Reggio, liberata Piazza Martiri della Rivolta

"Sabato, dopo anni di incuria e degrado, è stata liberata e restituita ai cittadini Piazza Martiri della Rivolta". A renderlo noto è un comunicato trasmesso da Alleanza Calabrese, Area Briganti, Centro Studi Tradizione e Partecipazione, Destra per Reggio, Msi-Fiamma Tricolore, Forza Italia, Forza Nuova, Fratelli d’Italia-An, Msi-Fiamma Tricolore, Movimento Indignati, Reggio Futura. "Con i lavori di bonifica e di pitturazione effettuati adesso - è scritto nella nota - è fruibile uno dei pochissimi spazi verdi esistente nel quartiere di Gebbione. Un lembo di terra reggina che ha un significato storico e sociale molto importante per la nostra comunità. Nel ricordo di Bruno Labate, Angelo Campanella e Carmelo Jaconis vittime sacrificali dei moti del ’70, che videro Reggio Calabria soccombere ad uno Stato che schiacciò con inaudita violenza l’anima di un popolo. Alla presenza di don Giorgio Costantino, parroco del Soccorso, che ha benedetto le nuove targhe apposte nella piazza, con l’inno di Mameli cantato dal coro parrocchiale e dai militanti e cittadini presenti, si è vissuto un pomeriggio nel ricordo dei nostri Martiri. Alleanza Calabrese, Centro Studi Tradizione e Partecipazione, Destra per Reggio, Msi-Fiamma Tricolore, Forza Italia, Forza Nuova, Fratelli d’Italia-An, Msi-Fiamma Tricolore, Movimento Indignati, Reggio Futura e i ragazzi di Area Briganti hanno così risposto alla totale inadeguatezza politica e gestionale dell’attuale Amministrazione alla quale chiedono con forza un impegno immediato, urgente e quotidiano nei confronti di tutto il territorio reggino". "Non bastano - sottolineano i promotori dell'iniziativa - interventi di pulizia e di manutenzione una tantum e senza programmazione tanto per farsi vedere in giro. Basta andare a leggere i capitolati d’appalto e farli applicare quotidianamente. Per anni la Città è stata vilipesa, irrisa, stuprata, vessata. Reggio non vuole morire di fronte alla politica vile, che si nasconde dietro lo schermo dell'essere democratica mentre nelle stanze chiude accordi con il diavolo. Dopo due anni di commissariamento da parte di quattro burocrati, lautamente pagati dai cittadini, che hanno portato il territorio agli albori della civiltà, i governanti odierni si celano davanti alle loro bugie, alla loro incompetenza. E’ arrivato il tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità di fronte alla Città ed ai Reggini". "Altrimenti - termina il documento - l’unico atto serio che rimane a Falcomatà è quello di dare le dimissioni".

Svaligiava negozi grazie a sistema contro gli allarmi: denunciato

La Polizia ferroviaria ha denunciato un uomo di 33 anni che è stato scoperto in possesso di un'apparecchiatura in grado di superare i sistemi magnetici di sorveglianza sistemati all'ingresso degli esercizi commerciali. Di origini polacche e con precedenti penali, era riuscito a creare una scatola isolante che nascondeva all'interno di un borsello a tracolla  e grazie al quale bloccava gli impianti installati. Era così, ritengono gli investigatori di Reggio Calabria, che riusciva a fare man bassa di vestiti. 

Reggio, Dattola: "Forse Falcomatà vuole dichiarare il dissesto"

