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La Calabria, il cinema e la zappa sui piedi

 Un bel servizio tv c’informa che a Recanati sono cresciuti tantissimo i turisti, dopo il film “Il giovane favoloso” su Giacomo Leopardi. Lo stesso è accaduto a Castellabate dopo “Benvenuti a Sud”. Ora sarei curioso di conoscere se almeno uno (01), un turista contato, sia andato a vedere Africo dopo “Anime nere”, o le scale mobili di Reggio dopo “Il giudice meschino”, e roba del genere. Non sto giudicando i prodotti artistici, che magari sono fatti bene e pigliano un mare di premi; e nemmeno nego che sulla Calabria si possano girare film negativi: Hollywood insegna, con film di denunzia eccetera che colpiscono duramente gli stessi Stati Uniti. Ma quando tutti i film e tutti i libri di successo (successo, non allargatevi!), sono il chiodo fisso della stessa lagna della mafia, e per di più con un’ingenua e poco poetica ideologia dei buoni e dei cattivi, con il corollario iellatorio che i buoni vengono sempre ammazzati; quando la Calabria è solo mafia, e nemmeno una mafia avventurosa, conflittuale, bensì solo noiosa e attaccata ai soldi come le cozze agli scogli. Chi volete che venga a vedere roba del genere, pesante come una tonnellata di granito sullo stomaco? Infatti, effetto zero: altro che Recanati. Dite voi, ma noi non abbiamo un Leopardi. Beh, a voler scavare, s se ne troverebbero di temi curiosi, con storie avvincenti, con sfondi affascinanti… anche per far piacere questa terra, che in fondo può anche piacere. Volete degli esempi? Ma no, se qualcuno ha capito e vuol fare sul serio, mi chieda dei soggetti, e me li paghi. Solo quando si passa dai soldi le cose vengono apprezzate, in Calabria. Intanto, complimenti alle Marche. Mica sono come la Calabria, che ci piglia un gusto matto a darsi la zappa sui piedi!

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