Truffa e falso in atto pubblico, divieto di esercizio della professione per due avvocati

Questa mattina, i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito una misura cautelare del divieto di esercizio per un anno della professione di avvocato, disposta dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di due legali del foro di Lamezia Terme.

L’ipotesi è che gli indagati abbiano commesso reati di truffa e falso in atto pubblico, in danno dell’Agenzia delle entrate di Catanzaro, intentando azioni esecutive nei confronti dell’ente per crediti legati a imposte non dovute, anche attraverso la materiale falsificazione di un provvedimento di assegnazione delle somme a firma del giudice dell’esecuzione, così da continuare a vantare un credito verso l’erario.

Attraverso questi metodi artificiosi, la somma apparentemente non pagata legittimava un’ulteriore azione giudiziaria verso l’Agenzia, con incremento delle spese di giudizio e conseguente ingiusto profitto.

Il pericolo di reiterazione di analoghi reati è stato desunto dal rinvenimento all’interno dello studio dei difensori di numerosi modelli di assegnazione somme di competenza del giudice dell’esecuzione.

Allo stato il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

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Operazione “Boccaccio”, oltre un milione di euro nascosto in due borsoni

Questa mattina, finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno dato esecuzione a 4 provvedimenti cautelari personali (arresti domiciliari) e al sequestro di due società e beni per un valore superiore ai 5,2 milioni di euro, disposti dal gip presso il Tribunale lametino.

Gli indagati risultano gravemente indiziati dei delitti concorsuali di auto-riciclaggio, nonché sottoposti ad investigazioni preliminari –a piede libero- in ordine ad ipotizzata associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una non definita serie di delitti di auto-riciclaggio.

Contestualmente sono state eseguite perquisizioni locali, personali e informatiche in Calabria, Lombardia, Trentino Alto Adige e Campania.

Il procedimento penale, tuttora pendente in fase investigativa, è stato avviato a seguito dell’approfondimento, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una sospetta operazione di “Voluntary Disclosure”, posta in essere da un imprenditore lametino, il quale ha fatto rientrare in Italia 500 mila euro investiti in banche maltesi per mezzo di una società con sede nelle Isole Vergini.

Le indagini, svolte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro, hanno consentito di accertare, sia pure in fase investigativa-cautelare, che tale provvista derivasse da pregressi reati fiscali e non da un’eredità, come sostenuto dall’imprenditore nelle competenti sedi.

Successivi riscontri, acquisiti anche attraverso il ricorso ad indagini di natura tecnica, hanno consentito di ricostruire compiutamente le attività dell’imprenditore, del coniuge e di due consulenti operanti nel Nord Italia: venivano, pertanto, acquisite agli atti evidenze investigative concretizzanti un grave quadro indiziario di reità in ordine alla circostanza che, attraverso una serie di operazioni finanziarie, fosse stata riciclata la somma di oltre un milione di euro provento di evasione fiscale.

Per occultare l’origine illecita della provvista, alla stregua dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, risultano essere state costituite società di comodo in Svizzera, dove allocare parte dei proventi dell’evasione, per poi procedere al loro reimpiego nel mercato legale, attraverso operazioni nel settore immobiliare, edile, turistico e del noleggio di natanti.

Nello specifico, è stata ricostruita un’importante operazione di investimento immobiliare consistita nell’acquisito di un albergo, sito nella famosa località trentina di Madonna di Campiglio, per euro 1,2 milioni, di cui euro 300.000 da corrispondere in contanti e in nero.

Una parte del denaro occorrente per l’operazione (euro 140.000) è stata trasferita in contanti verso il Nord-Italia, come documentato nel corso delle indagini, attraverso un simulato controllo della normativa anti-Covid19 operato da militari della Guardia di Finanza.

Due società, del valore complessivo di oltre 3,7 milioni di euro e nel cui patrimonio rientrano il citato albergo di Madonna di Campiglio, uno stabilimento industriale sito nel lametino ed un’imbarcazione del valore di 300 mila euro, sono state sottoposte a sequestro perché la loro disponibilità avrebbe consentito agli indagati di perseverare nel progetto criminoso.

Il gip ha inoltre disposto il sequestro di 1,5 milioni di euro in capo agli indagati, pari alle somme oggetto del prefigurato auto-riciclaggio.
Le investigazioni, tuttora in corso, proseguono.

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Furgone distrutto da un incendio, non si esclude l’origine dolosa

Un furgone Ford Transit di proprietà di una ditta di lavorazione del legno è andato a fuoco ieri sera a Lamezia Terme (Cz).

Le fiamme sono divampate intorno alle 20,30, quando il mezzo era parcheggiato nel piazzale della ditta, in via del Progresso. Nonostante l’intervento dei vigili fuoco il veicolo è andato in fumo.

Gli indizi rinvenuti dai carabinieri fanno pensare alla possibile matrice dolosa dell’incendio.

