Spadola: cade un palo della luce, sfiorata un'auto con una famiglia a bordo

Tanta paura, fortunatamente senza conseguenze, per una famiglia di Spadola che ieri si è vista cadere un lampione della pubblica illuminazione davanti all'auto sulla quale stava viaggiando.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio, quando su via San Basilio Scamardì un vecchio palo della luce si è abbattuto al suolo.

Nello stesso momento, sulla strada stava transitando una Fiat Panda, con a bordo padre, madre e figlia.

Superato il momento di comprensibile spavento, gli occupanti del veicolo hanno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. 

 

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Omicidio Lacaria, Zangari condannato a 17 anni e 4 mesi

Diciassette anni e quattro mesi di reclusione, questa la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Vibo Valentia a Giuseppe Zangari, il 47enne di Spadola ritenuto responsabile dell'omicidio di Bruno Lacaria, il commercialista 52enne il cui cadavere venne trovato in un bosco di Brognaturo il 27 febbraio dello scorso anno e di cui si erano perse le tracce l’8 febbraio 2017.

La sentenza è arrivata nel processo celebrato con il rito abbreviato, che ha assicurato all'imputato uno sconto di pena pari ad un terzo.

Nel corso dell'udienza del 18 gennaio scorso, il Pm aveva chiesto 21 anni di reclusione.

Zangari è stato, inoltre, condannato a tre anni di libertà vigilata ed al pagamento di una provvisionale di 25 mila euro a favore delle parti civili.

 

Spadola: aveva una pistola in casa, denunciata una donna

Durante un controllo finalizzato alla ricerca di armi e munizioni, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno hanno eseguito una serie di perquisizioni nel territorio ricompreso tra Spadola e Brognaturo.

In particolare, durante una perquisizione domiciliare eseguita nel Comune di Spadola, i militari hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65 con 15 munizioni dello stesso calibro.

Dagli accertamenti effettuati, i carabinieri hanno constatato che l’arma, di provenienza lecita, era regolarmente detenuta dal defunto marito della Signora alla quale, invece, è stata trovata.

La signora incensurata è stata, quindi, deferita per detenzione di armi e munizioni senza le prescritte autorizzazioni. La pistola e le munizioni sono state poste sotto sequestro.

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Omicidio Lacaria, chiesti 21 anni per Giuseppe Zangari

Ventun anni di carcere. È quanto ha chiesto il pm della Procura di Vibo Valentia a carico del 47enne di Spadola Giuseppe Zangari.

L'uomo è accusato dell'omicidio del suo concittadino, il commercialista, Bruno Lacaria di 52 anni.

La richiesta di condanna è stata formulata nel corso del processo con rito abbreviato che si sta celebrando davanti al gup del Tribunale di Vibo Valentia.

Zangari deve rispondere delle accuse di omicidio e false dichiarazioni al pubblico ministero. 

 

Omicidio Lacaria, Zangari lascia il carcere e passa ai domiciliari

Giuseppe Zangari ha lasciato il carcere di Vibo Valentia ed è stato posto ai domiciliari.

La decisione è stata assunta dal gip del Tribunale di Vibo Valentia che ha accolto l'istanza presentata dai legali del 46enne.

Alla base della decisione l’affievolimento delle esigenze cautelari, in ragione del tempo trascorso dal delitto e dal pericolo di fuga che può essere contenuto anche attraverso la detenzione domiciliare.

Zangari è accusato dell'omicidio del commercialista spadolese Bruno Lacaria di 52 anni.

 

SiAmo Spadola: "Il sindaco è come l'ape Maia, salta di fiore in fiore"

Riceviamo e pubblichiamo

"Caro Sindaco, quella che tu definisci “una cocente sconfitta”  da noi subita alle ultime elezioni è molto meno “scottante” dell’umiliazione politica che ogni giorno sei costretto a subire dalla tua maggioranza, frutto della più bassa scelta politica messa in atto tra le più acerrime componenti politiche presenti a Spadola, unica alternativa per battere quello che definisci “il buon Parise”.

E’ inutile, che ogni qualvolta vedi una nostra pubblicazione su fatti che riguardano la vita politica-amministrativa di Spadola, anche dopo cinque mesi di amministrazione te ne vieni fuori con la solita battuta della sconfitta elettorale.

Nel tuo articolo fai riferimento a tecnici comunali e consiglieri comunali navigati, facendo esplicita allusione al “buon Parise” o qualche suo famigliare, dimenticandoti che proprio tu fai parte della vita amministrativa del Comune di Spadola da oltre vent’anni, con la peculiare caratteristica di saltare da fiore in fiore come l’ape Maia tra le varie maggioranze che si sono succedute sul Comune, al solo scopo di avere qualche incarico alla comunità montana o qualche candidatura alla provincia.

