Cristiano Riformisti con Morosini: "Amministrazione Falcomatà sempre più lontana dai nostri valori"

"Da Cristiano Riformisti riteniamo inaccettabili, soprattutto nei toni, le ultime dichiarazioni del sindaco Falcomatà e del consigliere Albanese che si traducono in vero e proprio attacco personale a monsignor Morosini ed alla Chiesa cattolica reggina". La presa di posizione, netta e chiara, è contenuta in una nota diffusa da Paolo Gelsomino, il quale coglie l'occasione per rivendicare che: "Non erano questi i presupposti sui quali abbiamo costruito la nostra alleanza in campagna elettorale con un centro sinistra ed un’amministrazione che sentiamo sempre più lontani dai nostri innegoziabili valori. Le parole chiare, forti e ricche di spiritualità del nostro arcivescovo nel suo video messaggio andavano accolte per quello che erano, ovvero un opportuno stimolo alla riflessione per tutta la comunità cattolica in occasione delle festività mariane. D’altronde Morosini non è il primo che parla di una società scristianizzata, già Papa Benedetto XVI denunciava il nichilismo della società occidentale, ed anche la nuova spinta evangelizzatrice di Papa Francesco è mossa da questa consapevolezza, sempre in continuità e coerenza con la Verità e la Misericordia cristiana. Il consigliere Albanese dimostra di conoscere molto poco il pensiero di Bergoglio, soprattutto in tema di famiglia. Nelle sue catechesi, infatti, il Papa argentino non ha mai smesso di denunciare i pericoli dell’ideologia gender addirittura da lui definita “uno sbaglio della mente umana". E non ha mai smesso di difendere la famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna! Cosa c’è di incoerente nel messaggio del nostro vescovo con gli insegnamenti di Papa Francesco in cui ci dice che 'la svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna è certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia'? Probabilmente Albanese ha perso una buona occasione per tacere. Ci stupiamo anche di chi ha voluto interpretare il messaggio di Morosini come un’inopportuna ingerenza della Chiesa negli affari di un’istituzione laica. Probabilmente molti di questi si sono sentiti punti nella propria coscienza". "Morosini - ricorda, infatti, l'esponente dei Cristiano Riformisti - non ha semplicemente parlato alla città, ma come guida ha parlato alla sua comunità nel pieno rispetto dei rapporti istituzionali e nel pieno dei suoi diritti e di quel pluralismo che deve restare garanzia di democrazia. Laicità, infatti, non significa voler silenziare una delle più importanti realtà sociali, oltre che spirituali presenti in città. D’altra parte, già Papa Benedetto XVI aveva chiarito che 'contrariamente ad altre religioni, il cristianesimo non ha mai imposto allo Stato e alla società un diritto rivelato, mai un ordinamento giuridico derivante da una rivelazione. Ha invece rimandato alla natura ed alla ragione quali vere fonti del diritto, ha rimandato all’armonia tra ragione oggettiva e soggettiva, un’armonia che però presuppone l’essere ambedue le sfere fondare nella Ragione creatrice di Dio'". "Concludo - termina Paolo Gelsomino - ringraziando monsignor Morosini per il suo splendido messaggio lanciato ai fedeli di madre Chiesa con coraggio ed umiltà, confermandosi ancora una volta un’importante guida spirituale e religiosa per tutta la comunità reggina".

 

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