Serre: il turismo può attendere, nessun sito storico alle Giornate internazionali della guida turistica

Ancora una dimenticanza? Una distrazione? Una mancata segnalazione? O più semplicemente disconoscimento? Già nel recente passato ciò è accaduto, quando nell’ottobre dello scorso anno il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) con l’iniziativa “Ricordiamoci di salvare l’Italia” andò a visitare diversi siti di gran pregio storico – artistico – paesaggistico presenti in Calabria. Ma non Serra San Bruno! Il fenomeno si ripete. Come se non bastassero le continue spoliazioni di uffici e presidi di grande utilità per il territorio. Ieri ed oggi si è celebrata la 27^ Giornata internazionale della guida turistica, istituita dalla World Federation of Tourist Guide Associations e promossa dall’Associazione delle guide turistiche nazionale e calabrese. Una due giorni dedicata alle visite guidate per scoprire i vari siti della nostra regione e  volta alla formazione delle guide turistiche. Orbene, i partecipanti hanno visitato: il castello di Vibo Valentia e l’annesso Museo “Vito Capialbi”;  le chiese di Rossano e il Codex Purpureus;  il castello e la concattedrale di Santa Severina; l’area archeologica di Capo Colonna; la chiesa del Rosario e la casa-museo di Bernardino Grimaldi a Catanzaro; la biblioteca De Nava a Reggio Calabria; il palazzo Sanseverino a Marcellinara. Insomma ce n’è stato per tutti i gusti nei cinque territori provinciali. Di Serra San Bruno, Mongiana e Soriano neanche a pensarci! Amministratori che ne dite? O non siete propositivi o siete inascoltati! Attendiamo gradito riscontro!

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Le scuole di Davoli alle "Mattinate FAI d’Autunno"

La Delegazione FAI di Catanzaro, guidata da Ornella Ieropoli, delegata del territorio e dal segretario Giuseppe Loiero, ha tenuto, il 16 e 17 novembre, le sue consuete Mattinate d’Autunno, scegliendo quest’anno il suggestivo borgo di Davoli con le sue chiese di santa Barbara, san Pietro, santa Caterina, san Francesco e i suoi imponenti palazzi e portali. La scelta è ispirata alla volontà di valorizzare le ricchezze storiche e artistiche della Calabria, privilegiando località meno conosciute di quanto non meritino. Hanno fatto da ciceroni gli studenti delle classi II E e III E del Liceo Scientifico di Soverato, III A, B, C della Scuola Media Ugo Foscolo. Hanno collaborato validamente il sindaco del comune di Davoli, Giuseppe Papaleo, e l’associazione “A fera da Ruga” con Anna Arturi, Vittoria Monterosso, Stella Ciaccio. Numerosa ed entusiastica la partecipazione delle scolaresche: circa 700 allievi provenienti da diverse scuole: Istituto comprensivo Laura Vicuña, ITT Malafarina, Liceo Scientifico e Scuola Media di Soverato; Istituto comprensivo Gioiosa Ionica-Grotteria. La storia di Davoli è stata rappresentata da un breve intenso quadro teatrale di Ulderico Nisticò sulla leggenda di Savina, la fanciulla guerriera che scaccia i Saraceni e fonda Davoli; recitavano gli studenti Francesco Persampieri: il monaco Lazzaro; Maria Caterina Leto: Pulcheria, madre di Savina; Bruna Natale: Savina. Veri protagonisti come guide e come attori, i ragazzi, che hanno imparato a gestire con autonomia e spirito d’iniziativa anche situazioni assai impegnative.

 

 

