'Ndrangheta, arrestato il latitante Giuseppe Facchineri

I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato il latitante Giuseppe Facchineri di 47 anni. L’uomo, considerato di personaggio di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante a Cittanova (RC) è gravato da numerosi precedenti di polizia per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, rapina, porto abusivo di armi, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, furto aggravato, ricettazione. L’arresto è stato eseguito nell’ambito dell’operazione “Alcova” così denominata in quanto trae origine dal luogo dove è stato catturato Facchinari.

Le vicissitudini giudiziarie più recenti dell’arrestato risalgono al 2014, allorquando era stato tratto in arresto unitamente alla madre e al fratello, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palmi, con l’accusa di estorsione e rapina in concorso aggravate.

Le indagini, inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi e successivamente proseguite dalla Direzione distrettuale antimafia, con il coordinamento del Procuratore Federico Cafiero De Raho, erano state avviate a seguito di una perquisizione di iniziativa effettuata nell’abitazione di un residente del luogo.

In quella circostanza, i militari avevano rinvenuto un’agenda e alcuni documenti contabili riferiti a rapporti economici non meglio precisati con componenti della famiglia Facchineri. I riscontri successivi hanno permesso di riscontrare richieste estorsive, derivanti dalla vendita di dieci bovini (per un importo di 10 mila euro) risalente al 2009 tra Caterina Facchineri, madre di Giuseppe e la vittima, la quale, pur avendo regolarmente pagato la cifra pattuita, era stata oggetto di continue richieste di danaro, avanzate a titolo di pretesi interessi sul pagamento del bestiame acquistato.

Pertanto, dopo alcuni mesi in carcere, Giuseppe Facchineri era stato ammesso a beneficiare degli arresti domiciliari presso l’abitazione di alcuni familiari in provincia di Arezzo.

Tuttavia, non appena ha avuto inizio il processo, le testimonianze che si sono susseguite ne hanno evidenziato una posizione sempre più grave, che lasciava presagire ad un’elevata probabilità di riportare una pesante condanna.

Nel corso dell’udienza del processo celebrata il 16 gennaio 2016, Facchineri aveva addirittura inveito e minacciato di morte la persona offesa.

A quel punto, i reati di cui era già chiamato a rispondere, uniti alla condotta assunta nel corso del processo e alla pericolosità evidenziata, avevano determinato il ripristino della custodia cautelare in carcere, che era rimasta ineseguita in quanto Facchineri non aveva più fatto rientro presso l’abitazione dove scontava gli arresti domiciliari.

Da quel momento sono iniziate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Taurianova, che dopo quasi un anno e mezzo di attività incessanti sono così riusciti a risalire al covo dove il latitante continuava ad incontrarsi periodicamente con la moglie.

L’arresto è stato eseguito alla 3,45 circa di questa notte, nel corso di un blitz portato a termine dai Carabinieri di Taurianova, con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.     

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.