Noi di Siamo Spadola, sulla nostra pagina Facebook abbiamo solo ed esclusivamente rappresentato le problematiche della collettività connesse all’attività amministrativa, non abbiamo mai offeso a livello personale, permettendoci qualche volta anche di darti qualche consiglio, non ultimo quello in cui ti si chiede di fare il sindaco e prendere in mano il timone del Comune, visto che tutte le scelte sino ad oggi fatte non sono altro che frutto della continuità della precedente amministrazione, con l’aggiunta di qualche componente  della tua maggioranza,  che addirittura ha chiesto ed ottenuto una sua scrivania all’interno della stanza del sindaco.

Certo, avremmo voluto constatare e pubblicare delle cose positive eventualmente fatte dalla tua amministrazione, ma sino ad oggi dobbiamo limitarci a mettere in evidenza, oltre che le passerelle pubbliche, la sola raccolta differenziata (tra l’altro obbligatoria per tutti i comuni), un crisi idrica che persiste anche in inverno, balconi demoliti nelle pubbliche piazze senza le dovute ordinanze e fatte da persone non autorizzate, la chiusura di una strada pubblica perché invasa dai rifiuti, l’acquisto tanto sbandierato ma non fruttifero della foto-trappole, la cessione in fitto di un locale all’interno del municipio.

Per quanto attiene la Tari noi ci siamo limitati a pubblicare un parere ministeriale inerente un’interrogazione parlamentare circa l’applicazione della quota variabile per le pertinenze. Non abbiamo accusato nessuno né tantomeno dato delle colpe all’ufficio tributi del Comune.

Abbiamo solo segnalato ai cittadini tale situazione, invitando gli stessi a recarsi presso l’ufficio preposto, qualora avessero riscontrato errori nelle loro bollette. Nulla di più corretto e di costruttivo nei confronti della comunità spadolese.

Ma solo il fatto che come minoranza ci siamo interessati al problema ciò vi ha creato del panico, vi siete sentiti attaccati sul caro-tariffe della Tari.

Proprio tu, caro sindaco che per tale problema hai indetto una pubblica assemblea contro l’amministrazione Barbara quando ancora ne facevi parte parlando del grave peso delle tariffe Tari per gli spadolesi-

Ma erano altri tempi, si era in cerca di consensi elettorali. Oggi che della questione s’interessa  la minoranza del Gruppo Siamo Spadola, si parla di tentativo di denigrazione della maggioranza.

Pertanto, ancora oggi ribadiamo ai cittadini tale situazione invitando gli stessi a recarsi presso il Comune ed eventualmente verificare la posizione Tari, producendo documentazione possibilmente più chiara circa le dimensioni e/o la consistenza delle abitazioni e delle relative pertinenze-

Siamo convinti che l’ufficio preposto del Comune a cui va riconosciuto il proficuo lavoro  darà il proprio contributo per eventuali correzioni-

A proposito del canone di depurazione e del funzionamento o meno del depuratore, vogliamo mettere in evidenza che un conto è il canone di fognatura alla quale gli utenti sono allacciati ed un altro è il canone di depurazione. Se tu sei sicuro che questo è funzionante allora continua ad applicare il relativo canone ai cittadini, però, qualora detto impianto non dovesse “veramente” funzionare, ci preme ricordare che le responsabilità potrebbero essere ben più serie. Quindi a tal proposito più che asserire cose campate in aria basandoti su semplici comunicati, ti consigliamo di accertarti con la serietà che il caso richiede.

Relativamente ai mancati incarichi a professionisti  Spadolesi ci rifacciamo a quanto detto prima e cioè che tutto viene fatto in continuità della precedente amministrazione comunale.

Anche in tale circostanza abbiamo messo in risalto l’occasione persa  per i tanti giovani diplomati e laureati di Spadola, fatta eccezione per “il buon Parise” e suoi famigliari, perché di sicuro, in qualità di avversario politico non avrebbe nulla preteso.

Tutte le giustificazioni dell’amministrazione comunale date in merito a tale questione sono solo chiacchiere, delle semplici barzellette, nonché sono una vera e propria offesa all’intelligenza dei laureati spadolesi, i quali,  addirittura, con la crisi di lavoro che c’è  avrebbero rifiutato tali incarichi poiché ritenuto basso l’onorario  loro offerto.