Non si placa la diatriba, tutta centrata sui numeri, che si è accesa subito dopo l'approvazione del Bilancio Consuntivo 2014 da parte del Consiglio Comunale di Reggio Calabria. A sparare a palle incatenate contro la maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, in particolare, sono stati i rappresentanti di Reggio Futura, che hanno fatto riemergere dal passato, per l'ennesima volta, i fantasmi contabili volteggianti all’epoca della precedente gestione Scopelliti seguita dall'appendice della breve sindacatura di Arena. Un’altra puntata è stata scritta oggi da Lucio Dattola, candidato a sindaco per la coalizione del centrodestra nella competizione elettorale dell’ottobre scorso. Il consigliere comunale dell’opposizione ha diffuso una nota con la quale, oltre ad esprimere il suo giudizio sulla effettiva entità del debito che grava sull’ente, adombra l’ipotesi che il sindaco Giuseppe Falcomatà si sia mosso, e tuttora stia muovendosi deliberatamente, verso la dichiarazione del dissesto. “Giovedì 4 giugno il Consiglio Comunale – si legge nel comunicato - approva il bilancio consuntivo 2014. Il disavanzo comunicato, con evidente soddisfazione dell’Assessore al ramo, è di, verrebbe da dire appena, 87 milioni. Meno degli anni precedenti e con una evidente tendenza futura al contenimento ed al ribasso. Due giorni dopo, da Palazzo San Giorgio, viene comunicato, con fanciullesca leggerezza, che in effetti il debito del Comune è di 867 milioni. E qui scoppia il caos. Il bilancio votato è quindi Falso? Han confuso debito con disavanzo? I Commissari han tenuto nascoste le vere cifre del disastro economico del Comune di RC? Niente di tutto questo, ovviamente. L’entità reale del disavanzo è, senza dubbio alcuno, 87milioni, e quindi l’Assessore Neri ha sicuramente detto la verità. E questo è il punto. L’assessore, al quale nel corso del Consiglio Comunale ho personalmente fatto le congratulazioni apprezzando la chiarezza di dati e cifre da lui comunicati, avrebbe dovuto essere più prudente. Avrebbe dovuto comprimere la propria onestà intellettuale e presentare un quadro molto più fosco ed allarmante. Un quadro, per intenderci, da dissesto. Perché questo era, e forse è ancora, il vero obiettivo del Sindaco Falcomatà e del suo ristretto cerchio magico. Con una dichiarazione di dissesto, quel dissesto che i tanto vituperati Commissari riuscirono ad evitare adottando una politica lagrime e sangue, per il giovane Sindaco il cammino sarebbe sicuramente in discesa, con tutto il debito pregresso gestito da Commissari, con le colpe e le responsabilità da addebitare alla parte politica che in precedenza ha gestito il Comune reggino e soprattutto avendo l’alibi per mantenere le tasse nella misura massima consentita dalla Legge. Ripartendo con un bilancio ripulito e anche con la consapevolezza di colpire gli amministratori precedenti sul piano patrimoniale e non solo, impedendo loro ruoli pubblici per gli anni a venire. E’ questa l’unica spiegazione possibile da dare all’immondo balletto di cifre scatenatosi subito dopo l’approvazione del Bilancio consuntivo”. “Tutta questa strategia messa in piedi – a parere di Dattola - ha di fatto bloccato e ritardato la soluzione di problemi ben più impellenti per la nostra città. Se pensiamo che incredibilmente per la firma del Ministro Del Rio, riguardante i crediti pregressi dell’ATAM, nella fattispecie 11 milioni, ci siano voluti ben 8 mesi quando sarebbe bastata la missione romana di un funzionario competente per far compiere alla pratica un tragitto di pochi metri. Con la notizia della firma trionfalmente trasmessa per coprire la vergogna dell’incarico assegnato a un commercialista romano”. “Unico dato positivo, da tutto il centro destra rivelato con soddisfazione, l’impegno del Sindaco – riconosce l’ex candidato alla carica di Primo Cittadino - per la costruzione di un nuovo ospedale. E’ una vittoria questa di tutta la città, ma soprattutto di tutti i Consiglieri di centrodestra che avevano addirittura chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc per discutere della realizzazione del nuovo ospedale già previsto in fase di studio ed indagine dalla Regione Calabria insieme a quello di Crotone. Apprezziamo che il Sindaco abbia fatto sua una nostra proposta, e gli riconosciamo il merito di portare avanti pubblicamente anche quanto non proveniente dalla sua parte politica. E’ questa la strada che è giusto percorrere, e mi rivolgo alle tante persone di buona volontà e di alto senso Istituzionale pur presenti nella maggioranza che governa il Comune. Abbiamo la possibilità di creare un nuovo modello di gestione politica, che pur nel rispetto assoluto dei rispettivi ruoli di maggioranza e opposizione, costruisca un virtuoso sistema gestionale fuori dalle vecchie liturgie spartitorie, immune alle clientele ed alle suggestioni consociative, lontano da contiguità e collusioni di ogni natura. Finalmente scevro e libero, quindi, da tattiche di retroguardia e furbate da prestigiatori. Questo è il momento di inizio partita. Il pallone è al centro del campo. Sta a noi saperlo giocare e spingerlo in rete, emulando la nostra Reggina. Nella nostra comunità umana abbiamo le forze e le intelligenze per vincere il campionato. La tattica è e deve essere una sola”. “Pensare al bene comune – è la conclusione di Dattola - e lottare tutti insieme per realizzarlo.

