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Indecisioni e rinvii: Oliverio è già ad un bivio

La sensazione che questa legislatura sia costellata di intralci e sgambetti si sta trasformando, giorno dopo giorno, nella constatazione di fatti: il consiglio regionale svoltosi ieri ha confermato che il presidente Mario Oliverio non ha in pugno la situazione. Scegliere il presidente della commissione contro la ‘ndrangheta e quello della commissione vigilanza sta diventando un’impresa titanica. Eppure era un (facile) adempimento di inizio legislatura ed, invece, è passato quasi un anno dalle elezioni e quelle caselle sono ancora vuote. A parte i giganteschi problemi che la Calabria si porta dietro da tempo immemorabile e a parte i guai scaturiti da indagini giudiziarie che affondano le radici nel passato, Oliverio deve fare i conti con altre questioni: quelle che ha creato lui stesso, incartandosi prima con una modifica statutaria che lo ha bloccato per mesi e poi con la nomina di una giunta composta da soli esterni. Le complicazioni politiche si sono così moltiplicate perchè il governatore, anche se contornato da tanti adulatori pronti a chiedere e a prendere, in realtà inizia ad avvertire la solitudine politica. Logorato il rapporto con Guccione, scricchiolante quello con Scalzo, incerto quello con Ciconte, non gli rimane che qualche consigliere alla prima esperienza che ancora deve avere esatta contezza del funzionamento del Palazzo. Sia chiaro: nessuno proporrà una mozione di sfiducia, anche (e soprattutto) perchè non è semplicissimo trovare un impiego altrettanto redditizio come quello di sedere fra gli scranni del parlamentino calabrese. Però, fra un’inibizione e un ricorso della Ferro, fra una Rimborsopoli e un ripensamento della Lanzetta, ci può essere qualche pensiero che turba la serenità di chi sta cominciando a capire cosa significa davvero governare una regione in cui ogni mattina c’è una nuova emergenza. La strategia per uscire dal pantano non può essere quella di inseguire, uno ad uno, i consiglieri per portarli a più miti consigli. Serve, al contrario, persuaderli della bontà e della necessità della propria azione amministrativa. Avendo coraggio, carisma e qualcosa da offrire, potrebbe essere fattibile. Solo che quando le spalle non sono coperte, tutto ciò che prima era scontato diviene all’improvviso labile e nebuloso.

 

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