Estorsione e rapina: arrestato presunto affiliato alla 'ndrangheta

I Carabinieri hanno arrestato un uomo di 38 anni, già noto alle forze dell'ordine,  Antonio Esposito, di Taurianova, attualmente ristretto presso la casa circondariale di Palmi e considerato appartenente alla nota famiglia di ‘ndrangheta dei Piromalli, egemone nella Piana di Gioia Tauro, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria. A seguito delle investigazioni effettuate dai militari dell’Arma, è ritenuto responsabile dei reati di rapina ed estorsione, aggravate dall’aver agito con metodologia mafiosa, reati che avrebbe commesso a Gioia Tauro lo scorso luglio.

Fondi comunitari per l'agricoltura: scoperta truffa da oltre 4 milioni di euro

La Guardia di Finanza ha scoperto l’indebita percezione di erogazioni pubbliche nell’ambito della Politica Agricola Comune, in danno al Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) per un importo complessivo di circa 4.200.000 euro. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Palmi, in seguito a numerosi ed approfonditi riscontri documentali effettuati nel corso delle diverse fasi d’indagine, ha consentito di constatare ripetute irregolarità, secondo gli investigatori, da parte di un'organizzazione operante nel settore agricolo, che si sarebbero concretizzate, principalmente, nella omessa presentazione alla Regione Calabria della documentazione prevista per l’accesso ai finanziamenti comunitari, ma anche nell’esibizione di documentazione (fatture passive e preventive, dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, lettere di incarico e relazioni tecniche) che non rispecchiava le caratteristiche richieste dalla legislazione di riferimento, nonché, in taluni casi, connotata anche, è il pensiero degli inquirenti, da caratteri di falsità. L'attività ispettiva ha consentito di accertare a sospetta indebita percezione di erogazioni pubbliche nell’ambito della Politica Agricola Comune, in danno al Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA), per un importo complessivo pari a 4.215.985,11 euro Per tale condotta sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria tre soggetti, per l’ipotesi di reato di falso ideologico (art. 483 c.p.) e truffa aggravata (art. 640bis c.p.). 

 

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Aveva in giardino 160 chili di hashish: arrestato un uomo di 51 anni

Un uomo di 51 anni è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Perquisendo il suo domicilio a Palmi, i militari dell'Arma della locale Compagnia hanno scoperto 160 chili di hashish. Ad insospettire gli investigatori sono stati dei vecchi veicoli in sosta all'interno del giardino della sua abitazione. E' all'interno degli stessi, infatti, che hanno rinvenuto 1.500 panetti nascosti dentro una cisterna d'acqua a bordo di un automezzo. Suddivisa in confezioni pronte ad essere vendute, avrebbe fruttato una cifra al milione e trecentomila euro. 

 

 

Arrestato per vari reati presunto affiliato alla 'ndrangheta

Considerato autore di svariati reati contro il patrimonio e la persona, i Carabinieri hanno arrestato a Palmi Antonino Pesce, ventiquattrenne di San Ferdinando e sospettato di essere affiliato all'omonimo clan della 'ndrangheta. E' stato il giudice del Tribunale di Sorveglianza del Tribunale dei Minori a firmare l'ordinanza di custodia a carico del giovane in passato coinvolto in altre vicende giudiziarie. Gli episodi a lui addebitati si riferiscono al periodo in cui l'arrestato non era ancora maggiorenne. 

Furto di energia elettrica: in manette due persone

Due persone, rispettivamente di 37 e 24 anni sono finiti in manette perché accusati di furto aggravato di energia elettrica. Entrambi di Palmi, avrebbero collegato abusivamente i rispettivi contatori dell'Enel alla rete di distribuzione attraverso un bypass. Sia l'uno che l'altro avevano già avuto in passato problemi con la giustizia.

Giochi e scommesse illegali: denunciate tre persone

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza, nell’ambito delle attività di contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine hanno dato esecuzione ad un’attività di prevenzione finalizzata alla scoperta di illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento e del gioco d’azzardo. L’attività è stata caratterizzata da una serie di controlli presso diversi esercizi commerciali, ed è stata mirata alla ricerca di quelle apparecchiature, che pur perfettamente funzionanti, non risultavano essere collegate alla rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). In tal modo i gestori degli apparecchi evitavano il controllo degli incassi e del corretto funzionamento degli strumenti. Al termine dell’attività condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnai di Plami sono stati posti sotto sequestro 7 congegni da divertimento ed intrattenimento e 7 personal computer e altro materiale informatico necessario per la raccolta a distanza di scommesse clandestine, inoltre sono stati denunciati 3 soggetti per i reati di cui agli artt. 718 e 719 del Codice penale, nonché l’art. 4 comma 1 e 4 bis della Legge 401/89. Il risultato conseguito testimonia, ancora una volta, il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nel contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine, con l'obiettivo di tutelare i cittadini salvaguardando il rispetto delle regole e della legalità ed è dimostrazione del costante impegno svolto, soprattutto in un difficile contesto socio-economico qual è quello della provincia di Reggio Calabria.

Assolti dall'accusa di abuso d'ufficio ex sindaco e membri della Giunta di Anoia

Si è concluso ieri presso il Tribunale Collegiale di Palmi il processo a carico di Antonio Napoli, ex sindaco di Anoia in carica nella consiliatura 2005/2011, nonché di alcuni membri dell’allora Giunta Comunale. La vicenda approdata in Tribunale è stata originata da una denuncia inoltrata da esponente politico di uno schieramento avverso, nella quale lo stesso ipotizzava che gli imputati avessero abusato della propria carica per adottare delibere contrarie all’interesse dell’ente, conferendo incarichi di consulenza ed assistenza legale privi di effettiva consistenza ovvero emettendo mandati di pagamento senza causali giustificative. Durante l’istruttoria dibattimentale, invero, le Difese hanno dimostrato che tali delibere – perfettamente lecite sotto il profilo normativo e regolamentare, oltreché contabile - avevano ad oggetto attività di consulenza effettivamente prestate dal professionista incaricato, ovvero si limitavano al rimborso delle spese per l’assistenza in giudizio nelle cause civili che vedevano come parte il Comune. Aderendo alle tesi difensive, pertanto, il Collegio Palmese ha pronunziato sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" nei confronti di Antonio Napoli e Giuseppe Fuda (difesi dagli Avvocati Davide Vigna e Candeloro Parrello), nonché nei confronti di De Marzo Francesco e Alessandro (difesi dall’Avvocato Anna Maria Fazzari).

 

Sequestrata rete da pesca illegale

Militari della Guardia Costiera hanno sequestrato una rete da pesca illegale che qualche giorno fa alcune persone su una barca avevano calato nello specchio di mare antistante il porto nel porto di Palmi. Una situazione che impediva alle imbarcazioni di navigare secondo gli standard previsti a tutela dei natanti. Si tratta di operazioni che la Guardia Costiera di Gioia Tauro continuerà ad effettuare con l'intento di contrastare le forme illegali di pesca. 

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