Reggio, Gatto: "Innescato processo di risanamento Atam"

"E’ con piacere e soddisfazione” che registriamo l’avvenuta firma del decreto da parte del Ministro delle Infrastrutture, grazie al decisivo contributo del Sindaco della Città", commenta l’Amministratore Unico di Atam, professor Gatto. "Tale adempimento - precisa, - rappresenta un fondamentale passaggio per innescare il processo di risanamento finanziario di Atam, che sarà concretamente avviato al momento dell’effettivo trasferimento delle somme deliberate e certificate, gran parte delle quali - per come programmato nel piano di risanamento - saranno destinate al rimborso dei debiti pregressi delle passate gestioni, e la restante parte impiegate per il previsto rilancio industriale". "Questo atto, quindi, costituisce l’epilogo di un percorso avviato sin dal settembre 2013 dall’Amministratore Unico, professor Gatto, il quale, a seguito della nota procedura fallimentare del febbraio 2014, ha - si legge in una nota diffusa da Atam - fortemente voluto, pianificato ed ottenuto, di concerto con lo staff manageriale liberamente scelto su criteri di competenza, trasparenza ed integrità, un percorso strutturato di risanamento, non solo di carattere industriale, ma anche di natura culturale. Tale iter, già dal suo primo avvio, ha evidenziato confortanti segnali di ripresa che, tuttavia, necessitano un costante e continuo monitoraggio e miglioramento da parte degli “stakeholders” coinvolti nel processo". "E’ con vivo compiacimento quindi - conclude l’Amministratore Unico, professor Gatto - che guardiamo con positività ad un progetto avviato ma ancora lungo e vincolato per come ampiamente documentato nel piano di risanamento,il quale per non perdere di efficacia, non può che rappresentare un riferimento obbligato per il definitivo rilancio dell’Azienda, anche nell’ottica della prospettiva della Città Metropolitana, di cui il sistema dei trasporti rappresenta una valenza strategica per l’integrazione non solo logistica ma anche economico-sociale".

Reggio, sindaco Falcomatà annuncia novità importanti per il futuro dell'Atam

"Notizia importantissima per il futuro di ATAM: il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato il decreto di sblocco delle somme da destinare all'azienda reggina del trasporto pubblico". Ad annunciare le novità, fondamentali per il futuro prossimo dell'Azienda di trasporti dell'area metropolitana di Reggio Calabria, è il sindaco Giuseppe Falcomatà. "Si tratta - spiega il Primo cittadino - del primo fondamentale tassello, in vista dell’ok definitivo da parte del Ministero delle Finanze. Ed è questo, per altro, un risultato di grande rilevanza, in considerazione della prossima udienza del Tribunale fallimentare, fissata per il 18 giugno. Ancora una volta, l’Amministrazione Comunale risponde con fatti concreti, lasciandosi alle spalle le sterili e pretestuose polemiche di chi ancora tenta di ingannare i cittadini"."Il nostro obiettivo- rivendica Falcomatà -  è, e rimane sempre, quello di riportare la Città Metropolitana di Reggio Calabria alla normalità, con servizi pubblici essenziali efficaci ed efficienti, a tutela dei cittadini e dei livelli occupazionali.

