Evade dai domiciliari e ruba un’auto: arrestato da carabinieri liberi dal servizio

Il controllo capillare del territorio è un dovere che i carabinieri sentono anche quando non indossano l’uniforme: ed è così che nella serata di ieri due carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, liberi dal servizio, in abiti civili, a bordo di un’autovettura privata, hanno intercettato e tratto in arresto un 36enne reggino, già noto alle Forze dell’ordine, sorpreso alla guida di un’autovettura, dallo stesso poco prima asportata in Viale Laboccetta con l’ausilio di due complici in corso di identificazione, previa forzatura delle portiere anteriori e del cilindretto di accensione. Nello specifico, i militari hanno riconosciuto all’interno dell’autovettura in transito in Viale Laboccetta il  soggetto, peraltro sottoposto agli arresti domiciliari, comprendendo che la sua presenza era con molta probabilità finalizzata alla commissione del furto del mezzo. Conoscendo il modus operandi, i carabinieri hanno deciso di appostarsi ed osservare i suoi movimenti, in attesa che il mezzo venisse portato all’interno dei parcheggi delle case popolari di Ciccarello, pratica solitamente utilizzata dai responsabili dei furti per verificare la presenza di eventuali dispositivi elettronici di localizzazione satellitare Gps, nonché di documentazione del veicolo utili a rintracciare gli eventuali proprietari al fine di concretizzare l’estorsione (cosiddetto cavallo di ritorno). Quanto ipotizzato dai militari si è concretizzato e pertanto il mezzo, giunto nei pressi delle case popolari, è stato fermato e il soggetto tratto in arresto. Con la sua condotta l’uomo ha altresì violato le prescrizioni imposte dal provvedimento degli arresti domiciliari cui era sottoposto al momento dell’arresto (era stato scarcerato lo scorso febbraio dalla casa circondariale di Arghillà), dovendo rispondere sia del reato di furto aggravato che di evasione. Al termine delle formalità di rito, il soggetto è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria reggina, in attesa del rito direttissimo.

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