Alleanza Calabrese attacca: "Beni confiscati consegnati in un bene sottratto ai reggini"

"Sono stati consegnati i beni confiscati alla mafia in una parata effettuata al Miramare, bene dei reggini, sottratto ai reggini in modo illegale, non trasparente e truffaldino da Falcomatà e i suoi compari e consegnato brevi manu, gratuitamente, ad altri loro compari". E' quanto dichiara in una nota Enzo Vacalebre, presidente di Alleanza Calabrese. "Perché - si domanda il massimo responsabile del movimento autonomista - il Direttore dell’Agenzia Beni Confiscati, il Prefetto Umberto Postiglione ed il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, prima di recarsi al Miramare non si sono chiesti lo stesso edificio è stato affidato? Perché la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, dopo la denuncia di Alleanza Calabrese non è andata fino in fondo sull'assegnazione del Miramare con la quale Falcomatà ha regalato un bene pubblico di inestimabile valore ad una associazione senza né arte né parte? Perchè la regalia all'associazione Sottoscala è stata fatta cadere nel dimenticatoio del codice penale? Perchè la nuova assegnazione ha posto dei paletti in merito alla partecipazione alle associazioni no profit, se non provviste di licenza di somministrazione di alimenti e bevande? Perché queste associazioni no profit perché hanno partecipato al bando sapendo di dover investire decine e decine di migliaia di euro per un bene da gestire per soli tre mesi? Altri quesiti, molto precisi, saranno posti nell'ennesima denuncia che, questa volta, presenteremo alla Guardia di Finanza la prossima settimana. Le opzioni sono solamente due. O nero o rosso. Le cinquanta sfumature di grigio esistono solo al cinema o nei romanzi.  O Enzo Vacalebre, in qualità di denunciante, doveva essere immediatamente querelato per calunnia o la magistratura si sarebbe dovuta attivare, sempre immediatamente, per andare a chiedere le carte al Comune di Reggio Calabria e verificare gli accadimenti che hanno portato alla prima ed alla seconda assegnazione dell’albergo. Ancora niente di tutto questo è accaduto. Ci si è attivati solo per organizzare la parata per la consegna di beni illegali ad una amministrazione che dell'illegalità ha fatto la sua bandiera, annegando quella di San Giorgio tra i rifiuti da riciclare, visto che ancora il pennone centrale del Palazzo di Città non viene esposto. Partiamo dal significato di mafia che i dizionari interpretano come formata da persone che usano illecitamente il potere anche a danno di qualcuno o qualcosa per conseguire i loro interessi particolari". "Alleanza Calabrese - termina la nota- allora si chiede che cosa è la mafia e chi la rappresenta  in città. Se Falcomatà non fosse sindaco i suoi comportamenti si potrebbero ritenere da mafioso? Se gli assessori non fossero assessori, i loro comportamenti si potrebbero ritenere da mafiosi? Se i consiglieri non fossero consiglieri i loro comportamenti si potrebbero ritenere da mafiosi? Che la vergogna ricopri la città!"

                                                                          

 

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