Sbarca a Reggio il Minibasket Summer Tour Kinder+Sport 2015

E’ tutto pronto per la prestigiosa manifestazione sportiva organizzata dal comitato calabrese della Federazione italiana pallacanestro (FIP). L’evento, che rientra nel progetto nazionale promosso dal settore minibasket della federazione, si svolgerà anche a Torino e Treviso. L’appuntamento reggino è in programma il 13 e 14 giugno nel suggestivo lungomare Falcomatà – Area Stazione Lido lato sud - dove saranno installati tre campi da gioco per permettere agli oltre 300 bambini (di età compresa tra i 5 e gli 11 anni) di praticare sport in piena sicurezza e allegria. La manifestazione, che si configurerà anche come un’importante vetrina per la pallacanestro giovanile del Mezzogiorno, sarà presentata ai cronisti venerdì 12 giugno alle ore 10 nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. Alla conferenza stampa saranno presenti il Sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore allo Sport Nino Zimbalatti, il presidente della Fip Calabria Sandro La Bozzetta, il neo Presidente del Comitato Regionale del Coni Calabria Maurizio Condipodero, il Presidente del Comitato provinciale CONI Antonio Laganà e Antonino De Giorgio, Consigliere Nazionale Settore Minibasket della FIP. Al torneo parteciperanno bambini calabresi e provenienti da altre regioni del Sud Italia. Durante il week end oltre alle tante attività programmate ed organizzate, per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, ci sarà la possibilità di partecipare ad attività sportive libere indirizzate ai giovanissimi appassionati del basket e gestite da istruttori minibasket FIP. Si prevede, inoltre, la partecipazione di tanti giovanissimi studenti che hanno preso parte al progetto “Easy Basket” e al progetto “Una regione in movimento”, promosso dall’Ufficio Regionale E.M.F.S. La tappa reggina dell’evento nazionale, dunque, vista la rilevanza sportiva e sociale, godrà della collaborazione e del patrocinio del Comune di Reggio Calabria e del CONI regionale, ponendosi come obiettivo condiviso quello di diventare una grande festa di sport e aggregazione sociale in grado di animare l’estate reggina.

Reggio, assegnazione incarico Atam: le precisazioni dell'Amministratore Unico

Di seguito una nota trasmessa dal professor Antonino Gatto, Amministratore Unico dell'Atam (Azienda trasporti per l'area metropolitana) di Reggio Calabria.

