Il Movimento 5 Stelle scende in trincea contro "trucchi e trucchetti" dell'Amministrazione Falcomatà

"La sconfortante fotografia di Reggio Calabria fatta dall’associazione 'Cosa pubblica' purtroppo conferma quello che fin dalla campagna elettorale avevamo profetizzato: con il centrodestra e il centrosinistra al governo in città non ci può essere nessun cambiamento perché sono di fatto la stessa cosa. E il silenzio di Falcomatà sulle gravissime 'coincidenze' portate alla luce non fa che confermarlo".  Le rivelazioni, emerse in occasione dell'iniziativa organizzata dalla stessa associazione "Cosa Pubblica", hanno disvelato una serie di intrecci, nel migliore dei casi, discutibili, e tali da mettere in dubbio la strombazzata trasparenza tipica di una "casa di vetro", esistente più nell'artificiosa propaganda pseudo istituzionale che nella reale quotidianità amministrativa. Perplessità che diventano certezze nelle parole di Federica Dieni, parlamentare reggina del Movimento 5 Stelle e nelle considerazioni del meetup Reggio 5 Stelle. Una gestione delle faccende cittadine, censurabile a parere dei rappresentanti pentastellati, che dimostra l'importanza di mettere assieme un'aggregazione di soggetti sufficientemente attrezzati per mobilitare le forze sane al momento disperse in mille rivoli. "Abbiamo raccolto con piacere l’invito dell’associazione perché da tempo - spiegano- siamo convinti della necessità di costruire un’alternativa a chi da decenni non fa che prendere in giro i cittadini. E alla luce di quanto emerso, si tratta di una necessità che si sta trasformando in urgenza. Consideriamo grave che un soggetto come Tonino Serranò, beccato a scarrellare una pistola in compagnia di uomini attenzionati dalle forze dell’ordine, venga retribuito con appalti pubblici. Consideriamo estremamente grave che 'curiosamente' il principale consigliere di opposizione Massimo Ripepi, sia 'casualmente' il coordinatore nazionale del movimento PACE cui si rifanno gran parte delle cooperative che risultano affidatarie di appalti, come che le associazioni espressione delle liste che hanno sostenuto l’attuale sindaco siano – guarda caso – grandi mattatrici di affidamenti in città. Ancora più grave è l’affinità parentale e amicale che sembra aver ispirato il sindaco nello scegliere non solo la sua Giunta e il suo staff, ma anche i più importanti incarichi 'tecnici' all’interno dell’Amministrazione". Secondo il Movimento 5 Stelle  "si tratta di coincidenze che offendono l’intelligenza e la volontà di cambiamento dei reggini, ma siamo certi che non siano che alcuni degli esempi. Per questo possiamo assicurare all’Amministrazione che non smetteremo di cercare di svelare trucchi e trucchetti con cui centrodestra e centrosinistra sono abituati a proteggere i loro comuni affari e non esiteremo un momento a portarli all’attenzione del Parlamento". In trincea per battersi contro questo genere di trasversalismo ci sarà Federica Dieni che stronca così l'operato di Falcomatà e compagni: "Dopo lo scioglimento per mafia, il processo che ha visto l’ex sindaco Giuseppe Scopelliti condannato per aver falsato i bilanci e l’adesione al piano di pre-dissesto che oggi condanna Reggio Calabria a un presente di massimi tributi e zero servizi, quest’Amministrazione, che si pone in perfetta continuità con le precedenti, è una condanna che la città non merita. I cittadini onesti di Reggio Calabria – che ci sono e sono tanti – meritano un governo cittadino che lavori per gli interessi di tutti e non per i benefici di pochi, emancipando questa città dal limbo in cui decenni di amministrazioni diverse per forma, ma uguali nella sostanza l’hanno precipitata". "Il Movimento Cinque Stelle - annuncia l'esponente pentastellata - vuole essere parte della battaglia perché proprio dal cambiamento di città come Reggio Calabria che dipende il futuro di questo paese”.

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