I tempi della Sanità vibonese: più di 5 mesi e mezzo per una Gastroscopia
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L’attuazione del Piano di rientro ha imposto una serie di scelte guidate dall’esigenza di “risanare i conti” e riorganizzare la rete ospedaliera. Ma la “razionalizzazione”, volta all’innalzamento “dell’efficienza”, di cui si parla da anni sembra essersi tradotta unicamente in un assorbimento di risorse che dalle tasche dei cittadini passano - sotto forma di ticket o di addizionali riscontrabili in busta paga o, ancora, di imposte gravanti sul costo dei carburanti - alle casse della Regione, a sua volta costretta a far fronte alle privazioni decise dal Governo centrale. Ed intanto i cittadini aspettano fin quando possono, perché talvolta le informazioni che giungono dal Cup sono sconsolanti e, quasi quasi, inducono a rinunciare ad effettuare quegli esami che, se fatti in tempo, potrebbe evitare l’aggravarsi delle patologie. Sintomatico di questo stato di cose è quello che è capitato stamattina ad un utente che, avendo necessità di prenotare una Gastroscopia, ha dovuto fare i conti con una risposta spiazzante: la prima data utile è il 29 ottobre 2015, presso l’ospedale di Tropea. Calcolatrice alla mano fanno 175 giorni. Forse un po’ troppi anche per un cittadino calabrese che, come tutti gli altri cittadini italiani, ha il diritto di curarsi nella propria regione, senza la pretesa di avere il nosocomio sotto casa ma senza nemmeno dover svolgere le visite mediche quando ormai sono, di fatto, poco utili alla causa.
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