Picchia alcune persone per farsi consegnare i soldi per la droga: arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un 43enne accusato di estorsione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe reso responsabile di una violenta aggressione per mezzo di un bastone con cui a Cirò Marina ha percosso soggetti, che abitavano nel suo stesso palazzo, dai quali pretendeva la consegna dei soldi necessari per acquistare sostanze stupefacenti. Una condizione per le vittime particolarmente difficile e che destava in loro paura e preoccupazione. Non è la prima volta che l'uomo diventa protagonista di vicende giudiziaria. Considerato in altre circostanze responsabile di furto all'interno di appartamenti vicini, ha subito tre arresti nel breve arco temporale di quattro settimane. Casi che portarono alla decisione di restringerlo ai domiciliari dai quali in un'occasione è evaso perché spinto dalla necessità di comprare la droga, ed alla notifica nei suoi confronti del provvedimento dell'obbligo di firma cui era tuttora sottoposto. 

Estorsione ed omicidio: un arresto dei Carabinieri

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 44 anni, cui in passato sono stati addebitati i reati di estorsione ed omicidio. Il provvedimento restrittivo a carico di Roberto Morelli è stato eseguito a Reggio Calabria sulla scorta di quanto disposto dalla locale Procura della Repubblica. Gli episodi per i quali il quarantaquattrenne sconterà una pena residua, con sentenza passata in giudicato, di 2 anni 4 mesi e 26 giorni, risalgono al 2008. 

Processo "Insomnia": richieste condanne fino a 10 anni di carcere

Camillo Falvo, rappresentante della pubblica accusa per conto della Direzione distrettuale antimafia nel processo scaturito dall'operazione "Insomnia" e che si sta celebrando con rito abbreviato, ha richiesto per i sei imputati pene comprese fra i 6 ed i 10 anni di reclusione. L'indagine, avviata dalla Dda di Catanzaro, era sfociata nel novembre dello scorso anno in una serie di arresti per estorsione ed usura aggravate dal metodo mafioso.  I provvedimenti restrittivi furono eseguiti dai Carabinieri del Reparto operativo di Vibo Valentia. Vittima dei reati addebitati ai soggetti finiti in manette un commerciante attivo nei settori dell'abbigliamento e dei gioielli. Una parte degli individui coinvolti nell'operazione è sospettata di essere organica alla cosca Bellocco, di Rosarno, ed ai clan vibonesi Fiarè-Gasparro-Razionale e Lo Bianco-Barba. Concludendo la sua requisitoria, il pubblico ministero ha formulato le seguenti richieste: per Gaetano Antonio Cannatà, 10 anni di reclusione e 10mila euro di multa; per Francesco Cannatà, 8 anni e 12 mila euro di multa; per Giovanni Franzè, 6 anni e 10 mila euro di multa; per Salvatore Furlano, 8 anni e 12 mila euro di multa; per Alessandro Marando, 6 anni e 10 mila euro di multa;  per Damiano Pardea, 7 anni e 6 mesi di reclusione.

Costringeva l'ex fidanzata a prostituirsi: arrestato 35enne

I Carabinieri hanno tratto in arresto un 35enne su cui gravano le accuse di estorsione e sfruttamento della prostituzione. A far scattare l'inchiesta condotta dai militari dell'Arma e sfociata nel provvedimento restrittivo eseguito a Falerna Scalo, nel Catanzarese, è stato un esposto presentato dalla giovane di 24 anni che avrebbe subito le vessazioni dell'uomo, di nazionalità bulgara. Si tratta dell'ex fidanzato che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, l'ha obbligata ad intrattenersi sessualmente con altri uomini lungo la Strada Statale 18 nel tratto compreso fra Falerna e Nocera Terinese.  Di fronte alle richieste sempre più pressanti del presunto aguzzino, bramoso di denaro, la giovane si è rivolta alle forze dell'ordine. Il cittadino bulgaro è stato sorpreso sul fatto nell'atto di farsi consegnare 6 mila euro dalla vittima nel Centro Commerciale Due Mari. L'arrestato è stato accompagnato dietro le sbarre, i soldi sono stati restituiti alla ragazza. i

Obbligano minorenne a ritrattare le accuse: 4 arresti della Polizia

La Polizia ha arrestato quattro individui, fra cui una donna, accusati di aver obbligato un minorenne alla ritrattazione delle testimonianze rese davanti agli investigatori e che inchiodavano alle sue responsabilità un soggetto sospettato di spacciare droga. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli arrestati, tutti appartenenti ad un unico nucleo familiare, peraltro, avevano estorto soldi alla vittima. Ad eseguire i provvedimenti restrittivi sono stati gli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Catanzaro. Ai quattro sono contestati i reati di estorsione ed induzione a rendere dichiarazioni false. Uno di loro deve rispondere anche della cessione della sostanza stupefacente. 

Due persone accusate di estorsione ai danni di un ristoratore

Un provvedimento di obbligo di dimora e presentazione alla Polizia Giudiziaria è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile a due individui, un quarantasettenne ed un trentacinquenne che avrebbero agito da emissari di alcuni clan della 'ndrangheta chiedendo il "pizzo" al proprietario di un ristorante di Catanzaro Lido. Una richiesta che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbero mascherato dietro una proposta di "guardiania". Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro non ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere che aveva avanzato la Procura della Repubblica del capoluogo. 

 

    

Processo "Insula": due condanne per estorsione ed usura

Domenico Commodaro, giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, ha inflitto una condanna a sei anni di reclusione a due imputati, Salvatore Arena e Luigi Tarasi, riconosciuti responsabili dei reati di estorsione ed usura. Il processo, celebrato con rito abbreviato, rappresenta l'appendice dell'inchiesta "Insula", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo regionale e sfociata nel 2013 in tredici arresti. Le indagini si erano concentrate sui presunti legami stretti fra la la cosca Arena e diversi amministratori pubblici di Isola Capo Rizzuto, compresa Carolina Girasole, già sindaco della città in provincia di Crotone e nell'occasione finita in manette.  Sulla base di quanto emerso nel corso delle indagini, i due imputati prestarono una somma di 10 mila euro  applicando un tasso d'interesse del 120%. 

Estorsione e truffa ai danni di due anziani: un arresto

I Carabinieri hanno tratto in arresto un trentenne accusato di estorsione, rapina e truffa ai danni di due persone, tra loro marito e moglie. Alle presunte vittime del raggiro, entrambe in età avanzata,  sarebbe stata sottratta una somma vicina ai 100 mila euro. Sulla scorta di quanto disposto nell'ordinanza emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Crotone, i militari dell'Arma di Roccabernarda, inoltre, hanno provveduto a notificare nei confronti di altri sei indagati, quattro donne e due uomini, il divieto di dimora ed il divieto di avvicinamento alle zone frequentate dai due coniugi. 

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