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'Ndrangheta, sequestro di beni per un pregiudicato

Nella giornata di ieri, la guardia di finanza di Lamezia Terme (Cz), coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha eseguito un decreto di sequestro di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie, per l’ipotizzata riconducibilità ad un soggetto già, in passato, condannato, con sentenza irrevocabile, per i reati di associazione alla ‘ndrangheta, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

La misura ha interessato due fabbricati ubicati a Lamezia Terme, tre autovetture e disponibilità finanziarie, per il valore di circa 154 mila euro.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro, sulla base delle indagini patrimoniali eseguite dalle fiamme gialle, in merito alla posizione reddituale del destinatario, dei familiari e della famiglia d’origine, volte a verificare la provenienza dei beni e la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa.

Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la confisca dei beni, è tuttora in corso.

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Gianluca Bava è il nuovo presidente dell’Associazione ospedaliera Italia Centromeridionale otorinolaringoiatria

Gianluca Bava, dirigente medico presso il Reparto otorinolaringoiatria dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, è stato eletto presidente dell’Aoico. (Associazione ospedaliera Italia Centromeridionale otorinolaringoiatria).
L’Aoico, rappresenta una delle più importanti associazioni medico-scientifiche italiane che promuove e coordinare incontri tra otorinolaringoiatri di tutte le regioni centromeridionali, con lo scopo di agevolare lo scambio di esperienze e conoscenze e facilitare un costante aggiornamento scientifico, promuovere e coordinare l’istituzione sul territorio di “Gruppi di lavoro” tra i soci. Bava è il più giovane medico a ricoprire questo prestigio incarico.

"È con grande emozione che inizio questo percorso come presidente dell’Aoico straordinaria creatura, nata per merito e volontà di illustri maestri come il Prof. Enrico De Campora, il Prof. Pasquale Laudadio, il Prof. Giuseppe Villari che a tutt’oggi prestano la loro sapiente conoscenza all'associazione - ha affermato Bava - negli anni trascorsi non sono mancati i momenti difficili, ma la solidità dei principi e dei valori etici, l’alto profilo professionale, la tenacia e soprattutto il senso del dovere e di appartenenza al gruppo dei soci fondatori, hanno consentito il continuo evolversi e il progressivo rafforzamento del gruppo. Ad oggi, rappresentiamo sicuramente una delle più importanti realtà Associative in Italia, vantando non solo la preziosa guida di professionisti che hanno scritto la storia dell’Otorinolaringoiatria italiana, ma la partecipazione attiva di nuovi maestri, che della ricerca scientifica e dell’insegnamento alle nuove generazioni ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia. Con profondo orgoglio accetto il difficile compito di subentrare alla figura del Dott. Franco Ionna, uomo di riconosciuto spessore culturale, umano e professionale.  Spero di riuscire a cogliere e rappresentare al meglio le esigenze formative dei giovani Otorini, contribuire ad ampliare il più possibile le reti formative, valorizzare i nostri centri ad alta Specialità arginando sempre di più il problema della migrazione sanitaria dalle nostre regioni, obiettivi principali che il direttivo Aoico si è prefisso per il nuovo anno”.

La magia dei canti natalizi dell'Istituto comprensivo "Perri - Pitagora" torna a emozionare Lamezia Terme

Come ogni anno, l’Istituto comprensivo “Perri-Pitagora”, in occasione delle festività natalizie, ha regalato alla sua città il tradizionale concerto “In…canto di Natale”, giunto alla sua 26° edizione. La magica atmosfera del Natale ieri sera ha invaso il centro della città con l’esibizione dei bambini delle quinte classi della scuola primaria, che hanno intonato i canti natalizi dalla scalinata dell'edificio scolastico “Maggiore Perri”.

Come sempre i piccoli scolari hanno saputo regalare forti emozioni all’intera città. I bambini, con i loro cappellini e le sciarpette, hanno colorato di rosso la scalinata d’ingresso dello storico edificio su corso Giovanni Nicotera. È stato uno dei concerti più belli ed emozionanti della storia dell’Istituto, anche perché per la prima volta i bambini sono stati accompagnati dal vivo dall’orchestra della scuola media “Pitagora” diretta dai maestri Giuseppe Rotella, Rosa D’Audino, Claudio Fittante e Gerardo Olivo.

Dietro all'emozionante evento c’è una grande e attenta preparazione, viene svolta dai docenti sempre in modo impeccabile. Una manifestazione resa possibile soprattutto grazie allo straordinario lavoro della dirigente Teresa Bevilacqua.

Alla riuscita manifestazione canora hanno portato i loro saluti, oltre che la dirigente scolastica, anche il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro e il parroco don Antonio Brando.

