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Operazione 'Nuove leve', atti intimidatori e traffici di armi e droga: 11 arresti

Questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Palmi hanno dato esecuzione, nelle province di Reggio Calabria e Latina, a due ordinanze di misure cautelari, emesse dai gip del Tribunale di Palmi e del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, nei confronti di 11 persone - di cui 7 in carcere e 4 agli arresti domiciliari - ritenute responsabile, a vario titolo, dei reati di danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di armi e munizionamento, comuni e da guerra, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, denominata “Nuove leve”, scaturisce dall’attività investigativa condotta dai militari della Compagnia di Palmi tra novembre 2021 e agosto 2022 e avviata dopo che due uomini a volto coperto avevano esploso 18 colpi di pistola contro il portone e il garage dell’abitazione di una donna.

Per gli investigatori, l’accaduto sarebbe da mettere in relazione con quanto avvenuto a Seminara negli ultimi giorni di ottobre 2021, quando i carabinieri, in seguito a un’aggressione subita da uno uomo e dai due figli minorenni, hanno avviato le indagini che hanno portato alla denuncia di un gruppo di ragazzi, la cui individuazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di una signora del posto che aveva assistito all’aggressione avvenuta proprio sotto la sua abitazione.

Pochi giorni dopo, agli inizi di novembre, la casa della testimone venne bersagliata a colpi d’arma da fuoco. I due episodi sarebbero quindi collegati e a compiere il danneggiamento sarebbero stati due giovani, legati a un nutrito gruppo di soggetti di età compresa tra i 19 e i 30 anni, “capaci - secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori - di condotte delittuose gravi, potendo contare anche sull’appoggio di loro conoscenti e parenti di rilievo criminale, in grado di reperire armi e droga con estrema facilità, successivamente identificati negli odierni indagati”.

Sbarco di 487 immigrati in Calabria, egiziano arrestato per reingresso irregolare in Italia

Un 34enne di nazionalità egiziana, sbarcato presso il porto di Crotone lo scorso 11 marzo, insieme ad altri 486 immigrati, è stato arrestato dalla Squadra mobile pitagorica, per reingresso irregolare nel territorio nazionale.

Grazie al rilevamento delle impronte digitali ed alla conseguente comparazione con le precedenti acquisizioni dattiloscopiche presenti nella Banca Dati, procedura cui vengono sottoposti, a cura della polizia scientifica, tutti gli extracomunitari che giungono sul territorio, è stato possibile accertare che l’indagato, nel giugno del 2022, era stato colpito da decreto di espulsione emesso dal prefetto di Torino.

Alla luce delle risultanze degli accertamenti, atteso che il cittadino extracomunitario ha fatto rientro sul territorio nazionale prima del previsto termine di 3 anni, come emerso dalle attività dell’ufficio immigrazione, è stato tratto in arresto, ed associato preso la locale casa circondariale.

Contrabbando di sigarette elettroniche, sequestrati oltre 220 mila pezzi

I finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno effettuato un'operazione finalizzata alla lotta al contrabbando delle sigarette elettroniche monouso, meglio note come “e-cig”.

Il loro fenomeno di vendita è in rapida ascesa, dal momento che, da qualche tempo, rappresentano una vera e propria moda e con grande facilità, anche attraverso i negozi virtuali, riescono ad entrare nel mercato legale, dove vengono vendute direttamente ai giovani consumatori che così fanno un uso eccessivo di nicotina.

In particolare, le fiamme gialle della Tenenza di Cirò Marina hanno ispezionato diversi negozi di prodotti per fumatori e di generi di monopolio, ubicati nel territorio cirotano.

I controlli hanno consentito di sottoporre a sequestro, in relazione alla quantità di nicotina di volta in volta riscontrata, oltre 220 mila pezzi, tra sigarette elettroniche, filtri e cartine, posti in vendita in assenza della prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

L’assenza del necessario contrassegno di Stato ed il quantitativo di nicotina riscontrato nelle e-cig sequestrate hanno determinato l’applicazione della disciplina sanzionatoria penale prevista dal Testo unico delle leggi doganali per contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Infatti, la normativa speciale di settore prevede l’integrazione dell’illecito penale nel caso in cui le condotte di detenzione e vendita interessino un quantitativo superiore ai 10 chilogrammi.

Per tale ragione, i finanzieri hanno proceduto alla denuncia di una persona, per il reato di contrabbando e vendita di generi di monopolio senza autorizzazione, alla segnalazione di due rivenditori all’Agenzia delle dogane e dei monopoli per l’applicazione di sanzioni amministrative fino ad un massimo di 450 mila euro e alla sospensione della licenza di due esercizi commerciali per un periodo non inferiore a 5 giorni e non superiore ad un mese.

Cardinale, assemblea ordinaria dei soci in occasione dei quindici anni della costituzione del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria

La dinamicità della realtà della nocciola che si pone sempre nuovi obiettivi, dalla tradizione del passato alla prospettiva di un futuro che vuole dare linfa al territorio e creare nuove opportunità.

È quanto emerso nel corso dell’Assemblea ordinaria dei soci del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, che è coincisa con i quindici anni di attività dello stesso.

«Quindici anni - ha esposto il presidente Giuseppe Rotiroti - duranti i quali la produzione corilicola locale, dopo un periodo di abbandono, ha ricevuto un nuovo e costante impulso. Ad oggi il 90% della produzione è meccanizzata, l’asciugatura della frutta in guscio avviene tramite magazzini di stoccaggio con essiccatoio. Negli ultimi anni sono stati impiantati una cinquantina di ettari di nuovi noccioleti, manifestazione di quanto i soci del Consorzio credano nelle potenzialità della nocciola per lo sviluppo del territorio. La trasformazione non avviene in loco, ma l’impegno è massimo affinché ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile».

«Gran parte della produzione è biologica, ˗ ha evidenziato ancora Rotiroti, che è presidente anche dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio ˗ indice di quanto i produttori tengano a raggiungere un prodotto di sempre maggiore qualità».

Tra i punti all’ordine del giorno: l’approvazione del bilancio 2022, dal quale sono emersi gli investimenti da parte del Consorzio per migliorare coltura e produzione e la delibera da parte del Consorzio per ripartire con l’iter per l’ottenimento del marchio Igp.

«Il marchio di indicazione geografica protetta – ha spiegato il divulgatore dell’Arsac, Antonio Clasadonte ˗ è distintivo del prodotto nell’intera Unione europea. I requisiti per ottenerlo ci sono».

Ha evidenziato la storicità del prodotto, la coltura del quale è stata introdotta nel territorio dai Filangieri, la commercializzazione del prodotto che avveniva da metà anni Settanta con la Cooperativa Ancinal-Bruca. Una coltura che risulta, nei decenni precedenti, in indagini di geografia antropica. Il Consorzio è al lavoro per predisporre tutta la documentazione da inoltrare alla Regione con la richiesta e, previo suo parere favorevole, al Ministero dell’Agricoltura.

I soci sono fiduciosi e determinati, anche in considerazione del fatto che la nocciola Tonda calabrese nei scorsi mesi ha ricevuto l’attenzione dell’Università di Milano e dell’Università di Torino, tramite il progetto “Valtifru 4.0”, finanziato dal Miur, per la valorizzazione delle filiere tipiche di frutta a guscio, che registra come parte attiva anche l’Arsac. Nel 2020 la cultivar è stata iscritta dal Mipaaf nel registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali come risorsa regionale di biodiversità da tutelare.

L’occasione dell’assemblea è valsa per i soci quale confronto e per il taglio della torta per celebrare i quindici anni trascorsi dalla costituzione del Consorzio.

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