Chiuso il cerchio sulla tentata rapina all’ufficio postale di Rosalì, individuati altri tre presunti responsabili

La notte scorsa, i carabinieri hanno eseguito tre misure di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili, a vario titolo, della partecipazione alla tentata rapina commessa l’1 ottobre 2019, ai danni dell’ufficio postale di Rosalì (Rc).

I destinatari della misura sono: Antonio Leonello, 54 anni; Francesco Trefiletti (29) e Giuseppe Oliveri ( 30).

Con gli arresti eseguiti la notte scorsa si è, quindi, chiuso il cerchio sulla banda che non riuscì a mettere a segno il colpo, solo grazie alla prontezza di un carabinieri libero dal servizio presente nell'ufficio postale al momento dell'irruzione.

Quattro presunti complici, infatti, erano stati arrestati nell’ottobre 2020, nell’abito dell’operazione “Organetto”.

Chiuso affittacamere abusivo, non dichiarava i guadagni

Durante un controllo in località Scinà di Palmi, i carabinieri, insieme alle unità del Nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria ed alla polizia locale, hanno scoperto una struttura ricettiva abusiva.

In particolare, durante l’attività è emerso che l’affittacamere disponeva di  11 stanze, nelle quali soggiornavano 18 persone, la cui presenza non era mai stata segnalata alle forze dell’ordine. Inoltre, il titolare non avrebbe mai denunciato gli utili ricavati dalle camere, ognuna delle quali fruttava da 100 a 250 euro al mese.

Oltre a chiudere l’attività, i militari hanno contestato al titolare una sanzione amministrativa di 300 euro.

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Controlli dei carabinieri, denunce e sanzioni

I carabinieri della Compagnia di Palmi (Rc) hanno segnalato all’autorità giudiziaria, 6 persone per varie ipotesi di reato, tra cui lesioni personali, danneggiamento aggravato, truffa e violazione di domicilio.

In particolare, i militari di Cosoleto e della Stazione forestale di Sant’ Eufemia d’Aspromonte, hanno denunciato un 31enne, per maltrattamento di animali in quanto, durante un'attività di controllo presso la sua proprietà, hanno trovato 18 cani privi di microchip, incatenati e costretti in ambienti angusti.

A Sant’ Eufemia d’Aspromonte e Sinopoli, invece, gli uomini dell'Arma hanno intimato la chiusura a due locali pubblici per 5 giorni, poichè al loro interno, hanno trovato avventori intenti nella consumazione di bevande, in palese violazione della vigente normativa, tutti sanzionati amministrativamente unitamente ai rispettivi titolari delle attività.

Ancora, a Sinopoli, i carabinieri hanno arrestato un 57enne del posto, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Vercelli per indebito utilizzo di carte di credito e ricettazione, in ordine a fatti accaduti rispettivamente nel 2002 e nel 2010.

Infine, a Castellace di Oppido Mamertina, i militari, hanno notificato ad un 48enne del posto un avviso orale emesso dalla Questura di Reggio Calabria, mentre a Sant’Eufemia d’Aspromonte, hanno sottoposto un 43enne del posto, alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria.

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Era stato espulso dall’Italia, ma se ne andava in giro con un documento falso: arrestato

Un cittadino georgiano di 39 anni è stato arrestato dagli agenti della polizia stradale della sottosezione di Palmi (Rc), con l’accusa  di possesso di documento falso e per non aver osservato il divieto di rientro in Italia.

In particolare, durante un controllo stradale, i poliziotti hanno fermato l’arrestato il quale, al momento di esibire i documenti, ha consegnato una carta d’identità polacca.

Rilevate alcune anomalie, i poliziotti hanno sottoposto il documento all’esame dei colleghi della Scientifica che ne hanno confermato la falsità.

Inoltre, dalle ulteriori verifiche è emerso che il 39enne, ad ottobre dell’anno scorso, era stato destinatario di un decreto di espulsione con divieto di rientro per tre anni in Italia emesso dal prefetto di Reggio Calabria e di un ordine del questore di abbandonare il territorio entro sette giorni.

Per l’uomo è  quindi scattato l’arresto per possesso di documento falso valido per l’espatrio e per non aver osservato il divieto di rientro in Italia per 3 anni cui era sottoposto dall’ottobre del 2019.

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Cocaina e marijuana in casa, manette per un 42enne

Un 42enne, M.F., è stato arrestato dai carabinieri a Palmi (Rc), con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, durante una perquisizione a casa dell’uomo, i militari hanno trovato: 100 grammi di marijuana, 30 di cocaina, un bilancino di precisione e 1200 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Dopo aver sequestrato quanto rinvenuto, gli uomini dell’Arma hanno proceduto all’arresto del 42enne.

Medico aggredito in ospedale, arrestato 24enne

I carabinieri della Stazione di Palmi (Rc) hanno arrestato,  in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, S. R., 24 anni, accusato di violenza e minaccia nei confronti di incaricato di pubblico servizio.

In particolare, il 12 agosto dell’anno scorso, il giovane, per futili motivi, avrebbe aggredito e minacciato un medico in servizio presso il punto di primo intervento di Palmi, causandogli lesioni che gli impedirono di continuare il servizio.

Impassibile anche a seguito dell’intervento dei carabinieri, S.R. avrebbe continuato a minacciare il personale sanitario fino a quando non venne tratto in arresto.

L’arrestato, rimarrà nella casa circondariale di Palmi, dov’ è già detenuto per altra causa.

Bracconaggio, un arresto e due denunce

Due persone, L.L., 65 anni, di Calanna (Rc) ed A.G., 75 anni, residente in provincia di Brescia, sono stati denunciati dai carabinieri forestali reggini, perché colti in flagranza di reato, per l’uccisione di 26 uccelli avvenuta in località Villa Mesa del comune di Calanna, nella Zona di protezione speciale “Costa Viola”.

Come se non bastasse, i volatili sono stati abbattuti utilizzando richiami elettroacustici vietati per legge, in periodo di chiusura della caccia.

Dopo aver sequestrato due fucili, munizioni e richiami elettroacustici, gli uomini dell’Arma forestale hanno contestato ai due: l’abbattimento di specie protette, l’utilizzo di mezzi non consentiti, il porto abusivo di fucile e l’omessa custodia di arma da fuoco.

Nell’ambito dello stesso servizio, i militari hanno arrestato, S.C., 53 anni,di Palmi.

L’uomo è stato sorpreso, in località Palusci del comune di residenza, mentre era intento a catturare cardellini, utilizzando reti da uccellagione.

Il cinquantatreenne, il cui arresto è stato convalidato,  dovrà rispondere del reato di furto aggravato venatorio.

Gli esemplari già catturati sono stati immediatamente liberati.

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Nuovo caso di coronavirus a Palmi

Nuovo caso di coronavirus a Palmi. È quanto si apprende attraverso l'account Facebook del Comune reggino.

"Si tratta di un giovane rientrato da fuori regione, già posto in isolamento domiciliare. La situazione - prosegue il post - è sotto controllo e si è già attivata la task force per ricostruire i contatti e adottare tutti i provvedimenti del caso".

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