Ubriaco, minaccia con una pistola scacciacani dipendente e proprietario di un bar

Armato di una pistola scacciacani, si sarebbe scagliato contro un barista ed il titolare dello stesso esercizio commerciale in seguito al rifiuto, da essi opposto, di servirgli alcol. E' per queste motivazioni che nei confronti di un uomo è scattata la denuncia da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina  che gli contestano i reati di lesioni personali, minaccia e porto improprio di oggetti atti ad offendere. Sulla base della ricostruzione fornita dai militari dell'Arma, l'individuo, in evidente stato di ubriachezza, si sarebbe reso prima responsabile di minacce rivolte all'addetto che si trovava al bancone del bar. In seguito all'intervento del proprietario, l'indagato ha centrato quest'ultimo al viso con il calcio dell'arma. Con l'intento di scappare, una volta trovatosi all'esterno, avrebbe poi sparato un colpo di pistola. Gli investigatori, identificato il sospettato, hanno perquisito la sua abitazione scoprendo la pistola. 

Maltratta, minaccia e picchia la giovane moglie: arrestato dalla Polizia

Nella giornata del 22 luglio, gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto, in flagranza di reato,un uomo di 32 anni, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti, lesioni personali e minaccia nei confronti della moglie. Gli agenti,  intervenuti in seguito alla chiamata al 113 della donna, l'hanno trobvata in lacrime mentre il marito, furibondo, continuava ad inveire verbalmente contro di lei anche al cospetto degli operatori in divisa. I poliziotti, compiuti i primi accertamenti info-investigativi e verificato che l’uomo, G.G., non era nuovo a comportamenti violenti nei riguardi della moglie, hanno proceduto all’immediato arresto dello stesso in flagranza di reato. L'episodio è accaduto a Reggio Calabria.  Anche in questo intervento gli operatori dell’U.P.G.S.P. si sono avvalsi del protocollo "E.V.A.”" acronimo di “Esame delle Violenze Agite” elaborato per la gestione dei tristi episodi di liti in famiglia. La creazione di una check-list, da cui emergano alcuni "indicatori" di violenza domestica, compilata di volta in volta dagli operatori delle Volanti negli interventi per liti in famiglia, ha consentito loro di reperire informazioni essenziali per il prosieguo dell’attività, soprattutto riguardo al raccordo dei singoli episodi di violenza, che può portare, come nel caso di specie, a ricostruire l’abitualità nel reato di maltrattamenti in famiglia consentendo, nei casi di flagranza di reato, l’arresto obbligatorio per l’autore delle violenze perpetrate fra le mura domestiche.

 

 

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Operazione "Quieta non movere": 6 arresti per estorsione, rapina e lesioni personali

Alle prime luci dell’alba di oggi, sei persone, ritenute gravemente indiziate di estorsione, rapina e lesioni personali aggravate, sono state tratte in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi. Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto, erano state avviate nel novembre 2015, a seguito di una ripetuta serie di informazioni e segnalazioni raccolte dai militari, secondo cui in paese vi era un gruppo di soggetti del luogo, che facendo leva su una reputazione criminale costruita nel tempo e sui precedenti di alcuni di essi, era solito commettere con prepotenza varie aggressioni, minacce e danneggiamenti, mai denunciati dalle vittime per via del timore che si era diffusamente consolidato nei confronti degli autori.  Proprio nell’ambito di tale quadro socio – criminale (da cui è derivata anche la denominazione dell’operazione "Quieta non movere"), è maturato l’episodio oggetto di indagine, nell’ambito del quale tali condotte hanno assunto a tutti gli effetti la forma di fattispecie di reato quali estorsione, rapina e lesioni personali, tutti pluriaggravati. Le numerose acquisizioni info – investigative dei Carabinieri della Stazione di San Giorgio Morgeto avrebbero infatti consentito di riscontrare che gli indagati, ritenendo due abitanti del luogo responsabili di una truffa commessa in danno di uno di essi, nel novembre 2015, li avrebbero condotti forzatamente in un luogo appartato, percuotendoli ripetutamente fino a cagionare ad entrambi diverse lesioni al volto ed in varie parti del corpo, obbligandoli a consegnare una somma contante di 1.500 euro, a titolo di ristoro per il danno subito a seguito della citata truffa. Le risultanze investigative così acquisite dai Carabinieri e vagliate dalla Procura della Repubblica, hanno quindi determinato l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del 56enne G.S., del 39 enne A.S. (gravato da precedenti per associazione di tipo mafioso, furto aggravato, estorsione, calunnia, porto abusivo di armi, interruzione di pubblico servizio, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta, truffa e violenza privata), del 48enne D.A. (gravato da precedenti per associazione di tipo mafioso, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione, furto aggravato, violazioni in materia di armi e stupefacenti, sostituzione di persona), del 22enne G.A., del 26 enne V.A. (gravato da precedenti per sostituzione di persona) e del 26enne D.F.  (gravato da precedenti per rapina e porto abusivo di armi).

 

Rapina e lesioni, arrestato un giovane

In esecuzione dell’ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali, i carabinieri della Stazione di Polistena hanno tratto in arresto un cittadino rumeno di 20 anni, già noto alle Forze dell’ordine. Il soggetto deve espiare la pena di 7 anni e 11 mesi di reclusione per i reati di rapina aggravata continuata, furto aggravato, lesione personale, ricettazione.

Denunciato un uomo che ha picchiato la moglie

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un uomo di 40 anni per maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali. Per futili motivi, G.C., rumeno residente a Lazzaro, frazione di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, avrebbe percosso e schiaffeggitao la moglie causandole lesioni con prognosi di tre giorni. 

Aggredisce e manda in ospedale una persona: denunciato

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un uomo di 29 anni per il reato di lesioni personali. Per futili motivi, I.G., di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, avrebbe aggredito una persona cagionandole diverse ferite e contusioni con una prognosi di 15 giorni.

Finisce dietro le sbarre un 39enne che picchiava e maltrattava il padre

I Carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di un 39enne accusato di lesioni personali, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. E' stato il padre, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ad essere vittima delle sue condotte illecite a partire dal novembre dello scorso anno. I militari dell'Arma di Corigliano Calabro hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Tribunale di Castrovillar ed accompagnato l'uomo presso il carcere della città del Pollino.  

Insulta, minaccia e picchia la compagna: arrestato ancora dai Carabinieri

Un uomo di 28 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo che poco meno di un anno fa era già finito in manette con le accuse di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Condotte violente che, secondo i militari dell'Arma della Stazione di Lamezia Terme, avrebbe posto in essere ai danni della compagna e sotto gli occhi della figlia minorenne. Le indagini, compiute anche con l'ausilio di testimonianze considerate preziose dagli inquirenti, avrebbero consentito di appurare che G. V., una volta rientrato presso l'abitazione che condivideva con la vittima, aveva ricominciato a minacciare e picchiare la donna a cui, peraltro, intimava ripetutamente di non avere alcun tipo di contatto con i colleghi uomini. Una situazione divenuta insostenibile per la convivente, sempre più spaventata a causa delle azioni inconsulte del 28enne che, dopo essere finito nuovamente in manette, è stato accompagnato presso il carcere di Catanzaro. 

 

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