Sorianello, 28enne assolda due giovani per ricattare l'ex amante: i dettagli degli arresti

I Carabinieri hanno arrestato e sottoposto al regime dei domiciliari tre persone considerate responsabili di un pestaggio ed un ricatto ai danni di un imprenditore 37enne. In manette sono finiti una donna nata in Albania e residente a Torino, un 31enne che vive nel Vibonese ed un 25enne di Sorianello di cui abbiamo dato notizia qui. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma la ventottenne avrebbe pagato i due calabresi per intimidire, picchiare e ricattare l'ex amante. Sono loro contestati, a vario titolo, i reati di tentata estorsione ed usurpazione di titoli. Sulla scorta di quanto ipotizzato dagli inquirenti, un mese fa i due calabresi, simulando di essere Carabinieri, hanno intimato l'alt alla vittima, scovata a San Maurizio Canavese. Sceso dalla vettura dietro costrizione degli aggressori, l'imprenditore è stato malmenato con una tale violenza che i medici hanno emesso una prognosi di oltre quattro settimane. A questo si aggiunga che, se non avesse loro consegnato la somma di 20 mila euro, lo hanno minacciato di rivelare i dettagli della relazione clandestina ai suoi familiari. Denunciato l'accaduto, poco più di una settimana addietro, l'uomo si è ritrovato sulla cancellata della propria abitazione una busta in cui erano stati collocati una molotov e quattro munizioni calibro 357 magnum. Gesto che i presunti autori hanno accompagnato ad un sms di avvertimento inviato al 37enne. 

 

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Fabrizia, rimesso in libertà il 35enne di Serra che aveva aggredito i carabinieri

È stato convalidato l’arresto di D.B., il 35enne che si era reso protagonista di un’aggressione ai carabinieri dopo non essersi fermato all’alt. In particolare, aveva rotto il parabrezza della macchina dei militari e sferrato un calcio allo zigomo ad un appuntato che poi era stato costretto a recarsi al Pronto soccorso. Il serrese, che vive a Fabrizia e che è difeso dall’avvocato Vito Michele Regio, è stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

Reagisce ad un insulto colpendo un uomo con il bastone: denunciato

Personale della Polizia Ferroviaria ha denunciato un cinquantanovenne che avrebbe aggredito con il bastone un uomo di origine extracomunitaria. Secondo quanto raccontato dallo stesso indagato, si sarebbe trattato di una reazione all'insulto che la vittima gli aveva rivolto. L'episodio si è verificato a Reggio Calabria. Il colpo patito ad una mano ha reso necessario, per l'uomo di 48 anni che ha subito l'aggressione, il trasporto agli Ospedali Riuniti a bordo di un'ambulanza del 118. Guarirà in sei giorni ed ha già lasciato il nosocomio reggino. Gli agenti hanno sequestrato il bastone. 

 

 

Suora calabrese derubata a Napoli

Una suora calabrese di 78 anni è stata derubata nel quartiere Vasto, di Napoli, la città nella quale vive in un istituto. La religiosa, era appena uscita da un ufficio postale nel quale aveva prelevato poco meno di 3 mila euro, quando è stata avvicinata da un ragazzo che con violenza le ha sottratto l’intero importo. Scappato a bordo di uno scooter guidato da un complice, del malfattore si sono perse le tracce. Colta da malore, la suora è stata condotta in ospedale dove, oltre allo stato di choc, non le è stato riscontrato alcun danno fisico. I soldi erano destinati a finanziare alcune attività sociali svolte dall’istituto di cui fa parte la religiosa.

 

Aggredisce medico ed infermiere del 118: arrestato dai Carabinieri

Un 39enne è stato arrestato dai Carabinieri: deve rispondere del reato di danneggiamento aggravato. il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai militari dell'Arma di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, durante la notte. Già coinvolto in passato in vicende giudiziarie, si è scagliato contro il medico e l'infermiere del Servizio 118 che gli avevano prestato soccorso dopo averlo rinvenuto sull'asfalto, svenuto probabilmente perché ubriaco e drogato. Mentre lo trasportavano in ospedale a bordo dell'ambulanza, il 39enne si è ripreso ed ha colpito i due sanitari, provocando peraltro danni ingenti all'automezzo. A fermarlo sono stati i Carabinieri. Comparirà adesso davanti al Giudice di Paola dove sarà sottoposto a processo per direttissima.

Addetti centro d'accoglienza aggrediti da cinque nigeriani

E' stato necessario l'intervento dei Carabinieri per ripristinare le condizioni di sicurezza nella struttura "12 stelle", a San Nicola dell'Alto, nel Crotonese, in cui vengono accolti i migranti che approdano in Italia. Cinque addetti, infatti, sono stati vittime di un'aggressione da parte di quattro persone di origini nigeriane che lamentavano ritardi nelle operazioni burocratiche previste per il rilascio del permesso di soggiorno. Ad essere assaliti sono stati, fra gli altri, Francesco Vizza, presidente della cooperativa "Agape", cui è affidata la gestione del Centro. Una donna, inoltre, ha gettato alcol all'indirizzo di Tiziana Francesca Basta, vice sindaco e responsabile della struttura, provando poi ad appiccare le fiamme.   

Vibo, bloccata una donna che voleva aggredire giudice in Tribunale

Una donna di 65 anni ha tentato di colpire con un martello di gomma rigida un giudice, venendo bloccata dal pronto intervento degli addetti alla sorveglianza presenti. Autrice del gesto, verificatosi all'interno dell'edificio che ospita gli uffici del Tribunale vecchio, M.C.S. che già in altre circostanze aveva compiuto azioni analoghe per le quali era stata oggetto di segnalazioni. L'anziana sostiene di essere stata raggirata da un tizio, al quale i giudici hanno comminato una condanna ritenendolo responsabile del reato di truffa aggravata e che si faceva consegnare soldi a fronte di promesse di assunzione. Una condotta illecita che, prima del processo d'Appello, è destinata ad essere prescritta. Un inganno costato alla donna una cifra pari a  265 mila euro.

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Tre agenti di Polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto

Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe (Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria), hanno fatto sapere che un detenuto recluso nel carcere di Castrovillari, in provincia di Cosenza, ha aggradito tre agenti. Vittime un assistente capo, un ispettore ed un sovrintendente, ripetutamente colpiti con calci e pugni. I due rappresentanti sindacali spiegano che: "Sono sempre più frequenti le aggressioni agli agenti nelle carceri italiane. A Castrovillari c'è carenza di personale".

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