La droga arrivava in moto Ape, spacciatore in manette

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno arrestato, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, O.L, 47 anni, del luogo.

In particolare, i militari sono entrati in azione quando hanno notato l'uomo che, alla loro vista, ha lanciato un barattolo dalla moto-Ape sulla quale si trovava.

Una volta recuperato il contenitore, i carabinieri vi hanno rinvenuto 14 grammi di cocaina e sei grammi di un'altra sostanza attualmente al vaglio degli specialisti del Laboratorio di analisi sostanze stupefacenti di Vibo Valentia

Per O.L. è quindi scattato l'arresto.

Al termine delle fornalità di rito, l'uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari, dove rimarrà in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. 

 

Ruba un telefono, ma viene tradito dalla carta di credito: denunciato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno denunciato un uomo di Cassano allo Ionio (Cs), accusato di aver compiuto, a fine gennaio scorso,  un furto aggravato, presso un noto centro commerciale coriglianese.

In particolare, durante le indagini, i militari hanno acquisito le immagini di video-sorveglianza del negozio, nelle quali si vedeva un uomo che rubava un cellulare, mentre si trovava in compagnia di altre due persone.

Inoltre, poco dopo si vedeva il “terzetto” intento a pagare un tablet, con una carta di credito.

Gli investigatori dell'Arma sono quindi risaliti alla titolare della carta di credito, ovvero una ragazza di Corigliano Calabro, che sentita a sommarie informazioni, dopo aver dichiarato di essere estranea al furto, ha fornito elementi utili per risalire al responsabile del furto. 

I carabinieri hanno quindi identificato il suocero della giovane, ovvero S.S.F., di 47 anni.

L'uomo si è quindi presentato in caserma, insieme all’avvocato di fiducia, per ammettere le proprie responsabilità e riconsegnare il telefono rubato.

 

  • Published in Cronaca

Violano le misure anticontagio per rubare galline

Si pensava fosse una figura ormai scomparsa. Eppure, il ladro di polli, quello che nell'immaginario collettivo rappresenta lo stereotipo del malvivente scalcinato e buono a nulla, esiste ancora. 

A comprovarne l'esistenza, la singolare vicenda accaduta la notte scorsa a Corigliano Calabro (Cs), dove due persone hanno violato le misure anticontagio proprio per andare a rubare galline. 

La storia ha avuto inizio, quando i carabinieri della locale Compagnia hanno ricevuto una segnalazione relativa ad un furto consumato in un'azienda agricola, nella frazione Piana Caruso.

Gli uomini dell'Arma hanno, quindi, iniziato le ricerche che hanno permesso d'individuare un'auto.

Dopo aver inutilmente intimato l'Alt, i militari si sono lanciati all'inseguimento del veicolo.

Giunti in aperta campagna, i fuggitivi hanno abbandonato il mezzo e si sono dileguati nella fitta vegetazione. 

Dopo aver perquisito l'auto, nella quale hanno rinvenuto 21 galline e due passamontagna, i carabinieri hanno rintracciato a casa i presunti responsabili.

Si tratta di un  45enne, A.G., del luogo, gia sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali con obbligo di dimora presso l’abitazione nelle ore notturne e di un 35enne, A.C., anch'egli del luogo.

I due dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso e delle violazioni alle disposizioni anticoronavirus.

Per il 45enne, inoltre, è scattata la denuncia per l’inosservanza delle prescrizioni imposte dalla misura cui era sottoposto. 

  • Published in Cronaca

'Ndrangheta, sequestro di beni per un milione di euro

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro, a carico di un 44enne ritenuto appartenente ad una cosca di ‘ndrangheta operante nel comune di Corigliano Calabro (CS).

Dopo essere stato coinvolto nel 2010, nell’operazione “Santa Tecla”, il destinatario della misura era stato condannato dalla Corte d’appello di Catanzaro a 5 anni e 4 mesi di reclusione, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

 Dagli accertamenti, eseguiti anche con l’ausilio di accertamenti bancari, è emerso che il  44enne, tra il 2016 ed il 2019, avrebbe omesso di comunicare alcune operazioni di cessione di fabbricati e ricavi per pignoramenti presso terzi, per un valore  di oltre 973 mila euro.