“Finalmente la nostra scalinata è colorata di rosso e riempita del calore dei nostri bambini - ha detto la dirigente scolastica Teresa Bevilacqua - quasi dopo due anni di emergenza per la pandemia siamo veramente felici di poter fare il nostro concerto in questa splendida cornice, che quest’anno ha anche delle luminarie bellissime. Siamo veramente emozionati e convinti che proprio dai bambini deve partire il messaggio per la ripresa della nostra società e della nostra vita, per il ritorno alla vita vera senza più mascherine e distanziamenti. Noi siamo qui con il cuore, con il grande cuore che batte all’interno della nostra scuola; una scuola che sta affrontando con molto coraggio e con determinazione questa emergenza in sicurezza. E una cosa che stiamo cercando di fare in questi due anni è di non far mancare ai nostri alunni le opportunità di vivere alcune emozioni, cercando di garantire loro tante cose che la pandemia ci ha tolto. Insieme a tutto il personale scolastico, il personale docente e non docente e agli alunni,  vogliamo porgere a tutta la città il nostro augurio di un Natate di speranza, di pace e di serenità, che faccia ritrovare il senso vero della vita, della famiglia, degli affetti e della solidarietà”.

Un presepe “speciale” nel Tribunale di Lamezia Terme

Anche quest’anno il Centro di salute mentale di Lamezia Terme, in accordo con la direzione aziendale dell’Asp di Catanzaro, ha voluto offrire alla città un presepe realizzato dai pazienti che frequentano i laboratori espressivi-riabilitativi attivi presso il Centro.

Come sottolinea da Rossella Manfredi, direttore del Centro di salute mentale dell’Asp di Catanzaro, “quest’anno abbiamo voluto esporre il nostro lavoro nel Tribunale di Lamezia Terme proprio per evidenziare come anche in questi spazi, in queste aule, si consuma il dramma della sofferenza dei nostri pazienti. Spesso la malattia mentale porta a disturbi del comportamento con la compromissione della capacità di critica e di giudizio e possibili conseguenti condotte di reato. L’equipe del Csm continua a farsi carico della cura di questi pazienti sostenendoli nel tempo nel difficile iter a cui spesso vanno incontro. Questa realtà oggi è sempre più presente nei nostri servizi dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che ha sancito il principio della cura a quello custodiale. Questi pazienti vivono doppiamente l’emarginazione sia per lo stigma “malattia mentale” sia per la condizione carceraria di esclusione dalla vita sociale-affettiva dei propri territori. Ma nelle aule del Tribunale si opera anche nel decidere le forme di tutela giuridica alla fragilità dei nostri pazienti. Questa esposizione – ha concluso Manfredi  - del presepe in questi luoghi vuole fare luce su questo spaccato di cura non scevro di particolare complessità, nodi giuridici e di tutela da sciogliere”

Lamezia Terme: ritorna la Festa del vino

Si volgerà sabato 27 novembre alle ore 18.30 nella piazzetta Santa Sofia del rione Miraglia di Sambiase, a Lamezia Terme (Cz) la “Festa del vino”.

La manifestazione, giunta alla IX edizione, è organizzata dall’associazione San Nicola guidata dal presidente Pino Morabito, con il patrocinio del Comune. L’ultima edizione della Festa risale al 2019, a causa dello stop forzato del 2020 per la situazione pandemica legata al Covid 19. Oltre ai componenti dell’associazione, alle autorità militari e religiose e ai numerosissimi cittadini, che negli anni precedenti hanno decretato il successo dell’iniziativa, saranno presenti il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro e i primi cittadini di Falerna, Francesco Stella; di Gizzeria, Francesco Argento e di Conflenti, Emilio Francesco D’assisi.

Come di consueto, il ricavato dell’iniziativa andrà in beneficenza (il prezzo d’ingresso è di 5 euro). “Da quattordici anni – afferma il presidente Pino Morabito – l’associazione San Nicola è presente sul territorio con manifestazioni di carattere culturale e volte alla riscoperta e al consolidamento delle nostre tradizioni. Un contributo concreto e tangibile, ottenuto grazie e impegno, idee e valorizzazione delle realtà esistenti nel campo sociale, scientifico, culturale, artistico e storico. Per quanto concerne la Festa del vino, che si svolgerà sabato 27 novembre, si coniugano più obiettivi: da una parte la valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche e dall’altro la rivitalizzazione di uno dei più bei centri storici della Calabria e del Mezzogiorno. Un ringraziamento particolare va all’amministrazione comunale di Lamezia Terme, al sindaco Mascaro, all’assessore Luisa Vaccaro ed al consigliere comunale Antonio Lorena. Un sentimento di riconoscenza va anche all’architetto Bruno Aloisio”. L’evento si svolgerà con la partecipazione dell’associazione “I Briganti del Mancuso”, nel pieno rispetto delle normative anti Covid: obbligatori per accedere il green pass e l’uso della mascherina.

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