Serra, il servizio di raccolta dei rifiuti sarà attivo anche domani

Il servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati si svolgerà regolarmente anche nella giornata di domani, mercoledì 1 maggio.

A darne notizia è il comune di Serra San Bruno, che fa sapere che il servizio sarà garantito come da calendario. 

 

Fabrizia, il sindaco Fazio: "Dimezzata la tariffa dei rifiuti. In arrivo importanti novità sulla raccolta differenziata"

"La tariffa per la racconta dei rifiuti solidi urbani per il 2019 è stata ridotta di una percentuale che oscilla tra il 30 ed il 47 per cento".

È quanto scrive in una nota il sindaco di Fabrizio, Francesco Fazio.

La rimodulazione della tariffa interesserà anche "gli emigrati, le cui bollette subiranno una decurtazione del 30 per cento rispetto al 2018".

Dopo aver ringraziato cittadini e dipendenti comunali per la collaborazione che ha permesso di portare la differenziata al 49 per cento, il primo cittadino fabriziese ha preannunciato il potenziamento del servizio, con l'acquisto di un nuovo automezzo destinato alla raccolta.

Fazio ha, quindi, fatto sapere che, a breve, i cittadini "riceveranno delle compostiere per la trasformazione dell'umido in organico".

Infine, per quanto riguarda la raccolta dei materiali in plastica, il sindaco ha annunciato l'installazione di un raccoglitore grazie al quale, al momento del conferimento, i cittadini riceveranno in cambio dei buoni. 

Arena, sequestrata area di stoccaggio di rifiuti speciali

I militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Vibo Valentia, coadiuvati dai militari della Stazione carabinieri forestale di Serra San Bruno, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di illeciti ambientali, con particolare riferimento alle violazioni connesse al ciclo dei rifiuti, hanno trovato, in località “Biviere” – Area P.I.P. del comune di Arena su un piazzale di circa 200 metri quadrati, attiguo ad un opificio, un deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi.

I rifiuti, costituiti da sacchi contenenti imballaggi, spugne, polistirolo e ritagli di pellame, elettrodomestici fuori uso, pneumatici e mobili fuori uso, per un totale di circa 40 metri cubi, sarebbero riconducibili all’attività di una azienda di produzione di divani e mobili, il tutto in violazione ai quantitativi consentiti dalla normativa di settore.

Il piazzale ed i rifiuti, sono stati posti sotto sequestro, mentre l' amministratore unico dell'azienda è stato deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria.

A carico dell'uomo è stata elevata, inoltre, una sanzione amministrativa per omessa tenuta del registro di carico e scarico di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dall’attività’ di produzione.

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Rifiuti speciali date alle fiamme, denunciato imprenditore

Sono stati attratti da una fumata nera e densa.

Così i carabinieri forestale della Stazione di Cosenza hanno accertato l’illecita combustione di rifiuti speciali all’interno di una azienda in località Santa Chiara di Rende.

Durante il controllo, i militari hanno documentato la combustiine di rifiuti speciali, quali imballaggi in plastica; pannelli in legno truciolare rivestiti in laminati plastici e assemblati mediante colle e resine sintetiche, rifiuti Raee, quali un aspirapolvere, lampade, oltre a pneumatici, tubature in plastica per cablaggi elettrici e tubature per scarichi domestici.

Al momento del controllo era presenta il titolare dell’azienda al quale, dopo i rilievi di rito e dopo aver fatto spegnere le fiamme, gli uomini dell'Arma hanno contestato il reato di illecita combustione di rifiuti in violazione al codice dell’ambiente.

 

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Rifiuti abbandonati in prossimità di un torrente, una denuncia

I finanzieri della Sezione operativa navale di Corigliano Calabro, nel corso di un’attività di tutela dei beni demaniali, nel territorio comunale di Corigliano Rossano, hanno individuato un’area pubblica, a ridosso del torrente Gennarito, dove era stato abbandonato un consistente quantitativo di rifiuti, derivanti dallo scarto di lavorazione di autocarrozzerie.

Le fiamme gialle, sulla base di indizi rinvenuti sui rifiuti, hanno avviato un’attività info-investigativa che ha consentito di risalire all’autocarrozzeria dove era ancora presente un’autovettura in riparazione dalla quale proveniva uno dei ricambi abbandonati.

