Calabria disperata, ma i consiglieri continunano polemica sulla dieta mediterranea

"Siamo unitariamente concordi sulla necessità di promuovere e valorizzare le sane abitudini alimentari della Dieta mediterranea, i cui termini dell’iniziativa legislativa sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi". E' quanto dichiarano in una nota i componenti del Gruppo consiliare alla Regione del Nuovo Centrodestra.  "Ci fa altresì piacere  - affermano - che sia entrato in agenda il tema della Dieta Mediterranea, sul quale il Governo regionale intende investire, in quanto noi dell’NCD avevamo visto lungo, considerato che ad interessarsi dell’argomento, a suo tempo, fu il consigliere regionale Grillo, oggi coordinatore della provincia di Vibo Valentia. Occorre evidenziare che la mancata attuazione della legge 45/2013 ha procurato ritardi enormi, che difficilmente verranno colmati prima della chiusura dell’Expo, al quale avremmo dovuto partecipare da protagonisti, visto che la legge in questione prevedeva uno stand dedicato. Ciò che ci lascia perplessi non è certo la volontà di interessarsi all’argomento dei consiglieri Greco e Sergio, ma l’ostinazione ad abrogare una legge in vigore, senza contemplare la possibilità di modificarla o integrarla, considerato che la proposta di Greco e Sergio si pone gli stessi obiettivi dell’attuale legge regionale 45/2013, approvata dall’assemblea legislativa calabrese appena un anno e mezzo fa. Questo perché  si avrebbe il caos procedurale come unico effetto della duplice approvazione". "Ci sembra, infine, uno sgarbo istituzionale - sostengono gli esponenti di NCD-  impossessarsi della titolarità di una norma approvata dalla precedente legislatura, su proposta del consigliere Alfonso Grillo. Pertanto, siamo pronti a discutere su eventuali interventi migliorativi che possano contribuire a rendere la materia già legiferata ancor più ricca. Al contrario, qualora l’Amministrazione Oliverio intenda acquisire un merito che non gli appartiene, dopo aver tra l'altro omesso di violare la legge 45/2013 danneggiando l’iter di attuazione della norma già in essere, i cui effetti avrebbero dovuto già dare i frutti all'Expo, siamo pronti a contrastarla con ogni mezzo politico fornitoci dalla legge”.  

 

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