Calci e pugni alla convivente e al figlio: catturato dalla Polizia

Oggi, gli uomini della Polizia di Stato hanno dato esecuzione ad ordinanza di misura custodia cautelare personale, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Branda, a carico del 29enne M.A.per aver reiterato nel tempo azioni violente finalizzate a ledere gravemente l’integrità fisica e morale della convivente V.S., 30enne di nazionalità ucraina e per aver cagionato alla stessa ed al figlio minore, di 10 anni, lesioni personali. Le azioni di violenza fisica e morale portate in essere da M.A. hanno origine, per come denunciato dalla vittima alla Polizia di Stato, nel mese di gennaio di quest’anno e sono proseguite fino all’8 giugno scorso., allorquando personale dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Cosenza, a seguito di una segnalazione pervenuta al 113, è intervenuto presso il piazzale delle Autolinee dove era stata segnalata un’aggressione nei confronti di una donna e di un bambino, ad opera di un uomo. La pattuglia della Polizia di Stato, ha trovato V.S. che, in evidente stato di agitazione, riferiva di essere stata aggredita, unitamente al figlio minore, dal convivente, al quale già da tempo, aveva comunicato l’intenzione di interrompere  la loro relazione sentimentale. M.A. con diversi calci, pugni e schiaffi aveva colpito la malcapitata e, cosa ancor più grave, aveva aggredito anche il minore, che cercava di proteggere la mamma.  Al bambino M.A. ha sferrato uno schiaffo, facendolo cadere rovinosamente a terra continuando a colpirlo con calci all’addome ed alla testa. Per sfuggire all’ira dell’aggressore, la donna aveva trovato rifugio all’interno della biglietteria delle Autolinee, da dove un uomo, avvedutosi di quanto stava accadendo, aveva telefonato immediatamente al 113. L’aggressore nel frattempo si era allontanato. V.S. terrorizzata dall’episodio, anche in considerazione del fatto che M.A. l’aveva minacciava più volte di morte, nell’immediatezza, negli Uffici della Questura ha sporto denuncia riferendo altresì di una serie di analoghi episodi di violenza subiti da parte dell’uomo.  La denuncia della donna e le incisive indagini degli uomini della Polizia di Stato hanno consentito di accertare la pericolosità delle condotte di M.A. nei confronti della convivente V.S., determinando l’emissione, da parte del GIP, della misura cautelare in argomento.

 

 

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