I militari hanno così identificato il presunto responsabile, che è stato, quindi, denunciato alla competente Procura della Repubblica di Castrovillari per le violazioni di cui al Testo Unico dell’ambiente.

 L'uomo, che sarà obbligato alla bonifica dell'area inquinata, è stato segnalato, inoltre, per l’applicazione di una sanzione amministrativa il cui importo può arrivare fino a 26 mila euro.

 

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Sacchetti dei rifiuti abbandonati per strada, decine di sanzioni nel Vibonese

Sono state intensificate le attività di controllo del territorio, svolte dal Gruppo carabinieri forestale di Vibo Valentia al fine di prevenire e reprimere i reati ambientali.

Particolare attenzione è stata posta al fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti che, negli ultimi tempi, si è notevolmente riacutizzato.

Attraverso i servizi di pattugliamento del territorio, espletati sia in aree urbane che rurali e montane della provincia, i militari hanno sanzionato diverse persone, sorprese ad abbandonare ai margini delle strade sacchetti di rifiuti domestici.

Dall’inizio dell’anno, i carabinieri forestali hanno accertato diversi illeciti amministrativi, per i quali sono previste sanzioni per un importo complessivo di circa 5 mila euro. 

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Gestione illecita di rifiuti, sequestrato centro di raccolta

I carabinieri forestale della Stazione di Trebisacce ed i carabinieri di Oriolo, hanno posto sotto sequestro il centro di raccolta comunale dei rifiuti ubicato in località “Ponte Falce” nel Comune di Oriolo (CS).

 La struttura, utilizzata a supporto del servizio di raccolta “porta a porta”,  è ubicata in un'area vincolata paesaggisticamente, poiché a ridosso della sponda destra del torrente “Raia”.

Al suo interno i militari hanno riscontrato che era in atto una forma di gestione illecita di rifiuti, in quanto effettuata in difformità rispetto ai requisiti tecnico-gestionali previsti dalle norme vigenti in materia.

In particolare, sono state rilevate varie irregolarità, sia per quel che riguarda l’assenza dell’obbligatoria cartellonistica e di personale addetto alla struttura, sia per quel che attiene le modalità con cui i rifiuti, di tipo pericoloso e non, venivano raccolti e raggruppati al suo interno.

Inoltre, fuori dagli appositi cassoni scarrabili sono stati trovati rifiuti di vario genere, in uno stato di degrado che evidenziava che da molto tempo non avvenivano operazioni di rimozione, pulizia e disinfezione.

I militari hanno, quindi, sottoposto a sequestro l'area, i cassoni ed i rifiuti presenti. 

Contestualmente sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari i presunti responsabili.

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Gestione illecita dei rifiuti, sequestrata area comunale

I carabinieri forestale della Stazione di Trebisacce hanno posto sotto sequestro un'area di circa mille metri quadrati in località “Tarantino”, nel Comune di Albidona.

In particolare, durante il controllo della zona, i militari hanno rinvenuto in un bosco, un cassone scarrabile colmo di rifiuti ingombranti e vari cumuli di rifiuti (materiale proveniente da demolizioni, pneumatici fuori uso, bidoni metallici e lattine) accumulati direttamente sul suolo ed esposti alle intemperie.

Nel corso dell'attività, gli uomini dell'Arma hanno rilevato, inoltre, la presenza di rifiuti pericolosi, quali apparecchiature elettroniche non trattate, ovvero non private delle componenti pericolose (televisori e schermi a tubo catodico Crt e frigoriferi non privati di compressore e liquido refrigerante).

I successivi accertamenti hanno, quindi, permesso d'individuare la proprietà dell'area nel Comune d'Albiona che, tramite personale dipendente, accumulava i rifiuti per poi avviarli verso le strutture deputate allo smaltimento. 

Considerato che l’attività era svolta in assenza delle necessarie autorizzazioni e senza rispettare le previste norme tecniche, i militari hanno sottoposto a sequestro il sito, la strada d'accesso, il cassone ed i rifiuti rinvenuti sul suolo.

Contestualmente, i presunti responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

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