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Prodotti contraffatti e videopoker truccati, due denunce

La guardia di finanza di Lamezia Terme (Cz), in due diversi interventi, hanno denunciato due imprenditori.

In un primo blitz, le fiamme gialle hanno sequestrato 12.960 confezioni di accessori da fumo, per oltre 795.000 filtri e cartine per tabacco, per la completa evasione dell'imposta di consumo.

In particolare, i finanzieri hanno individuato un deposito, apparentemente anonimo e non collegato ad alcuna attività commerciale, dove erano stipati oltre 33 chili di accessori da fumo illecitamente detenuti e destinati alla vendita.

Nello stesso deposito sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 3.100 blisters di colla, mille giocattoli contraffatti e 128 consolle con oltre 59.120 giochi piratati.

Il commerciante, un cittadino di nazionalità cinese, è stato denunciato per i reati di: contrabbando, contraffazione marchi, duplicazione, detenzione, vendita di copie di opere tutelate dal diritto d'autore e ricettazione.

In un secondo intervento, invece, in un circolo privato sono stati scoperti sei videopoker non collegati alla rete telematica nazionale. In particolare, per eludere i controlli, grazie a dei telecomandi, le apparecchiature potevano modificare la schermata di gioco, presentandosi “regolari” a una verifica non approfondita.

Il titolare, un cittadino italiano, è stato denunciato per truffa ai danni dello Stato o di altro ente pubblico.

Videopoker irregolari, denunce della Guardia di Finanza nel Vibonese

Nell’ambito di un’attività di servizio mirata a reprimere il crescente dilagare di fenomeni quali le scommesse clandestine, il gioco d’azzardo e quello, ancor più grave, della ludopatia, le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno posto sotto sequestro due videopoker irregolari, camuffati come comuni apparecchi da intrattenimento per ragazzi, detenuti illegalmente in un bar della provincia di Vibo Valentia. All’apparenza, infatti, gli apparecchi installati nel bar erano del tutto regolari, ma, da un controllo più accurato, i finanzieri sono riusciti ad individuare il reale ed occulto funzionamento illecito dei congegni. Gli stessi, in particolare, erano dotati di un sistema a doppio software, che, opportunamente attivato con la pressione della giusta sequenza di tasti, consentiva uno “switch” da semplici videogiochi per ragazzi a veri e propri giochi d'azzardo con vincite in denaro, riproducenti il gioco del poker. Il gestore del bar ed il titolare dell’impresa fornitrice dei congegni sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per violazione degli artt. 718, 719 e 721 del Codice Penale (installazione di congegni per il gioco d’azzardo). L’attività di servizio della Compagnia di Vibo Valentia si inquadra nell’ambito del costante controllo del territorio finalizzato al contrasto delle pratiche abusive di offerta di giochi e scommesse, anche a tutela della sicurezza dei giocatori e, soprattutto dei minori.

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Trentenne picchiato e derubato da 3 ragazzi in una sala giochi

Tre giovani tra i 21 ed i 22 anni sono stato denunciati dai carabinieri dopo che un’altra persona, di 30 anni, si è presentata nell’ospedale di Catanzaro raccontando di essere stato aggredito e picchiato. Da qui sono partite le indagini dei militari per risalire ai tre ragazzi che, da quanto ricostruito, avrebbero picchiato la vittima in una sala giochi allo scopo di farlo spostare da una postazione videopoker e, poi, l’avrebbero anche derubato di 50 euro e di un telefonino cellulare.

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