In riferimento agli articoli apparsi sugli organi di stampa, relativamente alle vicende che riguardano l’Atam, desidero fornire un contributo di chiarezza decisivo e sufficiente ad impedire ogni inutile, quanto misera, speculazione politica. Speculazione ancora più deprecabile in un momento così delicato per la vita dell’Azienda. Lo scrivente Amministratore Unico è stato nominato dalla triade commissariale dopo avere partecipato ad un pubblico avviso e, unitamente ad un gruppo di collaboratori liberamente scelti, ha dovuto affrontare la richiesta di fallimento di Atam, legittimamente avanzata dalla Procura della Repubblica. Grazie all’intervento della Magistratura, ha quindi potuto avviare, non senza resistenze e pressioni interne ed esterne, un risanamento che, mi auguro, possa essere sempre più radicale.
Nell’anno 2014 l’Azienda ha realizzato, nell’ambito della gestione caratteristica, un utile di circa €. 2.000.000 e tale risultato sarà replicato, probabilmente, nell’anno in corso. Per la prima volta, dopo anni, gli stipendi ed i relativi contributi previdenziali di Maggio 2015, sono stati pagati regolarmente. A seguito dell’entrata in vigore della Legge n°190/2012 (Piani di prevenzione della corruzione), l’Azienda era tenuta all’adeguamento delle procedure di controllo alle prescrizioni di legge, la cui inosservanza è gravemente sanzionabile. Quindi, si è dato avvio, ai sensi del D.Lgs. n°163/06 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e del relativo Regolamento Aziendale - pur potendo direttamente individuare il professionista da incaricare - ad una procedura comparativa di offerte, individuando in quella formulata dal Dott. Emiliano Clementi la più adeguata alle aspettative e alle necessità dell’azienda. Tenuto conto, peraltro, l’esperienza già maturata dallo stesso con Società dello medesimo settore (TPL), ed in particolare quale Sindaco dell’Atac di Roma. Il compenso previsto è stato fissato in €. 21.000 (Euroventunomila), di gran lunga inferiore a quello corrisposto da Aziende di similare grandezza, per attività di uguale genere, e compatibile con le economie realizzate dall’Azienda all’interno del Piano di risanamento. La scelta è avvenuta in forza di tali ragioni, senza alcun coinvolgimento del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Le speculazioni politiche avviate su questa vicenda, sono evidentemente indirizzate a paralizzare il processo di cambiamento in corso e mantenere in vita sacche di inefficienza e rendite di posizione efficacemente contrastate sino a questo momento. O ancor peggio, sono volte a provocare, per oscuri interessi, il fallimento di un’Azienda fondamentale per la città di Reggio Calabria. L’augurio è che alla vigilia dell’udienza di discussione dell’istanza di fallimento prevalga un senso di responsabilità collettiva tra tutti gli attori in campo, uniti nella comune battaglia per la salvezza dell’Azienda. I giorni che ci separano fino al 18 p.v., ci consentono ancora di mettere al bando interessi e pettegolezzi di bassa lega e di privilegiare il senso di appartenenza alla città e al bene comune.

Reggio, Falcomatà: "Il Comune ha debiti per 873 milioni di euro"

"Il debito del Comune di Reggio Calabria è quello che stanno pagando i nostri concittadini, con aliquote insostenibili per servizi non sempre all’altezza". Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha scritto una nota per porre fine al balletto di cifre che stanno circolando negli ultimi giorni a proposito delle reali condizioni in cui versano le casse comunali. "Nonostante numerose sentenze della Corte dei Conti, verifiche ispettive del Ministero dell’Economia, indagini istruttorie della Procura della Repubblica ed evidenze giudiziarie, vi è chi ancora - argomenta il Primo Cittadino - gioca con i numeri del bilancio di Reggio Calabria. E lo fa, per ignoranza o in mala fede, cercando di far passare all’opinione pubblica il concetto che il disavanzo ed il debito siano sinonimi della stessa grandezza. Purtroppo non è così. Infatti, il disavanzo non è altro che una differenza algebrica di valori contenuti nel bilancio, e non rappresenta il debito in carico all’ente". "Il debito complessivo a carico del Comune di Reggio Calabria - spiega Falcomatà - è rappresentato dagli oltre 740 milioni di euro di residui passivi rimasti ancora da pagare, come è possibile rinvenire nei documenti relativi all’approvato rendiconto. Ma se ciò non bastasse, a tale debito vanno aggiunte le somme a specifica destinazione per 80 milioni di euro che, usate negli anni passati per spese correnti, devono essere ancora ricostituite per portare avanti le opere pubbliche che si trovano oggi senza possibilità di essere pagate. E siamo già a 860 milioni di euro: ben oltre, quindi, i 679 milioni del 2012. A tale situazione debitoria, si aggiungono giorno per giorno tutti i debiti fuori bilancio, molti di questi per sentenze da esproprio milionarie, che portano l’Ente a dover coprire, ad oggi, oltre 13 milioni di euro. È una montagna di debiti, che questa Amministrazione si trova ad onorare senza poter contare su una adeguata attività di riscossione che, al netto delle difficoltà economiche delle famiglie, sconta decisioni e prassi adottate nel passato". È nostro obiettivo primario - assicura il sindaco Falcomatà - quello di non lasciarci imbrigliare da “pettegolezzi” e da speculazioni, ma individuare percorsi nuovi che possano garantire l’erogazione dei servizi ed il miglioramento delle condizioni della collettività.

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