Il Governo autorizza il Comune di Reggio a costituire la società in house

Il dado è tratto, l'impervio percorso intrapreso mesi fa dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha raggiunto l'approdo sperato e Reggio Calabria avrà a breve l'opportunità di godere di margini di manovra normativi e finanziari che finora le erano stati preclusi. E' lo stesso primo cittadino a rivelare con comprensibile soddisfazione che: "Reggio potrà finalmente tornare alla normalità che auspichiamo da tempo. Eravamo certi che le nostre trasferte romane avrebbero dato i frutti sperati per la nostra città e per i cittadini che meritano di vivere in una città che offra e garantisca i servizi essenziali". La formalizzazione del traguardo raggiunto avverrà in occasione della prossima riunione del Consiglio dei Ministri che darà il via libera al decreto Enti Locali. La riunione svoltasi oggi nella Capitale, presenti alcuni rappresentanti dell'Esecutivo guidato da Matteo Renzi, ha sancito che le prescrizioni contenute nell'art. 27 del decreto legge 66/2014 non costituiranno un ostacolo alla possibilità, da parte di Palazzo San Giorgio, di  dar vita alla società in house concepita per garantire la conduzione di servizi di pubblica utilità. Una boccata d'ossigeno attesa, in particolare, da coloro che in passato erano stati alle dipendenze della Multiservizi e che adesso, dopo la liquidazione della Multiservizi, tirano un sospiro di sollievo vedendo la luce in fondo al tunnel. Lo specifico dettato della norma imponeva all'Amministrazione Comunale il blocco delle assunzioni in assenza del rispetto dei termini previsti (90 giorni per l'anno scorso, 60 per quello in corso) per il versamento delle somme da erogare a persone fisiche e giuridiche che vantino  crediti con l'Ente.  Della questione era stata investita l'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani nella cui Commissione preposta aveva trovato posto Falcomatà. Il modo migliore per seguire direttamente la vertenza con il Governo, senza intermediazioni. Una mossa che ha portato i frutti desiderati, soprattutto in considerazione del fatto che Roma ha accolto anche le altre richieste contenute nel dossier preparato a suo tempo dal sindaco. Un rapporto riempito di un paio di elementi decisivi per far uscire dall'impasse la città dello Stretto: rinegoziare i tassi d'interesse da pagare sui mutui contratti durante la gestione commissariale e lo slittamento al 30 luglio della data ultima per l'approvazione del Bilancio di previsione. Erano questi i tre  pilastri della strategia adottata dal primo cittadino che oggi commenta così le importanti novità: "Le nostre richieste sono state tutte ascoltate a dimostrazione che i nostri viaggi non sono stati vani, il pressing politico è servito a farci sentire nei tavoli romani, riacquistando credibilità agli occhi della politica dopo il periodo buio che Reggio ed i suoi cittadini hanno subito. Questa Amministrazione continuerà a lavorare a testa bassa sui problemi e a testa alta per le strade della città, accanto ai cittadini, nella consapevolezza che una ‘nuova primavera’ per Reggio è possibile ma la strada è ancora lunga". 

 

Sicurezza stradale: cittadini reggini ringraziano assessore Muraca e consigliere Emiliano Imbalzano

La fruttuosa collaborazione quotidiana tra il Consiglio Comunale e la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha prodotto un ulteriore risultato capace di migliorare sensibilmente il livello di sicurezza dei cittadini di Reggio Calabria. Il consigliere comunale Emiliano Imbalzano, infatti, sollecitato da un folto drappello di circa venti famiglie residenti nella Traversa Gioffrè ha, provveduto con tempestività ad interessare l'assessore Giovanni Muraca (titolare delle deleghe alla Sicurezza, Coesione sociale, Legalità, Polizia Locale e Sicurezza), affinché venisse ripristinato lo specchio lungo la via Pio XI, di fronte alla traversa Giuffrè. La circostanza che fosse rotto ormai da circa un anno ha creato nel corso del tempo serie difficoltà agli automobilisti impossibilitati ad immettersi sulla via Pio XI con tranquillità e senza correre il rischio di essere vittime di incidenti. Il consigliere Emiliano Imbalzano, fattosi portavoce delle legittime preoccupazioni dei residenti, si è attivato con l'assessore Muraca, il quale, cogliendo tempestivamente i notevoli pericoli derivanti dall'assenza dello specchio, ha provveduto con estrema celerità alla risistemazione dello specchio mancante. La soluzione, rapida ed efficace, del problema che abbassava in maniera considerevole il livello della sicurezza stradale in una zona densamente popolata, ha pienamente soddisfatto gli abitanti della zona. Essi, rassicurati dalla celerità dell'intervento, desiderano ora ringraziare il consigliere Emiliano Imbalzano e l'assessore Muraca, la cui azione rappresenta una fedele testimonianza di quanto la sicurezza, a tutti i livelli, della popolazione reggina costituisca uno dei pilastri su cui il sindaco Falcomatà e l'Amministrazione  da lui presieduta intendono, con la forza dei fatti, rinsaldare il tessuto sociale della città ed elevare gli standard qualitativi della vivibilità all'insegna del rispetto delle regole.  