Il FAI ignora Serra ed il Comune tace

Sempre più strano! Il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) continua a disconoscere Serra San Bruno. Per domenica prossima 18 ottobre, infatti, è in programma la “FAI marathon a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”. Molte realtà storico – artistiche italiane sono aperte alla fruizione del grande pubblico con contributo libero. In tutte Italia sono disponibili all’iniziativa Fai oltre 500 siti: Palazzi, chiese, teatri, giardini, cortili e tutto ciò che rappresenta la storia, le tradizioni e la cultura della Penisola. Anche la Calabria è interessata con le seguenti realtà: Castello Aragonese di Castrovillari,  Castello Ruffo di Nicotera, Castello di Altomonte, Cattedrale di Nicotera,  Chiesa dell'Immacolata a Curinga, Chiesa di San Giuliano a Castrovillari, Chiesa Matrice di Curinga, Chiesa Santa Maria della Consolazione di Altomonte, Complesso monastico di San Francesco di Paola di Altomonte,  Convento di Sant'Elia e Santuario di Maria Santissima del Carmelo di Curinga, il Platano di Vrisi di Curinga, Monastero di Sant'Elia Vecchio di Curinga, Museo Civico-Convento dei Domenicani di Altomonte, Museo Diocesano di Nicotera, Palazzo Brancia-Rione Santa Chiara Palmentieri di Nicotera, Parco archeologico Capo Colonna, Rione Giudecca di Nicotera,  Santuario di Santa Maria del Castello di Castrovillari,  Terme Romane di Acconia a Curinga,  Tonnara di Capo Colonna, Torrazzo di Capo Colonna. Inspiegabilmente non è presente nell’elenco dei siti aperti il 18 ottobre Serra San Bruno con il Museo della Certosa, con la chiesa dell’Addolorata, con la villetta di San Rocco, con Santa Maria del Bosco o altro. Perché? Il Fai potrebbe dare spiegazioni o meglio ancora, perché l’Amministrazione comunale non si fa avanti per proporsi? Attendiamo gradito riscontro!

 

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Presentato protocollo per progetto pilota di Alternanza Scuola Lavoro sui Beni Culturali

Il comune di Reggio Calabria ha aderito, su iniziativa dell'Assessorato alla Cultura, alla pubblica Istruzione e ai Rapporti con l'Università, al progetto Alternanza Scuola- Lavoro  sui Beni Culturali con la firma di un protocollo fra l'ITE “R. Piria”, Comune di Reggio Calabria, FAI Delegazione di Reggio Calabria e gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale. Nel Salone dei Lampadari, si è svolta la conferenza stampa moderata da Francesco Arcidiaco alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, del vice sindaco Saverio Anghelone, dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Patrizia Nardi, del dirigente scolastico dell’ITE “R.PIRIA”, Ugo Neri, per la presentazione “dell’approccio partecipativo nell’alternanza Scuola - Lavoro per lo sviluppo turistico e culturale del territorio”, che vede sempre più coinvolta la nostra rete territoriale per l’attuazione della riforma della “Buona scuola”. Presenti, tra gli altri, la professoressa Grazia Maria Condello del Piria, la presidente regionale FAI Annalia Paravati, il direttore dell’ufficio scolastico regionale Diego Bouchè, il presidente regionale del FAI Annalia Paravati. Il coordinatore duale Miur Enzo Marvaso, che ha introdotto i lavori, ha sottolineato il fatto che la scuola calabrese oggi arriva prima in una corsa verso un progetto ambiziosissimo dando prospettive e futuro ai giovani. "Il nostro patrimonio - ha affermato - è quello culturale e paesaggistico e su questo dobbiamo lavorare".  "Il protocollo - dichiara il Sindaco – consentirà di utilizzare le forze positive dei nuovi ciceroni per dare vita e nuova linfa a quello che sono le nostre bellezze e i nostri musei. È un segnale positivo, importante per questa città che, finalmente, inizia a divenire esempio positivo, allontanandosi da rappresentazioni di tipo negativo. Una nuova e buona amministrazione che realizza forme di sinergia con le istituzioni e con i cittadini". "Investire sul futuro, l’alternanza scuola lavoro è proprio questo: i giovani studenti della nostra città avranno l’opportunità di lavorare e studiare- ha proseguito il sindaco- venire a contatto con il mondo lavorativo, è un motivo di crescita, di confronto con la realtà, di preparazione al mondo del lavoro. Le esperienze serviranno ai giovani a responsabilizzarsi, a mettere a frutto i loro studi e le loro competenze migliorandole sempre più. Abbiamo voluto fortemente questo protocollo d’intesa tra Miur, FAI e ITE “Raffaele Piria”, e ci pregiamo di essere il primo comune d’Italia ad aver fatto sì che questo progetto vedesse la luce. Altro motivo di soddisfazione è l’ennesima constatazione dell’alto livello raggiunto, sia nel campo didattico che della formazione, dagli istituti superiori d’istruzione reggina tra i quali il Piria è certamente uno dei principali. Faremo di tutto perché questo importante accordo possa proseguire nel migliore dei modi e si possa estendere anche ad altre realtà". Il dirigente scolastico dell’ITE R.Piria, Ugo Neri, ha ringraziato il corpo docenti per "aver saputo cogliere un movimento che germoglia e che i professori stanno sperimentando con una particolare attenzione rivolta agli alunni per aiutarli a sviluppare le loro competenze. Con legge 107/2015- ha proseguito - questo nuovo approccio alla didattica, si sta radicando sempre più in Italia e consiste nella realizzazione di percorsi progettati e guidati dalle istituzioni scolastiche, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti, del secondo biennio e dell’ultimo anno, per periodi di apprendimento “fuori dall’aula”". "Gli studenti del Piria di Reggio Calabria potranno diventare presto i nuovi  “Ciceroni” del Fondo Ambiente Italiano", ha affermato la dottoressa Palombo, "grazie a questo articolato progetto “pilota” che il Ministero della Pubblica Istruzione ha inteso adottare alla luce della positiva e innovativa esperienza lanciata dalla delegazione reggina del FAI, riconosciuto dal Miur che ha sposato il progetto mediante lo strumento dell’alternanza scuola –lavoro. Il punto qualificante della legge è il cambio di passo della scuola attraverso questo tipo di iniziative. L’alternanza diventa un diritto e per questo richiede la mobilitazione di tutte le intelligenze e soprattutto dei soggetti pubblici". L'Assessore Patrizia Nardi, nel concludere la conferenza, ha tra l'altro dichiarato: " Mi piace pensare che questo progetto, che guarda alla compartecipazione tra istituzioni pubbliche e associazionismo sul delicato tema della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale della città, venga recepito come progetto pilota, come esempio di buone pratiche amministrative. E mi piace pensare che nei luoghi simbolo della Cultura di questa città possano incontrarsi e lavorare insieme i giovanissimi "ciceroni" dell'alternanza scuola-lavoro e gli studenti universitari, i laureandi, i giovani laureati che attraverso il sistema dei tirocini spero possano affollare i nostri musei, il castello, il teatro, la biblioteca, le aree archeologiche. É un restituire la città ed il suo patrimonio a chi dovrà pensare e costruire il futuro consapevole della stessa. L'Assessorato lavorerà molto in questa direzione". 

