Maltempo nel Vibonese, De Nisi: “Istituire task force dedicata all’erosione costiera”

«Ancora una volta ci troviamo, purtroppo, davanti a un film drammatico già visto. È un chiaro segno di debolezza e vulnerabilità del nostro territorio che deve essere messo in sicurezza con interventi efficaci e costanti di contrasto al dissesto idrogeologico».

Usa queste parole il consigliere regionale Francesco De Nisi per esprimere solidarietà alle comunità calabresi colpite dal maltempo di questi giorni. Una situazione grave, che in alcuni tratti assume connotati drammatici.

A Briatico, per esempio, la furia del ciclone che ha investito la Calabria Tirrenica ha lasciato dietro di sé il porto completamente devastato, il borgo marinaro pesantemente danneggiato e le criticità alle arterie stradali, alle pompe di sollevamento, ai lidi e agli arenili.

«Ecco che la prevenzione - aggiunge De Nisi - in un periodo di eventi climatici estremi diventa una questione di sicurezza dei cittadini. È necessario che in tempi brevi venga dichiarato lo stato di calamità naturale affinché vengano erogati agli amministratori locali fondi e strumenti e per favorire interventi immediati a sostegno di aziende e cittadini colpiti economicamente».

De Nisi, evidenzia che «occorre guardare al futuro attraverso l’istituzione di una task force dedicata al fenomeno dell’erosione costiera sfruttando, con interventi mirati e dalla tempistica concretamente fattibile, le opportunità messe a disposizione dal Por 2021 - 2027 ».

Nel riaffermare la propria vicinanza alle popolazioni delle zone colpite dal maltempo, conclude sostenendo con forza che «non è più sostenibile che i fondi destinati all’ erosione costiera vengano puntualmente non spesi e conseguentemente disimpegnati perché i tempi di completamento di un lavoro di erosione supera i dieci anni».

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Morto Giuseppe Bono: l'ex ad di Fincantieri era nato a Pizzoni nel Vibonese

Molti lo consideravano l'ultimo boiardo di Stato. Una definizione che a Giuseppe Bono non piceva, nonostante per oltre mezzo secolo abbia ricoperto ruoli di vertice nelle partecipate pubbliche. Bono, che per vent’anni ha tenuto ben saldo il timone di Fincantieri, è morto ieri all’età di 78 anni. Protagonista della storia industriale italiana, era nato nel 1944 a Pizzoni, in provincia di Vibo Valentia.

Laureato in Economia e commercio e honoris causa in ingegneria navale, Bono dall'aprile del 2002 fino ad aprile di quest'anno era stato al vertice di Fincantieri. Proveniva da Finmeccanica, dove era entrato nel 1993 e dove aveva ricoperto vari ruoli: dal 1997 al 2000 ne era stato il direttore generale e poi per 2 anni amministratore delegato.

La sua carriera aveva preso l'abbrivio nel 1963 con un corso di addestramento e formazione nell'area amministrativa e del controllo di gestione presso l'allora Fiat-Finmeccanica, per poi entrare in Omeca e dal 1971 al 1993 in Efim.

"Ci lascia un grande condottiero. Per due decenni alla guida di Fincantieri, Giuseppe Bono ha dato un contributo fondamentale per il rilancio della navalmeccanica italiana che oggi può vantare indiscusse leadership mondiali", hanno sottolineato il presidente di Fincantieri Claudio Graziano e l'amministratore delegato Pierroberto Folgiero ricordando la figura del manager scomparso.

Messaggi di cordoglio per la scomparsa di Bono sono arrivati dal mondo della politica, dei sindacati e delle imprese. Bono era “un grande esempio di manager e capitano d'impresa", ha detto il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso.

Incidente stradale sul tratto vibonese dell'A2, interviene l'elisoccorso

Incidente stradale sul tratto vibonese dell'autostrada A2 del Mediterraneo, dove intorno alle 11.30 di oggi si sono scontrate due autovetture.  
 
Nell'impatto sono rimaste ferite quattro persone, una delle quali è stata trasferita in ospedale in elisoccorso.
 
Sul posto sono inervenuti vigili del fuoco, forze dell'ordine e personale Anas.
 
