Concessi i domiciliari ai quattro giovani arrestati a Cittanova mentre coltivavano una vasta piantagione di canapa indiana

Il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Palmi, Dionisio Pantano, ha applicato la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Startari, Paolo Monterosso, Carmelo Avati e Giuseppe Sicari, arrestati nei giorni scorsi a Cittanova dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova mentre erano intenti a coltivare una piantagione composta da 3.200 piante di canapa indiana (Per leggere la notizia clicca qui).

La coltivazione, rinvenuta in località Querce di Cittanova, era alimentata con dei tubi di plastica collegati a delle cisterne ed aveva come originale dissuasore degli odori, delle carcasse di polli.

Il pubblico ministero Domenico Cappelleri aveva chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per il reato produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantità.

I difensori dei quattro giovani, l’avv. Antonino Napoli per Monterosso, Avati e Sicari, e gli avv.ti Michele Ceruso ed Annunziata Modafferi, per Startari, all’udienza di convalida tenuta presso il carcere di Reggio Calabria Arghillà, si sono opposti all’applicazione della massima misura cautelare, argomentando le loro ragioni, e richiedendo per i loro assistiti - in subordine - la misura degli arresti domiciliari.

Il gip accogliendo parzialmente le argomentazioni dei difensori ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari con l’installazione del braccialetto elettronico, disponendo che, in caso in cui il braccialetto non sia immediatamente reperibile, gli stessi venissero liberati e condotti presso i loro domicili ove attenderanno la disponibilità dello strumento elettronico.

Pertanto i quattro giovani nella giornata di ieri hanno lasciato il carcere di Arghillà alla volta delle loro abitazioni ove attenderanno la celebrazione del procedimento penale a loro carico.  

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Rinvenute 3200 piante di canapa indiana, 4 persone in manette

I carabinieri della Compagnia di Taurianova e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria hanno arrestato Giuseppe Startari, di 32 anni, Paolo Monterosso (30), Giuseppe Sicari (26) e Carmelo Avati (28).

I quattro, originari della frazione Amato di Taurianova, sono accusati di coltivazione di canapa indiana, perchè sorpresi in una piantagione composta da circa 3200 arbusti.

La coltivazione, rinvenuta in località Querce di Cittanova, era alimentata con tubi di plastica collegati a cisterne.

Gli arrestati, dopo gli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà, mentre le piante, previa campionatura, sono state distrutte sul posto.

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Rinvenuta piantagione con 250 arbusti di canapa indiana

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmi e dei Cacciatori di Calabria hanno rinvenuto una coltivazione di canapa indiana composta da oltre 250 arbusti.

La piantagione è stata scoperta in un’area demaniale di contrada Maldonato, nel comune di Cosoleto (Rc).

Lo stupefacente, dopo essere stato campionato, è stato distrutto sul posto.

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Scoperta piantagione di canapa indiana, due persone in manette

Durante un rastrellamento effettuato sull’Aspromonte, i carabinieri della compagnia di Bianco e dei Cacciatori di Calabria hanno arrestato Domenico Antonio Stilo e Giovanni Romeo, rispettivamente di 47 e 35 anni.

I due, originari di Africo Nuovo, sono stati sorpresi a prendersi cura di una piantagione composta da circa 600 arbusti di canapa indiana.

La coltivazione, dotata di un efficace sistema d’irrigazione, era stata allestita in un terreno di proprietà demaniale ubicato in località Sambuco di Samo (Rc).

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari, mentre le piante, previa campionatura, sono state distrutte sul posto.

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Rinvenute oltre 300 piantine di canapa indiana

Dopo le oltre 6 mila piante distrutte tra il 2018 ed il 2019, i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio e dei Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto in un’area demaniale di contrada Cardesi, occultata all’interno della fitta vegetazione, una piazzola adibita a coltivazione di canapa indiana, composta da oltre 300 piante, tutte già con infiorescenze e di altezza compresa tra i 90 ed i 200 centimetri.

Lo stupefacente trovato, previo campionamento, è stato distrutto.

Nascondeva semi di canapa in una chitarra, 21enne denunciato nel Vibonese

Un ventunenne di Polia (Vv) è stato denunciato, perché trovato in possesso di marijuana. 

In particolare, durante una perquisizione domiciliare, i carabinieri della Stazione di Polia e dell'unità cinofili di Vibo Valentia, grazie al cane antidroga “Manco”, hanno rinvenuto sette grammi di marijuana.

La ricerca e poi proseguita, fino al ritrovamento di una bustina, nascosta in una chitarra, con all'interno una trentina di semi di canapa.

Il giovane, pertanto, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. 

Piantagione di canapa rinvenuta nel Reggino

I carabinieri della locale Stazione e dei Cacciatori di Calabria hanno scoperto, a Sant'Ilario dello Jonio, una piantagione di canapa indiana composta da oltre cento arbusti. 

La coltivazione è stata rivenuta in un’area demaniale di contrada Sullazzo.

Una volta completate le operazioni di campionamento, i militari hanno distrutto sul posto lo stupefacente rinvenuto.

Rinvenute oltre mille piante di canapa indiana

Una piantagione composta da oltre 1.100 arbusti di canapa indiana.

E’ quanto hanno rinvenuto i carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, nelle campagne del comune di Platì.

La coltivazione, articolata in due piazzole, è stata individuata grazie agli elicotteristi dell’Arma, che hanno segnalato ai colleghi la presenza dello stupefacente.  

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