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Serra, l’indignazione della Pro loco: “Lasciati soli dalla politica”

Strali della Pro loco sull’attuale guida del Parco delle Serre. Gelo sui rapporti con l’amministrazione comunale di Serra San Bruno. C’è insoddisfazione fra chi si impegna per promuovere il territorio nei confronti di chi ha il compito di gestire la cosa pubblica. L’amarezza della Pro loco è tutta racchiusa in una nota riguardante gli eventi della bella stagione. “Dopo il successo dello scorso anno, per ‘L’estate serrese 2015’ – si legge nel documento - la Pro loco di Serra San Bruno, riproporrà per la serata dell’8 agosto la II° ‘Sagra della pitta chiina’. Per l’occasione, inoltre, abbiamo il piacere di annunciare anche il I raduno cittadino di Harley Davidson e, contestualmente, una mostra di pittura collettiva di artisti di fama nazionale ed internazionale. L’impegno profuso per la crescita materiale e culturale del territorio serrese proseguirà, poi, con la seconda ‘Festa della montagna: Alla scoperta dei sentieri del Parco delle Serre’. Quest'ultima manifestazione è stata organizzata insieme al Gruppo Scout Serra 1 e messa in campo grazie alla preziosa collaborazione dell'Ente Parco nella persona del direttore, Francesco Maria Pititto, a cui vanno i nostri ringraziamenti e che, alla presentazione del programma, ha dimostrato grande interesse e pronta lungimiranza”. Ma dopo questa premessa i toni cambiano: “in lavorazione, il condizionale in questo caso è d’obbligo, ci sarebbe anche l’organizzazione della Prima Fiera dei Comuni del Parco, una manifestazione itinerante che a Serra avrebbe dovuto svolgersi nei giorni 17, 18 e 19 agosto, che avrebbe dovuto essere dedicata ai 26 Comuni rientranti nella competenza dell'Ente Parco, ma di cui purtroppo, ad oggi, non possiamo dare alcuna notizia. Nonostante, infatti, l’interesse del direttore Pititto e di tutti i tirocinanti del progetto ‘Natura e turismo’ a cui rivolgiamo un affettuoso ringraziamento per l’impegno, la competenza e l’entusiasmo con i quali stanno risollevando le sorti del Parco e a cui va la nostra solidarietà ai fini di un rinnovo del progetto che rischia di morire, non possiamo fare a meno di riscontrare l’inerzia della gestione commissariale dell’Ente, frutto di una politica parolaia e priva di fatti”. Quindi il secondo bersaglio : “capitolo a parte è la mancata collaborazione col Comune di Serra San Bruno. Dopo aver chiesto diverso tempo addietro l’organizzazione de ‘L’estate serrese’’, una sede e la linea internet non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta. Tutte le manifestazioni da noi fin qui organizzate – viene rilevato - parlano chiaro, siamo riusciti senza chiedere aiuto a nessun Ente ma solo ad associazioni e privati presenti sul territorio a riscuotere enorme successo. Ogni richiesta rivolta alla politica è sempre andata in bianco: vedi la richiesta di fondi inoltrata a fine aprile oppure la richiesta di attribuzione del servizio civile. A ciò è d’aggiungersi le difficoltà economiche che stiamo affrontando per poter mantenere la nostra sede, un ufficio, forse l’unico in tutta la Penisola, ad essere mantenuto con i soldi dei soci stessi. Solo la volontà e l’attaccamento al nostro territorio ci stanno facendo andare avanti, consapevoli che la crescita culturale e il benessere del nostro territorio passi nelle menti e tra le mani di tutti i cittadini che, come noi, s’impegnano giorno per giorno per non far morire questo territorio. Siamo purtroppo costretti – è la conclusione - a considerarci figli di una dea minore”.

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