Fondi per Reggio, Caracciolo e Maiolino (FI) smontano il trionfalismo: "Erano soldi dovuti"

Mary Caracciolo ed Antonino Maiolino, consiglieri comunali di Forza Italia, smontano, con puntuali argomentazioni che ripercorrono il corso degli eventi, il trionfalismo con il quale è stato salutato nel pomeriggio di ieri lo stanziamento di dieci milioni di euro deciso dal Governo presieduto da Matteo Renzi e destinato alla città di Reggio Calabria. I due 'azzurri' parlano esplicitamente di travisamento dei fatti fin dall'incipit della loro dichiarazione congiunta: "Reggio Calabria e l’arte di trasformare le notizie. Quando una mera restituzione di somme versate e non dovute allo Stato viene esaltata al pari di un nuovo finanziamento. Solo per ragioni di trasparenza nei confronti dei cittadini teniamo a precisare che l’operazione del Governo da ultimo pubblicizzata concerne una mera restituzione di somme che il Comune non avrebbe dovuto versare nel 2015. Ed infatti non si tratta di alcun nuovo fondo inaspettato che entra nelle casse comunali". "Queste somme – spiegano i due rappresentanti dell'opposizione a Palazzo San Giorgio –  sono state già considerate quali voci di entrata nel Bilancio di previsione 2015, approvato qualche mese fa. In particolare, erano già state inserite alla voce 'proventi diversi' nell’ambito proprio delle entrate. Purtroppo, quindi, non si tratta di nuova linfa economica che entra nelle casse comunali, nonostante il tenore delle dichiarazioni facesse intendere qualcosa di simile. Se il Governo non avesse onorato tale restituzione si sarebbe trattato dell’ulteriore umiliazione ai danni di una città fortemente provata negli ultimi mesi. Si tratta di una somma già abbondantemente considerata nel nostro Bilancio tra le attività, per cui non era per nulla immaginabile la minima possibilità di una mancata restituzione. Nonostante il rapporto tra questo Governo e il nostro Comune ci abbia abituato a continue umiliazioni a discapito di tutta la collettività, non era neanche minimamente in discussione che le somme versate e non dovute non fossero restituite dal Governo. Riteniamo sia doverosa questa precisazione. È bene infatti fare sempre chiarezza e 'luce' sulle vicende che coinvolgono il nostro Comune". ”Ribadiamo invece – insistono Caracciolo e Maiolino – la richiesta anche a mezzo stampa al sindaco di scongiurare gli ultimi scippi alla nostra città. Ricordiamo che l’iter riguardante la delegittimazione della nostra sede principale dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati come quello dei sei milioni di euro rubati a Reggio Calabria non si è ancora concluso rispettivamente alla Camera e al Senato. È possibile ancora intervenire. Se non ora, quando???"

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