Possibile vendetta privata alla base dell'omicidio di Guardavalle

Non escludono nessuna pista i carabinieri della Compagnia di Soverato, ma si concentrano soprattutto sulla vita privata di Pietro Procopio, il 60enne ucciso con colpi di fucile caricato a pallettoni, che lo hanno raggiunto al petto e al collo. I motivi per i quali era noto alle forze dell’ordine non sono infatti di rilievo e, al momento, non sembrano riscontrabili contatti con la malavita organizzata. “Elce della Vecchia”, la località montana del Comune di Guardavalle dove è avvenuto l'omicidio, è zona solitamente sospetta per le guerre fra clan, che compiono i loro agguati nelle aree impervie, ma in questo caso i militari paiono orientati a concentrarsi su una vendetta a carattere personale. Il boscaiolo, secondo quanto emerge, era però ben visto in paese e non sono state ancora accertate particolari liti. Dopo le prime verifiche, si ipotizza che l’auto fosse ferma quando i colpi sono stati esplosi. Possibile, dunque, che la vittima conoscesse il suo esecutore o, comunque, chi lo ha indotto a fermarsi. 

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