 
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Eroina e marijuana in casa, un arresto nel Vibonese

Continua l’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti ad opera della polizia di Stato in tutta la provincia vibonese.

Questa volta i controlli sono stati effettuati nella frazione San Giovanni, a Mileto, dove sono state attenzionate le aree interessate dallo spaccio di stupefacenti.

Da giorni personale della Squadra mobile stava osservando dei movimenti sospetti e, nel corso della mattina di martedì scorso, ha effettuato una perquisizione nell’abitazione di un uomo rinvenendo eroina, circa un etto di marijuana già suddivisa in dosi, materiale per il confezionamento dello stupefacente e 710 euro, sequestrati perché ritenuti provento dell’attività criminosa.

Al termine dell’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di droga.

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Droga e armi nel Vibonese, sequestri e denunce

Continua l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ad opera della polizia di Stato nella provincia vibonese.

In particolare, a Mileto e nella frazione Paravati, gli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia hanno sequestrato 20 grammi di marijuana e due piante di canapa, segnalando alla Prefettura tre persone per detenzione ad uso personale di droga.

Inoltre, in una zona rurale del Vibonese sono stati rinvenuti,  nascosti in un rudere, 10 grammi d’eroina e 5 di cocaina.

Infine, un uomo è stato denunciato per omessa custodia di armi, poiché qualche anno fa avrebbe venduto illegalmente un revolver. La pistola è stata recuperata dai poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia e del Commissariato di Serra San Bruno.

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'Ndrangheta nel Vibonese, 5 arresti per estorsioni a imprese

All’alba di oggi, a Vibo Valentia, Novara, Teramo e Benevento i carabinieri del Nucleo investigativo vibonese, supportati dai colleghi competenti per territorio, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, a carico di cinque persone nei cui confronti sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in relazione ad alcuni episodi estorsivi, aggravati dal metodo mafioso, commessi a Vibo Valentia fra il 2009 e il 2022. Nel medesimo contesto, altri sette soggetti sono indagati in stato di libertà. La misura scaturisce da autonome attività d’indagine condotte dai carabinieri e dal Gruppo della guardia di finanza di Vibo Valentia.

Tra gli indagati figura anche una persona coinvolta in Rinascita-Scott, che una volta rimessa in libertà avrebbe ripreso l'attività di estorsione fino al nuovo arresto avvenuto quest'anno, dopo la condanna con il rito abbreviato nel processo alle cosche del vibonese.

Sorvegliato speciale viola ripetutamente gli obblighi e finisce ai domiciliari

I carabinieri della Stazione di Mileto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare a carico di un pregiudicato del luogo, già sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

L'uomo infatti, che aveva l’obbligo di rispettare diverse prescrizioni impostegli dal tribunale, fra le quali quella di rincasare entro una certa ora e di presentarsi alla Stazione di Mileto tre volte a settimana a orari prestabiliti, si è reso protagonista, fra giugno e agosto, di ben 14 violazioni puntualmente documentate dai militari dell'Arma e riferite alla Procura della Repubblica che ha chiesto e ottenuto l’emissione del provvedimento restrittivo nei confronti del trasgressore che ora dovrà permanere presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

Detenzione e spaccio di droga, un arresto nel Vibonese

Le fiamme gialle della Tenenza di Tropea, nel corso di un’attività di controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, nel comune di Nicotera, hanno eseguito un servizio finalizzato a prevenire e reprimere il traffico di sostanze stupefacenti che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, di un soggetto del luogo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

La persona arrestata risultava già gravata da precedenti di polizia in materia e ulteriori elementi emersi nel corso delle osservazioni hanno indotto i finanzieri ad eseguire una perquisizione presso un casolare di sua proprietà, dove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 24 grammi di marijuana, 8 piante di canapa indiana di altezza compresa tra 1,5 e 3 metri, una bilancia elettronica di precisione e bustine di cellophane trasparente pronte per il confezionamento dello stupefacente.

Il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, visti anche i precedenti del soggetto nel campo degli stupefacenti, ne ha disposto gli arresti domiciliari. Successivamente, il gip del Tribunale di Vibo Valentia, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura cautelare personale del “divieto di dimora” nel comune di Nicotera.

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