Al termine degli accertamenti, su disposizione dell’autorità giudiziaria, i finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di: 17 terreni, 19 fabbricati, 2 automezzi ed i saldi attivi di 2 conti correnti bancari.

  • Published in Cronaca

Folle inseguimento tra i passanti, denunciati due ragazzi

Due giovani del luogo, di 24 e 17 anni, sono stati fermati dai carabinieri della locale Compagnia, al termine di un rocambolesco inseguimento per le vie dello scalo coriglianese.

La vicenda ha avuto origine in contrada San Francesco, quando i militari della Stazione di Corigliano Scalo hanno notato una Toyota Yaris, con due giovani a bordo, che procedeva con fare sospetto.

I carabinieri hanno quindi cercato di fermare il veicolo che, per tutta risposta, ha iniziato una folle corsa tra pedoni ed automobilisti.

Grazie all'intervento di altre pattuglie, i fuggitivi sono stati infine bloccati in via di Santa Lucia.

Durante la successiva perquisizione, nel veicolo sono stati rinvenuti: un grammo di marijuana, tre trita erba, materiale per il confezionamento e il taglio dello stupefacente e due coltelli a serramanico.

Dopo aver sequestrato quanto scoperto, i militari hanno denunciato i due giovani per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di armi e detenzione di sostanza stupefacente per fini di spaccio.

 

  • Published in Cronaca

Ricercato da due anni, fermato e arrestato sulla Ss 106

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, E.Y., di 31 anni.

L'uomo, ricercato dal 2018 in seguito ad un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria di Milano, è stato fermato alla guida di una Lancia Y, mentre percorreva la strada statale 106.

Dopo aver inserito le generalità nella banca dati delle forze di polizia, i militari hanno scoperto che il 31enne era ricercato per una condanna in via definitiva per detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

La condanna è stata emessa per un reato compiuto nel 2014, quando E.Y. venne arrestato in flagranza, insieme ad un connazionale, con quasi 2 chili di hashish, materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.

L'uomo è stato, pertanto, tratto in arresto e tradotto in carcere.

  • Published in Cronaca

Agguato in Calabria, 37enne ferito a colpi di pistola

Un uomo, D.R., di 37 anni, è stato ferito in un agguato a Corigliano Rossano, nel Cosentino.

Il 37enne era alla guida della sua auto, quando una persona lo ha bersagliato a colpi di pistola colpendolo in diversi punti del corpo.

La vittima è stata soccorsa e ricoverata in ospedale, in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.

Sull'accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. 

Picchia la compagna e la chiude nel pollaio, arrestato

 I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito nei confronti di un romeno di 50 anni la misura cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura, per i reati di maltrattamenti familiari e lesioni aggravate.

I fatti, di una gravità inaudita, sarebbero iniziati nei primi mesi del 2018, quando la vittima ha deciso di andare a convivere con l’uomo.

Da subito, il 50enne, con il vizio dell'alcol, avrebbe avuto atteggiamenti violenti nei confronti della donna.

Dalle offese verbali, l'uomo sarebbe ben presto passato alle percosse, arrivando a romperle i denti con un calcio.

Uno degli episodi più inquietanti – come evidenziato dal stesso gip - si sarebbe verificato il 31 dicembre scorso, quando la donna avrebbe chiesto al compagno di passare la sera come fanno tutti e cioè in compagnia, invitando dei connazionali a casa.

Per tutta risposta, l’uomo l'avrebbe insultata, accusandola di volerlo tradire in casa sua e per questo motivo l'avrebbe richiusa per tutta la sera nel pollaio attiguo all’abitazione.

La malcapitata ha infine deciso di sporgere denuncia, dopo essere finita in ospedale in seguito ad una contusione polmonare, determinata da un vero e proprio pestaggio, durante il quale il compagno l'avrebbe ripetutamente colpita con calci e pugni.

Sulla base dei fatti descritti e del grave impianto accusatorio, fondato non solo sulle denunce della donna, ma anche sugli oggettivi riscontri documentali e sulla refertazione medica, l'uomo è stato tratto in arresto.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed