Roma: aereo finisce nel Tevere, un disperso

Un aereo biposto Diamond Da 20 è caduto nel Tevere, a Roma.

In seguito all’incidente, verificatosi nei pressi dell’aeroporto dell’Urbe, il velivolo si è inabissato.

L'istruttore è stato tratto in salvo e trasferito in ospedale in elisoccorso.

Nessuna notizia, invece, dell'allievo, un giovane di 23 anni, che allo stato risulta disperso.

Secondo le prime indiscrezioni, pare che il pilota abbia cercato di compiere una manovra d’ammaraggio in seguito ad un'avaria.

Il crocefisso miracoloso che ha sconfitto la "Grande peste", ricordato dal Centro Studi Teothokos

In occasione della preghiera di Papa Francesco di ieri per la pandemia che in questo momento affligge l’umanità, il Centro Studi Teothokos Religiosità Popolare, che ha sede a Catanzaro, sottolinea l’importanza dell’evento straordinario che pone al centro dell’attenzione il miracoloso simulacro del SS. Crocifisso in Urbe, noto a Roma come il Crocifisso dei Miracoli. Si tratta di una meravigliosa scultura lignea del XV secolo (attribuita ad uno scultore senese) per la cui intercessione fu sconfitta la “Grande Peste” del 1500 che mise in ginocchio la Capitale. Il magnifico simulacro e l’Arciconfraternita del Crocefisso in Urbe, sottolineano Anna Rotundo e Martino Battaglia, fondatori del Centro Studi Theotokos, sono un patrimonio mondiale dell’umanità che va salvaguardato e custodito con particolare cura e attenzione da parte di chierici e laici, e dalle confraternite, come quella di San Marcello, che operano nella Chiesa prestando volontariamente e gratuitamente il loro servizio benefico verso la Chiesa e  verso il prossimo. Diverse confraternite calabresi sono state erette nel tempo in onore del Santissimo Crocefisso. Questo è uno dei motivi principali per il quale il Centro Theotokos è particolarmente interessato a questo evento durante il quale il Crocefisso dell’Urbe squarciava le tenebre di una serata piovosa in cui il pontefice pregava per l’umanità intera. Il Cristo Crocifisso è il libro della vita in cui prima o poi ci si deve specchiare. La croce è metafora della vita, sinonimo della tribolazione con cui ogni uomo dovrà fare i conti. A tal proposito, il domenicano Cavalca Domenico di Pisa scrive:

«Perho che Cristo crucifixo  ne mostra et insegna ogni perfectione et ogni scientia utile, possiamo veramente dire ch’egli è libro di vita nel quale ogni seculare idiota e d’ogni altra conditione può leggere e vedere la legge tutta abbraviata».

Il  Centro Theotokos indirizza particolarmente la sua attenzione verso la chiesa di San Marcello al Corso, una delle prime chiese cristiane a Roma (418). L’antica chiesa aveva un impianto opposto a quello attuale con l’ingresso a oriente, verso il Quirinale. Dal 1368 la chiesa è custodita dall’Ordine dei Servi di Maria. Distrutta da un incendio nella notte del 22 maggio 1519 fu ricostruita, per volere di papa Leone X. Le fiamme risparmiarono  miracolosamente il crocefisso ligneo invocato oggi più che mai dai fedeli di tutto il mondo. Al Crocefisso di San Marcello fu attribuito il prodigio di aver fermato il flagello della peste nel 1522. Perciò fu prelevato dal cortile del convento dei Servi di Maria e portato in processione per le vie di Roma verso la Basilica di San Pietro dal 4 al 20 agosto del 1522. Quando il Crocefisso rientrò a San Marcello la peste era cessata definitivamente. A causa di  questo prodigio venne eretta l’Arciconfraternita del Crocefisso in Urbe su cui sta concentrando  i suoi studi innovativi José Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale e grande sostenitore e ispiratore del Centro Studi Theotokos. Tale confraternita, approvata nel 1526 da papa Clemente VII, istituzionalmente si dedicava all’assistenza e alla carità ai poveri e ai pellegrini e si riuniva proprio nella cappella dedicata al Crocefisso miracoloso nella chiesa di San Marcello. Lo spazio si rivelò ben presto troppo ristretto: perciò fu decisa, per volere del cardinale Alessandro Farnese, la costruzione di un Oratorio del Crocefisso terminato nel 1568. L’Arciconfraternita tra l’altro, aveva il compito di organizzare le processioni del Giovedì Santo durante le quali il Crocefisso ligneo veniva portato in San Pietro. La processione non aveva solo il compito di ricordare il prodigio, ma aveva anche un valore bene augurale allontanando ogni male dalla città.