 

Mongiana ed i suoi "Luoghi del cuore"

C’è, anche, Mongiana nell’elenco dei “Luoghi del cuore” del Fai, il progetto con il quale il Fondo ambiente italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ogni anno cataloga le località da “non dimenticare”.  L’iniziativa, nell’edizione del 2014, ha coinvolto “un milione e seicentomila persone” che hanno indicato quelli che considerano i loro “luoghi del cuore”.  Tra le oltre ventimila segnalazioni, distribuite in più di quattromila comuni, figurano ben quattro siti ubicati nel comune di Mongiana. Le località entrate nella classifica dei “tesori più o meno noti, che rivestono un significato importante per il loro valore emozionale e identitario, e non solamente storico, artistico e paesaggistico”, ci sono, anche,: la Fabbrica d’armi borbonica, le Reali ferriere, Villa Vittoria ed il parco cittadino. A darne comunicazione, il sindaco Bruno Iorfida che, nei giorni, scorsi ha ricevuto la comunicazione ufficiale del presidente del Fai Andrea Carandini. Nelle comunicazione inviata al primo cittadino del borgo delle ferriere, il rappresentante del sodalizio ha evidenziato come l’iniziativa non abbia soltanto un valore simbolico. “Grazie al censimento – infatti – in questi dodici anni il Fai è intervenuto a favore di 45 beni in 15 regioni, spesso con il concorso degli Enti pubblici, creando circuiti virtuosi”.  Intervento di cui, anche quest’anno, potranno beneficiare  i “Luoghi del cuore che hanno ottenuto almeno 1.000 voti”, previa presentazione di una candidatura al Fai da proporre entro il 9 giugno. Grande la soddisfazione del sindaco Iorfida il quale ha commentato: "sono veramente soddisfatto nell'apprendere la notizia. Vuol dire che il lavoro di promozione e valorizzazione del territorio sta funzionando nel migliore dei modi. Questo piccolo ma importantissimo traguardo ci dà la spinta per continuare a promuovere un territorio dalle peculiarita e potenzialità enormi. Questo è stato anche possibile grazie anche al Corpo Forestale dello Stato UTB Mongiana avendo contribuito a far venire visitatori e a far conoscere il nostro territorio. Mongiana è un luogo dove storia e natura si intrecciano dando al visitatore diversi spunti di riflessione e scorci incantevoli. Facendo rivivere per un attimo ciò che eravamo".

