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Padre e figlio uccisi in Calabria, catturato in Svizzera il terzo indagato

Nella tarda serata di ieri, in un hotel del Luganese (Svizzera), la polizia cantonale, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Crotone, ha dato esecuzione al mandato di arresto ai fini di estradizione, emesso il 19 luglio scorso dal gip del tribunale di Crotone, su richiesta della locale procura della Repubblica, a carico del 51enne mesorachese Pasquale Buonvicino.

L'uomo è ritenuto responsabile del duplice omicidio di Rosario e Salvatore Manfreda, di detenzione e porto illegale di armi e occultamento di cadaveri.

In particolare, in seguito alla scomparsa, avvenuta il 21 aprile scorso, dei Manfreda, padre e figlio, dalla loro azienda ubicata in località Gesara di Mesoraca, i militari avviarono le indagini che portarono al rinvenimento della loro autovettura completamente distrutta dalle fiamme e di resti organici che facevano presumere ad un duplice omicidio.

Il 30 giugno, la procura della Repubblica di Crotone, concordando con gli esiti investigativi dei carabinieri, aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di Pasquale Buonvicino, del figlio Salvatore Emanuel e di Pietro Lavigne.

Il provvedimento era stato eseguito solo a carico degli ultimi due (tuttora detenuti), poichè, Pasquale Buonvicino si era, nel frattempo, reso irreperibile.

L’efferato delitto sarebbe maturato per futili motivi, riconducibili a difficili rapporti di vicinato.

L’arrestato sarà trattenuto in territorio elvetico in attesa di estradizione. 


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