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Coronavirus, calcio: rinviate Sevilla - Roma e Inter - Getafe

“A seguito delle restrizioni alla mobilità tra Spagna e Italia imposte ieri dalle autorità spagnole, le gare degli ottavi di finale di Uefa Europa League, Sevilla - Roma e Inter - Getafe, non si disputeranno secondo programma, domani, 12 marzo 2020.

Ulteriori decisioni in merito alle due sfide verranno comunicate a tempo debito”.

Lo ha comunicato la Uefa sul proprio sito ufficiale.

Coronavirus, l'allarme dell'Iss: "Il virus sta cominciando a circolare anche a Roma"

"A Roma il virus sta già incominciando a circolare, anche se le catene di trasmissione sono per ora piccole. Ne dobbiamo prendere atto perché altrimenti si fa il patatrac come a Lodi di nuovo. Solo che stavolta eravamo avvertiti".

Non ha dubbi, Gianni Rezza, il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), intervenuto sull'emergenza coronavirus a 'Radio anch'io” su Rai Radio 1.

"E' chiaro che bisogna anche in qualche modo usare dei deterrenti per chi se ne va in giro, crea assembramenti o fa le feste nei locali chiusi in questo periodo, perché è da incoscienti".


"Certamente – ha aggiunto Rezza - se si fossero messe in atto le misure che sono state messe in atto in Cina a Wuhan e nell'Hubei, saremmo più ottimisti. E' chiaro che per noi è difficile, non sarebbe probabilmente realizzabile. Allora bisogna ricorrere alla responsabilità e al senso civico dei cittadini e usare anche qualche metodo deterrente".

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Alitalia: stop voli su Malpensa. Da Linate si potrà volare ma solo nei confini nazionali

Alitalia ha predisposto un piano di ridimensionamento dei voli da e per gli aeroporti di Milano Linate, Malpensa e Venezia, che si aggiunge alle misure dei giorni scorsi per il calo dei passeggeri dovuto alle misure restrittive.

La compagnia aerea precisa che i provvedimenti sono stati adottati in seguito al Decreto del Presidente del Consiglio odierno con le nuove misure di contenimento della diffusione del Coronavirus (Covid-19).

Nel periodo indicato dal Decreto delle autorità italiane, quindi fino al 3 aprile, la compagnia effettuerà le seguenti modifiche: da Milano Linate verranno operati, da domani, solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma Fiumicino; da Milano Malpensa, con decorrenza 9 marzo, sarà sospesa l'attività dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40; infine, da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma.

I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com.

Operazione antidroga nella Capitale, arrestati presunti appartenenti alla 'ndrangheta

Alle prime luci dell’alba di ieri, i carabinieri del Comando provinciale di Roma, nelle province di Roma, Napoli, Reggio Calabria, Viterbo e Frosinone, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal gip del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 21 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, nonché tentato omicidio.

Inoltre, nella Capitale, sono state eseguite perquisizioni nei confronti di ulteriori 13 persone ritenute collegate al traffico illecito di sostanze stupefacenti, attribuito agli arrestati.

Le indagini hanno preso il via in seguito all’arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, eseguito il 18 marzo 2016, nei confronti del titolare di un bar nel quartiere Talenti, sorpreso a cedere cocaina e marijuana ad un avventore, poi individuato quale promotore di una organizzazione criminale dedita al narcotraffico, duramente colpita, nel luglio 2018, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 soggetti.

Il provvedimento cautelare eseguito ieri è il frutto di ininterrotte indagini coordinate dalla Dda capitolina e delegate ai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Roma Montesacro che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e marijuana, operante in una delle più importanti piazze di spaccio del quartiere romano di San Basilio (via Sirolo, via Mondolfo, via Pievebovigliana e via Corinaldo).

