e alla riflessione storica sul primo grande conflitto mondiale, secondo gli auspici della Presidenza del Consiglio dei Ministri.  Il prof. Neglie ha presentato agli studenti dell’ITI “E. Scalfaro” e del Liceo “G. Sirleto” di Catanzaro il suo avvincente romanzo storico  Ma la divisa di un altro colore (Fazi Editore 2014), racconto emblematico delle vite di due giovani che attraversano l’orrore della Grande Guerra per poi ritrovarsi, all’avvento del fascismo, su fronti opposti. Attraverso le vicende dei due protagonisti, in un confronto vivace e stimolante con il pubblico di giovani, è stata ripercorsa la storia del primo Novecento nei suoi complessi raccordi con il presente più attuale.

Il Redattore e l'eresia della verità

Potremmo esordire in questo nostro primo incontro con i lettori facendo ricorso ad un abusato: “saremo un giornale libero ed indipendente”. Potremmo, ma non lo faremo. Risparmiamo a voi la fatica di leggerlo ed a noi quella di scriverlo, perché nessun giornale avrà mai la schiettezza ed il coraggio di affermare il contrario. Anzi, l’indipendenza e la libertà, il più delle volte, sono inversamente proporzionali alla frequenza con le quali si rivendicano e si declamano. Noi, al contrario, ci proponiamo di non essere né liberi, né indipendenti.

Non saremo liberi, perché non ci prenderemo alcuna licenza non conforme ai principi fondamentali del rispetto degli altri e del buon senso. In nome della libertà non violeremo la vita privata o la dignità di nessuno, non travalicheremo le regole del buongusto e della decenza, non ci trasformeremo in un’arena in cui uomini e donne si danno in pasto ai leoni pur di compiacere gli spettatori.

Non saremo liberi, quindi, ma non avremo padroni!

Saremo, inoltre, fieramente dipendenti, perché assoggettati alla nostra coscienza ed ai valori nei quali crediamo. Ci asterremo, pertanto, dal prendere parte alle quotidiane Olimpiadi del ciarlatanismo, del turpiloquio e della calunnia. Consapevoli dell’esistenza di lettori, ancora in grado di distinguere tra fermezza e virulenza, all’urlo sguaiato e scomposto preferiremo, sempre, il ragionamento pacato ed il civile confronto.

Detto ciò che non faremo e saremo, ci preme dire, ciò, che, invece, cercheremo di fare e di essere.

Racconteremo i fatti con obiettività e rigore, tenendo, in campi ben distinti e separati, l’informazione ed il commento, il fatto e l’opinione.

Un punto, poi, dal quale non defletteremo mai, sarà la ricerca della verità. Pertanto, faremo guidare i nostri passi al dubbio, nella consapevolezza che niente nasconde così bene la menzogna come la verità. Non confezioneremo, quindi, teoremi e non cercheremo d’inverare tesi precompilate, fondate sull’idea che tra i buoni ed i cattivi a noi il destino ha regalato la parte dei buoni. Non ci faremo, dunque, condizionare da nessuna pregiudiziale di simpatia o di rancore e lo dimostreremo non negando ospitalità o diritto di replica a quanti non la pensano come noi.

La ricerca della verità e la vocazione al dubbio rappresenteranno i postulati della nostra eresia. Un’eresia che ci farà rifuggire la chiesa affabulatoria ed inconcludente del politicamente corretto e quella sorniona e silente del conformismo. Saremo eretici, inoltre, perché nel cercare la verità, non saremo mai indulgenti. Non saremo compiacenti con chi sta in alto, ma neppure con chi sta in basso. Non ometteremo di scrivere ciò che potrebbe urtare la suscettibilità dei “potenti”, ma non scriveremo neppure ciò che il “popolo” vuole o preferisce leggere. Saremo eretici, perché, cercheremo sempre e solo la verità. E se è vero come è vero che i “fatti sono nemici della verità” è altrettanto vero che, in Calabria, nessuno può essere più eretico di chi cerca e dice la verità!

La Redazione: Bruno Vellone – Angelo Vavalà – Michele Grenci - Biagio La Rizza – Mirko Tassone

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Eletto all'unanimità il presidente dell'Upi Calabria

CATANZARO – Nominato, in mattinata, il presidente dell’Unione delle Province calabresi. L’indicazione è avvenuta nella riunione che si è svolta a Catanzaro alla presenza del presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia (delegato anche per la Provincia di Crotone), del presidente del consiglio provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi, del delegato per la Provincia di Cosenza Giulio Serra e del presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno. Proprio quest’ultimo è stato eletto presidente all’unanimità. “Enzo Bruno rappresenterà la voce delle cinque Province calabresi al tavolo della governance regionale in questo delicato momento di riordino delle istituzioni locali”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Vibo Niglia, esprimendo soddisfazione per la scelta condivisa. Nel corso dell’incontro, inoltre, si è deciso che l’Upi regionale affronterà con l’Osservatorio permanente e il presidente della Giunta regionale la vicenda relativa al riordino delle Province a partire dalla delega alle funzioni e relative risorse. A tal proposito nei prossimi giorni, ha assicurato il neo presidente, sarà presentata al presidente della Regione Oliverio e al presidente del consiglio regionale Scalzo una bozza di disegno di legge regionale per il riordino delle funzioni.

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