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Gli auguri del sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo alla delegazione Fai di Vibo

Di seguito il comunicato del sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo:

"Onorato di esserne stato invitato al battesimo e fiducioso sul fatto che la neonata delegazione Fai di Vibo Valentia possa dare una decisiva spinta a recuperare e valorizzare il ricco patrimonio storico, culturale ed ambientale della città capoluogo e di tutto il vibonese, scrigno di tesori che purtroppo, in molti casi, rimangono ancora “sepolti” e sconosciuti ai più. Al capo delegazione, Teresa Saeli, ed a tutto lo staff, vanno i miei personali auguri per poter continuare a svolgere il loro indispensabile compito che, già portato avanti ottimamente come gruppo, con le tante azioni promosse in questi anni, col recente salto in avanti a delegazione subirà sicuramente un incremento positivo per tutto il territorio provinciale, composto da molti centri che conservano bellezze e unicità che vanno immancabilmente riscoperti e valorizzati. È in questo contesto che si inserisce la ferma intenzione dell’amministrazione da me guidata di ridare a Gerocarne quell’attrattività turistica che, grazie alle particolarità di cui disponiamo, merita e può pretendere di raggiungere, attraverso l’incipiente processo di valorizzazione e promozione che, sin dall’insediamento, abbiamo deciso di mettere in campo. In questo primo squarcio di mandato abbiamo avuto modo di saggiare la sorpresa e lo stupore di molti visitatori che hanno messo piede in questo borgo, trovandosi innanzi a qualcosa che non si aspettavano. In altri luoghi, altri tesori attendono di essere oggetto delle stesse attenzioni. Per questo accogliamo con entusiasmo e tanta speranza la notizia della nascita della delegazione Fai, che invitiamo, quanto prima, a fare un giro attraverso i paesi della provincia, a partire da Gerocarne, magari, così da poter saggiare con i propri occhi ciò di cui stiamo parlando e di concordare con noi, e con gli altri amministratori di buona volontà, l’avvio di una serie di iniziative che possano aiutare noi e gli altri impegnati in simili campagne a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati"

Fuori dalla classifica del Fai. Ma Serra è così brutta?

Alla 7^ Edizione, 2014, del censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” del Fai è l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, a Carlopoli nella presila catanzarese, la più votata dei siti calabresi, con 7.525 indicazioni. Il complesso monastico di Corazzo, fondato nell’XI secolo dai benedettini e ricostruito dai cistercensi nel 1.157 e che vide anche la presenza dell’abate Gioacchino da Fiore, si è aggiudicato, infatti, il 46° posto nella classifica nazionale stilata al termine dell’iniziativa. A seguire si è posizionato il Grande Albergo “Parco delle Fate” di Taverna, nella Sila catanzarese, con 4.530 consensi. Dei monumenti o luoghi calabresi all’85^ posizione, con 4.005 segnalazioni, la  tardo barocca Chiesa della Madonna del Carmine di Bagnara, ricostruita dopo il terremoto del 1783. A seguire il borgo di Mormanno sul Pollino, la biblioteca “Paolo Greco” di Scido, ubicata nell’antico palazzo Ruffo, che raccoglie un ingente patrimonio di volumi sulla storia calabrese. Seguono: la Baia di San Nicola Arcella  sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale dal 1969; il  Castello di Carlo V a Crotone, in quanto esempio dell’evoluzione dei sistemi di difesa dall’età medievale a quella rinascimentale; l’abitato di Brancaleone Superiore, il sentiero del Trecciolino del Monte Sant’Elia a Palmi e la Fiumara Grecanica del Bergamotto nella provincia reggina.

Bene! Anzi male! Chissà a quale posizione si è fermata Serra San Bruno! O non figura per niente?!

È tanta la soddisfazione e l’orgoglio calabrese per l’affermazione al 1° posto per l’abbazia di Corazzo seppur distrutta da ben due terremoti e ridotta a semplici ruderi. Ma qui non si tratta di fare la guerra fra poveri. Per carità! Bisogna interrogarsi piuttosto. Non la barocca chiesa dell’Addolorata, non il santuario regionale di Santa Maria del Bosco, non la Certosa e neanche i ruderi  della facciata della chiesa certosina cinquecentesca. Non il Parco Regionale. Non le altre chiese del centro abitato! Non la Naca della Settimana Santa. Nulla di Serra da meritare una pur minima posizione in questa prestigiosa graduatoria? C’è qualcosa che non quadra. Interroghiamoci! Interrogatevi amici amministratori!

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