La costante e tenace attività investigativa ha consentito di individuare tre sodalizi criminali, collegati dall’attività dei fratelli Alfredo e Francesco (detto Ciccio) Marando, nativi di Platì (RC) e da alcuni anni residenti nel quartiere romano di “San Basilio”, figli del più noto Rosario e nipoti del narcotrafficante Pasquale Marando, questi ultimi considerati elementi di spicco dell’omonima 'Ndrina platinese. Per gli investigatori, Alfredo e Francesco Marando sarebbero stati in grado di movimentare significative quantità di droga, rifornendo non soltanto il gruppo ad essi direttamente facente capo, ma anche due altri gruppi operanti sul territorio.

Gli approfondimenti svolti hanno fatto luce sulle dinamiche operative del folto gruppo dei Marando che, progressivamente insediatosi sul territorio popolare di San Basilio, avrebbe gestito, con l’ausilio di un considerevole numero di vedette e di pusher in vario modo coordinati, una costante, pervasiva e remunerativa attività di spaccio. Quanto emerso dalle indagini ha dunque restituito l’immagine di una vera e propria consorteria, stabilmente dedita al narcotraffico, fondata sulla divisione dei compiti tra i capi, gli organizzatori, e i pusher e/o vedette; sodalizio che avrebbe trasformato, con metodiche ispirate al modello de “Le Vele” di Scampia, un popoloso complesso immobiliare in una enclave dove svolgere una costante e remunerativa attività di stoccaggio, gestione e spaccio di sostanze stupefacenti. La redditività dell’attività illecita è stata comprovata anche in occasione di una perquisizione effettuata presso l’abitazione di alcuni degli arrestati trovati in possesso della contabilità e di una notevole somma di denaro in banconote di vario taglio.        

L’indagine è stata condotta con non poche difficoltà, derivanti dalla presenza continua di vedette preposte al controllo; tuttavia, sono stati documentati numerosissimi episodi di spaccio, che hanno evidenziato le dinamiche operative e l’organigramma del gruppo, suddiviso in pusher e/o vedette, organizzatori e capi.

I pusher e/o vedette assumevano le loro posizioni agli ingressi principali del comprensorio popolare e sui tetti degli immobili, con compiti interscambiabili di vigilanza e/o spaccio al minuto; il gruppo mutava di frequente a causa dei numerosi arresti in flagranza – oltre 90 – effettuati dai carabinieri della Compagnia Roma Monte Sacro.

Gli organizzatori - diretti fiduciari dei capi - formavano invece un gruppo più ristretto, preposto al coordinamento dello spaccio, al prelevamento del narcotico dai luoghi di occultamento e al conseguente rifornimento dei pusher, custodendo altresì il ricavato delle vendite di droga. Tra gli organizzatori, figurerebbero i fratelli Domenico Natale Perre, detto Micu, e Paolo, nativi di Platì, da qualche anno trasferiti a Roma nel quartiere San Basilio, nonché Marco Lenti e Gian Claudio Vannicola, sanbasilini dalla nascita.

Infine, i capi e promotori del sodalizio, Alfredo e Francesco Marando, sarebbero stati preposti alla direzione, vigilanza, coordinamento e gestione dei pusher e delle vedette, alla fissazione dei compensi spettanti a questi ultimi sulla base dell’attività svolta (stabilendone anche compiti, orari e reperibilità), alla definizione degli eventuali contrasti insorti tra i diversi accoliti e, ove necessario, alla assistenza legale e/o economica a favore dei sodali. 

Durante l’attività d’indagine, sono statei segnalati alla prefettura 38 assuntori di sostanze stupefacenti e sequestrati complessivamente 2,961 chili di hashish, 12,106 di cocaina, 1,471 di marijuana e 96.325 euro.

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"Più libri più liberi", al via domani la 18esima edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria

"Più libri più liberi" diventa maggiorenne. Al via domani la diciottesima edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria – l’evento editoriale più importante della Capitale, dedicato esclusivamente agli editori indipendenti italiani – promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori (Aie), nell’avveniristica sede del Roma convention center "La nuvola" dell’Eur.