E non venirci a dire che il conferimento degli incarichi professionali spetta all’ufficio tecnico comunale, questo lo sappiamo benissimo, ma non possiamo e non vogliamo immaginare che il Sindaco di un Comune non sappia nulla di tali nomine. Qualora questo fosse vero dimostra ancora di più la continuità della vecchia amministrazione. Quindi, oggi più che mai ci chiediamo: chi è il Sindaco?

Abbiamo ritenuto doveroso fare il nostro dovere di minoranza il seno al consiglio comunale proprio in rispetto di quella che tu definisci “cocente sconfitta”, quel dovere che giorno per giorno ci vedrà impegnati al controllo di tutti gli atti amministrativi tra i quali procedimenti ed esisti di gare d’appalto, le forniture dei materiali ivi compreso quella del gasolio da riscaldamento, l’elenco dei fornitori e l’eventuale rotazione tra essi ed ogni altro atto che rientri nel compito di controllo della minoranza

Il Gruppo consiliare SiAmo Spadola

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Serra e Spadola, continuano i controlli dei Carabinieri nelle aziende agricole: oltre 10.000 euro di multe ad ottobre

Continuano i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno in materia di lavoro e di sicurezza agroalimentare. Nel corso della giornata del 17 ottobre, nell’ambito di pianificati controlli volti a garantire il rispetto delle normative di riferimento nello specifico ambito, i Carabinieri della Stazione di Serra San Bruno, unitamente ai Reparti Specializzati dell’Arma del Comando per la tutela del lavoro (NIL) e i Carabinieri Forestali della Stazione di Serra San Bruno, sono intervenuti presso alcune aziende agricole, dove sono state applicate sanzioni amministrative per varie violazioni in materia di Lavoro e nel settore agricolo pari ad euro 6.500 complessivi. Nel contesto sono stati sequestrati 2 cavalli per un valore complessivo di 7000 euro.

Già da diversi mesi, i militari dell’Arma sono impegnati ad effettuare una serie di verifiche nello specifico settore.

Nei primi giorni del mese di Ottobre, sempre i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno hanno effettuato una serie di controlli in vari comuni dell'area elle serre vibonesi che portavano a vari sequestri e a a circa 4500 euro di sanzioni amministrative.

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Il canto e la testimonianza di don Giosy Cento nella chiesa Matrice di Serra San Bruno

“Diffondete il bello e la gioia di essere cristiani”. È stato questo l’invito più caloroso che don Giosy Cento ha rivolto ai numerosi giovani dei cori parrocchiali accorsi sabato pomeriggio nella chiesa Matrice di Serra San Bruno.

Una manifestazione all’insegna del canto e della testimonianza, quella che ha visto come protagonista il sacerdote che ha scelto di servire Dio in un modo del tutto speciale: attraverso la musica e le sue canzoni.

Don Giosy ha inciso più di mille brani, realizzato oltre tremila concerti e di sé dice di amare sentirsi chiamare “il prete che canta”.

Le note di alcuni suoi brani più noti e significativi, ieri, hanno pervaso la principale chiesa di Serra, ma soprattutto toccato il cuore dei numerosi partecipanti, tanto emozionati quanto felici di esibirsi anche di fronte ad uno dei cantautori cattolici più seguiti e suonati nelle chiese d’Italia.

Alle performances dei cori parrocchiali, ha fatto seguito un mini-concerto di don Giosy, apprezzato anche per le meditazioni che hanno fatto da intermezzo ai brani. I cori che hanno preso parte alla manifestazione provenivano da Spadola (coro “Santa Maria sopra Minerva”, con tanti bambini che hanno suscitato apprezzamento e gioia tra il pubblico), Simbario (coro “She’mà”), Roccelletta di Borgia (coro “Santa Maria della Roccella”), Centrache (coro “Onofrio Casalinuovo”) e Serra San Bruno (coro “Parrocchia S. Biagio”).

Il concerto di don Giosy è stato suggellato dalla celebrazione della Santa Messa, animata da tutti i cori presenti e concelebrata dallo stesso cantautore insieme al parroco di San Biagio, don Leonardo Calabretta, al rettore del Santuario di Santa Maria, don Bruno La Rizza (promotore dell’evento) e al sacerdote serrese, parroco di Roccelletta, don Raffaele Zaffino

Al termine della celebrazione, don Giosy si è amabilmente intrattenuto con chi voleva scattare anche solo una foto per avere un ricordo di un pomeriggio che a molti sarà sicuramente rimasto impresso nel cuore.   

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