La scommessa vinta dei "No Alcohol Party"

È notizia di qualche giorno fa, apparsa su "Il Fatto Quotidiano", di un fenomeno che si sta diffondendo tra gli under 25 dall’Australia agli Stati Uniti: il bere alternativo. A Londra è di tendenza il bere bevande senza alcool con gli amici nel corso di eventi legati alle nuove tecnologie, alla musica e alla scrittura creativa. Nel quartiere newyorkese di Manhattan sono sempre più ricercati luoghi nei quali degustare cocktail analcolici durante improvvisazioni teatrali e una app per la sober community, in pochi mesi, ha raggiunto oltre mille utenti. Nei pub di Londra, Stoccolma o New York i sober parties stanno coinvolgendo sempre più giovani che hanno colto l’input di sfida sotteso a queste iniziative: siete in grado di divertirvi, essere voi stessi, senza ubriacarvi?  Questo fenomeno, dei party senza bevande alcoliche, è da qualche anno linea guida di numerose attività proposte ai giovani della città di Reggio Calabria, promosse dall’associazione Attendiamoci O.n.l.u.s., che da quasi quindici anni opera nell’ambito della prevenzione del disagio giovanile e della promozione delle risorse personali per la formazione globale. L’idea forte, sulla quale l’associazione ha scommesso in questi anni, è quella di far testimoniare ai giovani che ci si può divertire senza ricorrere all’alcol, senza nascondersi dietro la breve percezione sensoriale data da qualche cocktail e facendosi “inebriare” semplicemente dalla bellezza dello stare “insieme”, condividendo magari la passione per la musica. Da questa convinzione, nascono le esperienze e le iniziative organizzate, anche in collaborazione con altre realtà del nostro territorio, che si pongono in un filone di autentica testimonianza di un divertimento sano e genuino, non di moda momentanea. Facendo riferimento alla stagione estiva che sta volgendo al termine, l’associazione Attendiamoci ha proposto due feste “No Alcool”, realizzate grazie all’adesione di professionisti, che hanno deciso di collaborare gratuitamente e per il sociale, sposando la causa associativa nell’organizzazione di alcuni eventi: così, il 26 luglio, presso il Villaggio dei Giovani (bene confiscato alla criminalità organizzata e gestito dal 2010 dall’associazione, che qui sta realizzando un centro per la formazione continua ed integrale della persona attraverso esperienze residenziali ed altre attività di animazione) Filippo Lopresti, speaker, conduttore televisivo, deejay e vocalist, ha dato vita allo “Smashits party”, e il 19 agosto, presso il Mahé Lounge Club, insieme alla Famous, una delle organizzazioni di eventi più conosciute ed attive, Attendiamoci ha realizzato un “No Alcohol party”. E ancora, il “Live@Village - La musica del cambiamento”, festival musicale giunto alla seconda edizione, che, nella cornice di un bene confiscato alla ‘ndrangheta, propone quattro concerti, serate-evento nelle quali cantautori, giovani artisti e band, a titolo gratuito, allietano le serate con spettacoli di musica live.  Dopo Mad Simon e Fortunato Trefiletti, Teresa Mascianà e i Donatori di Organo e i Sun Sets Red, l’esperienza del Live@Village si concluderà, per questa seconda edizione, giovedì 10 settembre con Domenico Bucarelli e la Brema’s Band.  Immaginare dei giovani che ascoltano musica, si conoscono, si divertono in modo sano e semplice è un primo passo verso un cambiamento possibile. Si può dire che la scommessa è vinta, come è stato possibile capire dalla soddisfazione di quanti partecipano a queste iniziative, dai loro visi divertiti, dai balli spensierati, dalla consapevolezza di aver trascorso serate che restituiscono la bellezza del “custodirsi” nel presente, vivendo nella pienezza di ciò che offre.

 

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