La cerimonia inaugurale, domani 4 dicembre alle ore 10.30 presso il Caffè letterario, si aprirà con gli interventi di Annamaria Malato, presidente di "Più libri più liberi"; Ricardo Franco Levi, presidente dell’Aie; Andrea Martella, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all'editoria; Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Luca Bergamo, vicesindaco con delega alla Crescita culturale di Roma Capitale; Roberto Luongo, direttore Ice; Diego Guida, presidente Gruppo piccoli editori Aie; Alberto Sasso, presidente Eur S.p.A.

Il tema centrale di quest’edizione di "Più libri più liberi" è "I confini dell’Europa".

 Una questione cruciale, quella del destino del nostro continente, che nel primo giorno della Fiera sarà affrontata da un’ospite d’eccezione: Aleksandra Dulkiewicz, sindaco di Danzica.

Dulkiewicz parlerà di un ideale europeo, insieme a Wlodek Goldkorn, nell’incontro “Danzica città libera dall’odio” (Ore 14, sala La Nuvola, in collaborazione con L’Espresso).

I cinque giorni della Fiera – che cresce ulteriormente negli spazi e nei numeri, con più di 520 espositori e 670 appuntamenti – rappresentano un’occasione imperdibile per ascoltare grandi autori italiani e internazionali, assistere a dibattiti, letture, mostre e per incontrare gli operatori professionali.

 Tra i molti appuntamenti della giornata inaugurale, alle 11.30, in sala La Nuvola, Alessandro Barbero, Paolo Mieli e Paolo Conti saranno i protagonisti del dibattito “Radici e futuro dell’Europa”.

 Alla stessa ora, al Caffè letterario, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti discuterà con Paolo Di Paolo e Cinzia Leone nell’incontro “Gli anni Venti: vivere e pensare il futuro”.

Il capo della polizia Franco Gabrielli e il direttore dell’Espresso Marco Damilano  parleranno delle grandi sfide che interessano le forze dell’ordine nel mondo contemporaneo nell’appuntamento “La polizia italiana e la sicurezza in Europa: reati d’odio, minaccia terroristica, fenomeno migratorio” (Ore 12.30, Sala Luna), realizzato in collaborazione con Polizia Moderna.

Alle 13.30 in Sala Luna si annunceranno le due cinquine finaliste del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti Benevento – organizzatori del Premio Strega – con il Centro per il libro e la lettura, BolognaFiere-Bologna Children’s Book Fair e Bper Banca, assegnato a libri di narrativa per bambini e ragazzi pubblicati in Italia tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno in corso.

Nel pomeriggio, alle 15, Tonia Mastrobuoni dialogherà con lo scrittore Thomas Brussig nell’incontro “Qui Germania: il futuro dell’Europa visto dal suo centro” (Arena Robinson). 

Più libri più liberi dedica ampio spazio l’area professionale – il polo business – che quest’anno consolida la sua centralità in una superficie organica di 500 metri quadrati.

Tra gli appuntamenti della prima giornata del programma professionale, da segnalare quello intitolato “Il ruolo degli editori nella costruzione dell’identità europea”, curato da Aie in collaborazione con Aldus, in cui Giuseppe Laterza (Editori Laterza), Ricardo Franco Levi (Presidente Associazione Italiana Editori) Eric Vigne (Gallimard) e Peter Kraus vom Cleff (Rowohlt) si interrogheranno sul ruolo dell’editore moderno nell’attuale scenario continentale e sulle sfide che il settore dovrà affrontare nel nuovo ecosistema che i player statunitensi del web stanno proponendo (Ore 14.30, Sala Aldus).

Il Natale è alle porte: come è andato il mercatotrade nel 2019 per piccoli e grandi editori” è il titolo dell’incontro (a cura di Aie in collaborazione con Nielsen) in cui saranno presentati i dati aggiornati sull’andamento dei canali trade, dei generi, dei piccoli e dei grandi editori. Numeri che, in particolare nella prima parte dell’anno, hanno riservato gradevoli sorprese al settore.

Con un focus sul contributo che la piccola editoria ha dato all’andamento degli ultimi anni. Interverranno Carlo Gallucci (Gallucci editore), Diego Guida (Presidente Gruppo Piccoli editori dell’Aie), Bruno Mari (Gruppo Giunti) e la giornalista dell’Espresso Sabina Minardi (Ore 15.30, Sala Aldus). 

