La sanità nel Comprensorio delle Serre è "alla frutta"

La sanità nelle Serre rischia il collasso. Ha davvero dell’incredibile quanto sta avvenendo presso gli uffici Asp di Serra San Bruno dove spesso è difficile raccapezzarsi tra i vari turni dei medici specialisti che si alternano nelle ore di servizio settimanale. Tra alcuni medici specialistici che non vengono “causa maltempo” ed altri sanitari che invocano “altre cause” spesso i cittadini – che si sono rivolti alla Stampa – lamentano abbandono da parte delle istituzioni sanitarie locali. A ciò si aggiunge la mancanza di orari informativi circa il servizio giornaliero dei medici, il problema del Cim che dovrebbe essere riorganizzato, la necessità di impedire file all'esterno dei locali al freddo per le mamme con in bambini che devono effettuare la vaccinazione ed altre problematiche che necessitano un pronto intervento. L’allarme sulla situazione del capoluogo delle Serre, strangolato dai disservizi, da un lato, e da una pesante carenza di organico, dall’altro, obbliga tutti a cercare una soluzione rispetto ad un quadro preoccupante, ma che potrebbe anche peggiorare. Per questo urge una sorta di “patto politico” tra il sindaco di Serra, Luigi Tassone che deve intervenire e prendere la situazione in mano, il presidente della Commissione regionale sanità on. Michele Mirabello che deve muoversi sul piano regionale e il Direttore sanitario aziendale dell’Asp di Vibo Valentia, Michelangelo Miceli, che deve assolutamente far quadrare la situazione attraverso una riorganizzazione dell’organico esistente. Proprio quest’ultimo dovrebbe intervenire sui casi di dipendenti in debito di ore di servizio nei confronti nell’Azienda sanitaria vibonese ma che pure si sono visti “recapitare” un riconoscimento economico. E non solo, c’è d’affrontare il problema della riorganizzazione delle posizioni organizzative che dovrebbero essere 13 ma che rimane ancora un numero ben più alto perché “non si vuole” affrontare il problema. Ogni giorno, dunque i cittadini del comprensorio montano che si rivolgono alla sanità “serrese” devono confrontarsi con tutta una serie di disservizi: carenze di medici e a volte strutturali come la mancanza di alcuni strumenti diagnostici, con la non razionale distribuzione della forza lavoro medici, la distribuzione territoriale del personale paramedico; per esempio esistono nell’Azienda sanitaria vibonese una alcune strutture sanitarie che impiegano personale chiaramente sottoutilizzato il cui servizio potrebbe essere razionalmente riorganizzato. Mano alla riorganizzazione dunque o la sanità nel Comprensorio delle Serre rischia di giungere alla frutta.

 

 

 

 

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