Via Marina, Falcomatà ringrazia gli ex lavoratori della Multiservizi

“Un plauso agli ex lavoratori Multiservizi che coordinati dal dottor Filippo Moscato, funzionario del Comune, nei giorni scorsi hanno provveduto alla pulizia della Via Marina, del litorale reggino, dell’Arena e del Lido”. A mostrare gratitudine è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che spiega che “i lavoratori si sono adoperati con grande impegno a ritinteggiare i muri che da anni ormai erano imbrattati, a curare le aiuole e a pulire la spiaggia dai detriti accumulatisi durante il lungo inverno. Il ringraziamento da parte dell’Amministrazione è d’obbligo, anche perché dopo una prima pulizia, i lavoratori sono tornati sul posto a ritinteggiare i muri che freschi di pulizia sono stati ri-imbrattati. Tutto ciò è inaccettabile, perché si tratta di un’offesa a tutti i cittadini, una violenza al cuore della città. È un atto di grave di inciviltà che condanniamo con forza. Ribadiamo che chiunque verrà trovato in flagranza di reato sarà punito severamente. La nostra città – conclude il capo dell’esecutivo reggino - va aiutata nella rinascita e per questo motivo chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini”.

Falcomatà vola a Roma per restituire un futuro a Reggio Calabria

Il plateale braccio di ferro che, davanti agli occhi speranzosi e disillusi al tempo stesso della città, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, sta affrontando con il Governo "amico" di Matteo Renzi potrebbe presto risolversi a favore del primo cittadino. Fin dall'ingresso a Palazzo San Giorgio, è risultato chiaro che l'Amministrazione di centrosinistra avrebbe avuto l'opportunità di tirarsi fuori dalle sabbie mobili del pre-dissesto solo con il contributo decisivo di Palazzo Chigi. L'insostenibilità del Piano di rientro varato nel corso della gestione commissariale seguita allo scioglimento del Consiglio comunale per contiguità con la 'ndrangheta, del resto, è lampante a causa delle paradossali contraddizioni che ne sono alla base. Una difficoltà, quella di reggere il gravoso peso dell'abnorme indebitamento prodotto dalle conduzioni "allegre" del passato, resa ancor più inestricabile a causa della generalizzata palude economica in cui sono immersi gli enti locali e degli effetti determinati dalla crisi che nell'estremo lembo della Penisola ha desertificato un contesto sociale deindustrializzato e sprovvisto di un nocciolo duro formato dalla media imprenditoria. La volontà di restituire una parvenza di normalità alla città dello Stretto è, dunque, condizionata dalla disponibilità, eventualmente accordata dall'Esecutivo nazionale, di allargare la camicia di forza che al momento costringe l'azione amministrativa a rimanere nell'angolo dello stallo e dell'immobilismo. L'incapacità di effettuare una programmazione adeguata  si riverbera direttamente sui margini di manovra che servirebbero a ridare ossigeno ad una comunità schiacciata dall'innalzamento delle aliquote fiscali al massimo livello e dall'assenza delle risorse necessarie per una corretta erogazione dei servizi pubblici. Se soltanto si sgranasse il rosario delle vertenze sul tappeto in questi mesi, ci si renderebbe conto della polveriera che rischia di esplodere: basterebbe citare l'Atam (l'Azienda di trasporti pubblici per la quale la Procura della Repubblica ha richiesto il fallimento), la Multiservizi (in liquidazione e con i lavoratori che in questa fase vanno avanti grazie ai tirocini formativi della Regione Calabria), o ancora la pluriennale incertezza che attanaglia il percorso della Sogas (la società di gestione dell'Aeroporto). L'elenco è lungo e potrebbe proseguire oltre, comprendendo anche le tante "piccole" realtà soffocate dalla cronica assenza di liquidità. La via d'uscita individuata da Falcomatà per provare ad imboccare la strada della rinascita passa dalla necessità di apportare modifiche decisive all'articolo 41 del decreto legge 66/2014, tali da consentire la costituzione delle società in house sciogliendosi, così, dai lacci che impediscono le assunzioni alle Amministrazioni non in regola con il pagamento dei fornitori. Sono stati diversi i viaggi intrapresi dal sindaco di Reggio Calabria nella Capitale, l'ultimo nella giornata di mercoledì ed il cui bilancio è riportato in un comunicato diffuso al termine della stessa. In esso, tra l’altro, si legge che: "La battaglia politica di Falcomatà non si è esaurita al solo nodo riguardante il DL 66/2014. La discussione con il Ministero ha riguardato anche la rinegoziazione dei mutui; la ricostituzione del fondo perequativo per compensare i Comuni penalizzati nel gettito dal passaggio dall’Imu alla Tasi; l’Imu agricola, con meccanismi di compensazione per i Comuni; la richiesta di maggiore flessibilità nella gestione del sistema di contabilità per gli enti locali; la riduzione dei tagli a carico delle Città metropolitane". Una serie di misure che, se concretizzate, saranno sufficienti a far respirare le esangui casse del Comune ed a restituire un futuro ad una città piegata dal macigno del presente. 

 

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