La Fiera conferma e potenzia, infine, la vocazione internazionale della piccola e media editoria.

Il 4 e 5 dicembre sarà in funzione – grazie all’intervento di Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della Regione Lazio per il tramite di Lazio Innova e del progetto Aldus – il Rights Centre per gli appuntamenti B2B per lo scambio dei diritti con 36 operatori provenienti da 18 Paesi: Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ucraina.

Un gruppo di 7 operatori stranieri sarà inoltre coinvolto il 2 e 3 dicembre in un programma di visite a case editrici e librerie per un Fellowship Program che quest’anno si concentrerà sulla narrativa per adulti.

Per consultare il programma completo: www.plpl.it

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Le scienze, le congiunzioni astrali e le sciagure italiane

Il lessico politico ha sempre utilizzato espressioni e frasi spesso fantasiose, metafore, eufemismi, un linguaggio forbito ed astruso solo per gli addetti ai lavori, un politichese vacuo che strideva spesso con la tecnica, la scienza e la matematica: le convergenze parallele, gli equilibri più avanzati, i governi balneari.

Mancavano le “congiunzioni astrali”, un riferimento astrologico che sarebbe stato meglio non scomodare perché nell’antichità gli astri rappresentavano divinità sacre molto adorate dai nostri avi spesso bizzose e vendicative.

De Vito avrebbe dovuto fare presente al suo interlocutore che il solo menzionarLe  non prometteva niente di buono anzi lasciava presagire guai e  sventure. Aldilà della celia, l’arresto di De Vito pone almeno due problemi: uno di ordine morale e l’altro di carattere politico. La natura umana è spesso fragile, cedevole, incline al compromesso ed alle debolezze e travalica qualsiasi appartenenza politica o religiosa.

È difficile rinunciare agli agi, alle mollezze che il dio denaro offre e per il quale tutto è lecito. In passato Berlinguer richiamava con orgoglio la questione morale e reclamava la diversità dei comunisti. I grillini gridavano onestà, onestà...Sia gli uni che gli altri stanno sperimentando che è più facile predicare le virtù che praticarle. Dal punto politico emerge un dato acclarato da tempo: è più facile fare opposizione e dire no a tutto che amministrare o governare.

La Raggi ha ereditato problemi atavici alcuni dei quali esistono da decenni: la discarica di Malagrotta, il problema del traffico, i problemi urbanistici di una città cresciuta in fretta e all’insegna dell’abusivismo edilizio.

Ricordo che alcuni temi lasciati in eredità alla Raggi dai sindaci precedenti facevano parte del mio programma quando mi candidai alle elezioni circoscrizionali del 1981 per l’allora V circoscrizione, oggi municipio La realizzazione della doppia corsia Tivoli Roma, ad esempio, era stata programmata in quegli anni. Ancora adesso a distanza di tanto tempo i lavori devono essere ultimati. Tuttavia non è più giustificabile richiamare gli errori degli altri per nascondere i propri.

Nessuno poteva illudersi che la Raggi potesse avere la bacchetta magica o che fosse il novello re Mida, c’è, tuttavia, in questa amministrazione un certo dilettantismo ed una certa superficialità nel programmare ed affrontare i tanti problemi irrisolti. L’attardarsi sulle pastoie burocratiche per paura di affrontare i problemi, il pensare che il fare comporti immancabilmente imbattersi in errori ed in guai giudiziari, le travagliate vicende giudiziarie di questi giorni fanno sorgere il dubbio che anche i 5s, purtroppo, siano uguali agli altri.

E non c’è cosa più brutta che alla speranza ed all’illusione subentrino la disillusione e la rassegnazione foriere di smarrimento e traumatiche ed imprevedibili avventure per Roma e l’Italia.

“Roma ladrona” sbraitava Bossi, salvo poi lasciarsi cullare  dalla Città Eterna, dai suoi monumenti, dalle sue bellezze ineguagliabili, dalla su storia millenaria, dalle sue magnificenze e, perché no, dai suoi tranelli  e dai suoi tantissimi inganni.

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