Commerciante vittima di usura: arrestato un operaio

Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dai Carabinieri, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere ai danni di Domenico Tripodi., operaio reggino di 55 anni, per il reato di usura aggravata. Nello specifico, l'uomo,  secondo la ricostruzione degli inquirenti, approfittando dello stato di bisogno del titolare di un’attività commerciale ubicata a Reggio Calabria, quale corrispettivo della consegna a titolo di prestito di una somma di denaro pari a 3.000 euro, si sarebbe fatto promettere e consegnare dallo stesso interessi usurari pari al 10% mensile progressivo sul capitale prestato pari al 455% annuo, quindi superiori al tasso soglia previsto dalla legge per il periodo di riferimento.  Nello specifico, l’attività di indagine ha avuto origine il  2 settembre 2015, allorquando i Carabinieri della Stazione di Rione Modena, nel corso di una perquisizione domiciliare svolta presso la casa di Tripodi., avevano rinvenuto oltre 190.000 euro in contanti, somma della cui disponibilità, l’odierno arrestato non fornì nessuna valida giustificazione, motivo per il quale veniva sottoposto a sequestro preventivo, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria reggina. Nella circostanza fu altresì rinvenuta e posta sotto sequestro un’agenda riportante diverse annotazioni manoscritte di nomi e importi.  I successivi accertamenti svolti dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, hanno permesso di evidenziare l’evidente sproporzione rispetto alla situazione reddituale del Tripodi, al più sufficiente per soddisfare le ordinarie esigenze familiari, ma mai per accumulare l’ingente somma di denaro. Tale sproporzione correlata al contenuto dell’agenda posta sotto sequestro, ha indotto  gli inquirenti ad ipotizzare che il Tripodi potesse essere dedito ad un’attività usurarie, circostanza poi confermata, a parere degli investigatori, dalle ulteriori tappe dell'indagine. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella trascorsa notte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile i quali, al termine delle formalità di rito, hanno associatoTripodi presso la  Casa Circondariale di Arghillà di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina. 

 

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