I carabinieri hanno tratto in arresto un 41enne di Reggio Calabria, già noto alle Forze dell’ordine, per il reato di furto aggravato, in ottemperanza all’ordine di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, concordante con le risultanze investigative emerse nel corso dell’attività d’indagine condotta dai militari, che ha consentito di raccogliere “gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza” a carico del soggetto per i fatti commessi nell’aprile del 2008. L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Arghillà.

Questa mattina i Carabinieri hanno tratto in arresto, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica, il 28enne Vito Sarcinelli, di Motta San Giovanni, per il reato di furto aggravato. I fatti risalgono all’aprile del 2015 allorquando i Carabinieri della Stazione di Lazzaro, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato a contrastare i reati di natura predatoria, hanno sorpreso il giovane intento a forzare e successivamente ad asportare un ciclomotore parcheggiato nei pressi dello scalo ferroviario di Lazzaro. Immediatamente intervenuti, i militari sono riusciti prontamente a bloccare il giovane che è stato tratto in arresto nella flagranza di reato di furto aggravato e successivamente posto agli arresti domiciliari. Al termine delle incombenze di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Arghillà di Reggio Calabria dove dovrà ora scontare la pena di 4 mesi  di reclusione.

Il Corpo forestale dello Stato ha accertato nuove violazioni alle norme paesaggistico-ambientali. Personale dei Comandi  Stazione Forestale di Acri e  Cosenza è infatti intervenuto in località “Timpa di Sartano” nel Comune di Torano Castello dove erano in corso dei lavori di messa in sicurezza idraulica del corso del torrente Salice effettuati sulla scorta di un’ordinanza di “necessità e urgenza” del sindaco. Durante il controllo, alla presenza della ditta boschiva incaricata di effettuare i lavori, si è accertato la realizzazione ex novo di una pista della lunghezza di 140 metri circa e larghezza media di 6 all’interno di un’area boscata con conseguente estirpazione delle specie forestali radicate lungo il percorso. Oltre a ciò è stato anche accertata la realizzazione di un fosso di scolo delle acque superficiali, con ulteriore estirpazione di ulteriori piante. Da successive verifiche si è accertato anche che tali lavori, realizzati in assenza delle necessarie autorizzazioni, oltre ad interessare un’area di proprietà comunale avevano interessato anche terreni di privata proprietà. Tali terreni di privata proprietà, sono stati oggetto, oltre che dei lavori edili abusivi, anche del taglio e dell’asportazione di piante forestali radicate. I forestali intervenuti, dopo gli accertamenti  di rito, hanno proceduto al sequestro, a carico dell’Ente comunale e del titolare della ditta boschiva di Acri, dell’area oggetto di intervento dell’estensione di 5000 mq circa e di parte del legname illecitamente abbattuto e trafugato, contestando i reati di violazione delle norme urbanistico-edilizie e paesaggistico-ambientali, nonché il reato di furto aggravato. La competente Procura della Repubblica di Cosenza ha convalidato il sequestro in ordine all’ipotesi di reato contestata.

I Carabinieri, all'esito di accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà R.T., di 46 anni 46, e R.G., di 34 anni 34, entrambi di Scilla,  in provincia di Reggio Calabria per il reato di furto aggravato di acqua poiché, tramite la realizzazione di allacci abusivi alla rete idrica comunale, alimentavano le rispettive abitazioni di residenza. 

I carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato un 52enne di Reggio Calabria, per il reato di furto aggravato poiché è stato sorpreso dai militari operanti all’interno della dismessa area industriale denominata “Officine grandi riparazioni”, di proprietà delle Ferrovie dello Stato s.p.a., quando aveva già asportato e accantonato dei profilati in alluminio del peso di  20  kg circa, pronti per essere caricati all’interno di un furgone appositamente parcheggiato nei pressi del muro di cinta del complesso industriale. 

Nell’ambito di mirati servizi volti al monitoraggio di cittadini comunitari ed extracomunitari dimoranti nell’ambito del Comune di Corigliano Calabro e disposti dalla Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro, i  militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno rintracciato, presso la frazione Schiavonea, un 43enne bulgaro destinatario di Ordine di Carcerazione per il reato di furto aggravato commesso nel proprio Paese di origine nell’anno 2013. Espletate le forme di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione della Corte di Appello di Catanzaro.  

Risponde del reato di furto aggravato un ragazzo di 16 anni che i Carabinieri hanno tratto in arresto dopo averlo individuato nell'atto di rubare soldi dentro un appartamento di Ardore, in provincia di Reggio Calabria. Come disposto dall'Autorità Giudiziaria, i militari dell'Arma hanno accompagnato il giovane presso il Centro di Prima Accoglienza di Catanzaro. 

I carabinieri hanno tratto un 26enne di San Procopio, per il reato di furto aggravato, poiché, durante un controllo eseguito presso l’abitazione della predetta, i militari operanti, unitamente al personale tecnico della società “Italgas spa”, hanno accertato la manomissione del misuratore di consumo del gas, consentendone la libera erogazione. Nel medesimo contesto, è stato altresì deferito in stato di libertà per lo stesso reato il coniuge convivente, di anni 31, al momento dimorante in Francia.